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2010/10/01

Registrazioni audio perse per sempre

I suoni del passato sono a rischio, colpa di lucchetti e supporti labili


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Grandi porzioni della nostra eredità culturale sonora sono già state distrutte o restano inaccessibili al pubblico, e la perdita permanente di registrazioni sonore insostituibili continua. Così dice la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, che ha pubblicato un rapporto, The State of Recorded Sound Preservation in the United States: A National Legacy at Risk in the Digital Age, che fa il punto della situazione in materia di conservazione delle registrazioni audio storiche.

Qualche dato: meno del 14% delle registrazioni sonore commerciali effettuate negli Stati Uniti prima del 1965 è disponibile al pubblico. Non c'è nessun piano coordinato per conservare tutte le registrazioni digitali diffuse via Internet tramite siti Web o podcast. Molti supporti digitali, come i CD registrabili, hanno una vita molto più breve dei supporti analogici che sostituiscono: da tre a cinque anni. Un disco di vinile, se conservato correttamente, invece "dura altri cento o duecento anni", ha detto alla BBC Sam Brylawski, uno dei coautori del rapporto.

Il rapporto nota inoltre che molte registrazioni storiche sono già andate perdute: per esempio, la maggior parte delle trasmissioni radio fra il 1925 e il 1935, che pure erano state registrate all'epoca, è persa per sempre. Le apparizioni di interpreti come Duke Ellington e Bing Crosby e le radiocronache degli eventi sportivi dell'epoca sono state distrutte o riciclate.

Ma non è solo questione di supporti che si deteriorano o di registrazioni che non vengono conservate in partenza. Il rapporto della Biblioteca del Congresso sottolinea che "le leggi sul diritto d'autore statunitensi ostacolano la conservazione e l'accesso in molti modi, e questo va riesaminato", ha detto Brylawski. "Nella maggior parte dei paesi europei, il copyright sulle registrazioni audio dura 50 anni; negli Stati Uniti, non ci sono registrazioni audio di dominio pubblico e non ce ne saranno fino al 2067". Persino un cilindro di cera del 1895 è vincolato dalle leggi fino a quella data. Per come stanno oggi le leggi, le restrizioni imposte dal diritto d'autore renderebbero illegali gran parte delle iniziative di conservazione delle registrazioni sonore, secondo il rapporto.

Le 181 pagine del rapporto forniscono raccomandazioni dettagliate su come procedere per evitare di trovarsi, per esempio, con registrazioni insostituibili conservate soltanto su audiocassette, che Brylawski definisce "bombe a orologeria" che non saranno più ascoltabili. Voi cosa state facendo per conservare le vostre registrazioni audio personali? Spero non siate messi male come me, con una montagna di audiocassette che non ho mai tempo di digitalizzare.

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