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2009/06/24

Scie chimiche, rispondono i meteorologi

Convegno di meteorologia per la vita quotidiana, si parlerà (anche) di "scie chimiche"


Sabato 27 giugno si terrà a Pettenasco, vicino al Lago d'Orta, il convegno "La meteorologia nella vita quotidiana". Fra i temi che verranno discussi insieme ai meteorologi presenti ci sarà quello delle presunte "scie chimiche". Le accuse e i deliri menagramo degli sciachimisti hanno stufato, e i meteorologi scendono in campo. Ne vedremo delle belle, e sicuramente strada facendo impareremo come funziona realmente quel sottile velo d'atmosfera che ci protegge.

L'incontro si svolgerà dalle 9 alle 13 all'hotel La Sibilla Cusiana, in via Provinciale 48 (telefono (+39) 0323 888030, mail info chiocciola lasibillacusiana.com). Ecco i relatori e i rispettivi temi:

  • Mario Giuliacci (Centro Epson Meteo) - "Clima e tempo: effetti sul corpo e sulla psiche"
  • Flavio Galbiati (Centro Epson Meteo) - “La storia del clima e la storia dell’uomo”
  • Giovanni Tesauro e Alessandro Ceppi (Associazione MeteoNetwork)– “Presentazione dei lavori realizzati nell’ambito del corso di Meteorologia svolto nelle scuole”
  • Pierluigi Randi (Epson Meteo Regional Center-MeteoCenter) – “Meteorologia e presunte scie chimiche”
  • Gianluca Bertoni (Meteo Varese, Associazione MeteoNetwork) – “Le modificazioni indotte sulle correnti dalle catene montuose: sbarramento ed effetto favonico”
  • Marco Mancini (Politecnico di Milano) – “Meteorologia, Idrologia e Ingegneria nella gestione della risorsa idrica”
Parteciperà anche Piernando Binaghi, che si occupa del servizio meteo per la RSI (Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana).

A proposito di velo sottile, date un'occhiata a questo spezzone di un documentario della BBC di prossima uscita, nel quale James May, il conduttore, vola su un aereo-spia U-2 a 21 chilometri di quota: il doppio delle quote degli aerei di linea e ancora più in alto di quanto volasse il Concorde. Sopra di loro ci sono soltanto gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. In effetti è quasi come stare nello spazio, e lo si vede sia dalle tute, sia dalla vista che si gode dai finestrini. Questo sì che è fare documentari.

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