2007/07/24

Nerooogle e soci promettono risparmio energetico. Mantengono?

Schermate scure per risparmare energia?


Ho ricevuto parecchie segnalazioni dell'iniziativa di Nerooogle e di altri siti analoghi, come Blackle o Black Google, che promettono di risparmiare energia usando colori scuri per le schermate di ricerca.

Il ragionamento proposto da questi siti è che i monitor consumano meno energia elettrica quando visualizzano colori scuri; dato che la pagina iniziale di Google viene visualizzata da centinaia di milioni di monitor ogni giorno e che "il passaggio ad un background nero farebbe risparmiare un totale di circa 15 (da 74 a 59) watt", se la pagina usasse colori meno avidi di energia si otterrebbe un risparmio globale di "8.3 Megawatt/ora al giorno, o circa 3000 Megawatt/ora l’anno, davvero un bella quantità di energia, per un così piccolo sforzo".

In attesa che Google recepisca l'ecosuggerimento, dicono questi siti, gli utenti possono usare Nerooogle e soci come pagina iniziale per le proprie ricerche al posto di quella standard di Google. Le ricerche passano comunque tramite Google, per cui i risultati delle interrogazioni, dicono gli organizzatori dell'iniziativa, sono identici.

Troppo bello per essere vero? Facciamo una verifica. Nerooogle linka, come fonte autorevole, un articolo di un blog che a sua volta cita questa pagina del Dipartimento per l'Energia statunitense, che afferma che i colori chiari, come il bianco, possono consumare fino al 20% in più rispetto ad altri colori.

Il problema è che i dati del Dipartimento si riferiscono ai monitor a tubo catodico (quelli profondi e ingombranti), non a quelli LCD (quelli piatti in voga attualmente). Per esempio, il mio 19 pollici LCD consuma infatti un massimo di 45W (non 74 e non 59), la maggior parte dei quali va ad alimentare le lampade della retroilluminazione, che sono accese a prescindere dal colore dell'immagine visualizzata. Stando ai dati che ho reperito, i monitor catodici sono ormai in minoranza: gli LCD costituiscono quasi il 75% dei monitor al mondo. Il consiglio è quindi applicabile soltanto a un quarto dei monitor in circolazione, e questo falsa notevolmente la stima del risparmio possibile.

Anche supponendo che la stima sia giusta, a quanto ammonta il risparmio rispetto al consumo energetico nazionale? Stando ai dati del GRTN, nel 2003 (dato più recente che sono riuscito a trovare al volo) "La richiesta complessiva di energia elettrica nel 2002 ha infatti toccato i 310,7 miliardi di kWh", vale a dire 310.000.000 di MW/h. La proposta di Neroogle farebbe (ipoteticamente) risparmiare 3000 MW/h in un anno, ossia circa un centomillesimo del fabbisogno. Nel migliore dei casi.

Si tratta, insomma, di ecologismo spicciolo che crede di risolvere i problemi con poca fatica, secondo uno schema molto comune in questo genere di comunicazione virale. L'utente si sente di aver dato il proprio contributo al risparmio, si autocompiace, ma non fa nulla di concreto. E la bufala si propaga perché "garantita" dal fatto di essere promossa dal passaparola anziché dalle autorità tradizionali.

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