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2008/05/06

Antibufala: cercasi leopardo smarrito

"Ho perso Leo": smarrito un leopardo. O una bufala?


C'è chi mette gli annunci per ritrovare il chihuahua o il micetto scappato, e c'è chi mette appelli su Internet per annunciare di aver smarrito il proprio leopardo. Questa è, perlomeno, la curiosa storia proposta dal sito Hopersoleo.

Lo sconsolato proprietario dice di averlo perso il 28 marzo scorso. "L’ultima volta è stato visto mentre saltava il cancello del vicino alto quasi 4 metri", dice il sito.

Ma stranamente il sito non fornisce indicazioni sul luogo dello smarrimento o su come contattare il proprietario, né nel sito principale né in quelli collegati su Myspace, Facebook e altri siti molto popolari.

Stando ai commenti su Hopersoleo e alle segnalazioni che mi arrivano, all'appello è associato anche un volantinaggio cartaceo che sta interessando numerose città italiane, destando ovviamente curiosità e apprensione.

Tuttavia i lettori del Disinformatico hanno iniziato ben presto a fiutare non un leopardo, ma una bufala: Daniele, da Napoli, ha notato per esempio che i volantini sono su costosa carta patinata e che alcune delle foto di "Leo" non ritraggono un leopardo, ma un ghepardo.

L'arcano è stato svelato da Mattia di Wavegroup.it in questo articolo. Mattia ha infatti notato un particolare rivelatore: la mappa sulla quale segnalare gli avvistamenti di Leo, presso hopersoleo.wordpress.com, linka una pagina su hopersoleo.com. E Hopersoleo.com, come rivela un rapido controllo con Whois, è intestato a un'agenzia creativa di Roma, la Xister srl. In altre parole, si tratta di una campagna pubblicitaria fatta per far conoscere l'agenzia attraverso il marketing virale. Non c'è nessun leopardo in libertà: niente panico.

Un marketing virale decisamente efficace, che ha saputo giocare con la curiosità e la paura della gente, e originale, visto che è riuscito ad uscire dai confini del Web, dove di solito si svolgono queste campagne, e arrivare nelle strade (sotto forma di volantini) e sui giornali (come testimonia per esempio questo articolo del Corriere della Sera).

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