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2010/12/31

Rituali liste di fine anno

Riepilogo del 2010: misteri, flop, boom e truffe


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Siamo alla fine dell'anno, e come ogni anno c'è l'immancabile rito delle classifiche di fine anno. Ne raccolgo qui alcune delle più interessanti dal punto di vista informatico e... disinformatico.

Query ha una gustosa lista dei presunti misteri, delle truffe e delle bufale nei media nel 2010: gli alberi su Marte, l'alieno catturato in una tagliola in Messico, l'indiano che vive d'aria, la quasi-replica della Sindone, i dubbi sulla morte di Michael Jackson, le mozzarelle blu, il Power Balance, il 2012, Paul il polpo, il limone mutante di Terzigno, lo sbarco alieno annunciato a Poirino e i batteri “alieni” all'arsenico della NASA.

Anche il Sole 24 Ore ha una compilation delle bufale giornalistiche dell'anno: l'annuncio della morte di Lino Banfi a gennaio, l'eruzione di un secondo vulcano in Islanda ad aprile, il ricercatore universitario infettato da un virus informatico (maggio), la cattura del mullah Omar (luglio), la fuga del governatore della banca centrale cinese (agosto), il latte scaduto rivendibile (ottobre), la morte di Lucio Dalla secondo Wikipedia (dicembre), la foto fasulla dell'infiltrato fra gli studenti negli scontri a Roma (dicembre), lo squalo ucciso a testate da un turista (dicembre) e la morte dell'attore Owen Wilson (annunciata ieri e poi smentita).

La top ten delle tendenze tecnologiche secondo CNN: l'iPad e i tablet in generale, il sorpasso di Facebook nei confronti di Google, il boom di Foursquare e del mobile check-in, l'avvento del videogioco senza joystick o quasi (Kinect e Move), la Web TV di Apple e Google, la saga dell'iPhone 4 (trafugato e poi oggetto dell'Antennagate), il sorpasso di Android rispetto all'iPhone e la diffusione degli smartphone, l'avvento delle app, la privacy in Rete (soprattutto su Facebook) e la net neutrality.

Sempre CNN propone i dieci più grandi fallimenti tecnologici dell'anno: l'Antennagate dell'iPhone 4, la TV in 3D, lo smartphone social-musicale Kin di Microsoft (nato e morto in due mesi), la decisione di vendere solo online il Nexus One di Google, la privacy colabrodo di Facebook, Google Buzz (io aggiungerei anche Wave), Gawker violato con fuga di 1,3 milioni di password, le content farm che inquinano la Rete, il rilancio di Digg, Ping di iTunes.

Dai fallimenti ai disastri informatici, secondo Pingdom: il blackout di Wikipedia di marzo, durato varie ore e dovuto al surriscaldamento del datacenter europeo e all'inefficacia del sistema che doveva passare automaticamente al datacenter statunitense; il collasso di Wordpress.com, che a febbraio si trascinò appresso dieci milioni di blog per due ore; i ripetuti collassi di Gmail a febbraio (due ore e mezza, in tutto il mondo), a marzo (fino a 36 ore) e di nuovo a settembre (due ore); il “dirottamento” cinese – intenzionale o meno – del 15% di tutto il traffico Internet mondiale per una ventina di minuti, ad aprile; i ripetuti blackout di Twitter durante i mondiali di calcio a giugno; il sovraccarico di Facebook che a settembre obbligò a disattivare completamente il sito per due ore e mezza (con replica ridotta a dicembre) a causa di un aggiornamento maldestro; le undici ore di oscuramento di Foursquare a ottobre, seguite da altre sei il giorno successivo; le quattro ore e mezza di blocco di Paypal a ottobre; le 24 ore di blackout di Tumblr ai primi di dicembre, con 11 milioni di blog forzati offline; Youtube bucato a luglio e Twitter “hackerato” a settembre; il KO di Skype di dicembre; e naturalmente l'incidente informatico dell'anno, ossia la fuga e graduale pubblicazione di 250.000 documenti diplomatici riservati statunitensi ad opera di Wikileaks, con il suo strascico di attacchi denial of service contro Mastercard, Paypal, Visa, Amazon e altri siti che avevano interrotto il loro supporto a Wikileaks.

Sul fronte della sicurezza informatica vale la pena di ricordare che il 2010 ha visto la raccolta di dati personali via Wifi da parte delle auto di Google, la divulgazione dell'attacco informatico a Google da parte di aggressori informatici cinesi, il primo uso ragionevolmente documentato di un virus informatico come arma antinucleare (Stuxnet), le ripetute vulnerabilità dei prodotti Adobe Acrobat, Reader e Flash, le truffe tramite iTunes, quelle ispirate ai mondiali di calcio, la falla della AT&T che ha permesso di divulgare gli indirizzi di mail di oltre 100.000 utenti di iPad, le fotocamere e i caricabatteria portatori di virus, il likejacking su Facebook, il tabnabbing, il cracking a distanza delle automobili, qualche trojan anche per il Mac, 50 milioni di utenti infettati da Bredolab e 12 milioni colpiti da Mariposa, i PDF infettanti, gli scanner aeroportuali che denudano ma lasciano passare armi ed esplosivi.

Altro genere di disastro: quello grafico o fotografico. La carrellata di immagini taroccate pubblicate dai media nel 2010 di Photoshop Disasters è davvero notevole, soprattutto per il ripetuto insulto all'intelligenza dello spettatore: il presidente Mubarak spostato maldestramente per metterlo davanti agli altri leader in visita alla Casa Bianca; Whitney Houston che mangia e beve a crepapelle addirittura con tre mani; il “lorem ipsum” provvisorio che finisce nel cartellone pubblicitario definitivo (e non è il solo); le modelle assurdamente disarticolate di Victoria's Secret e Shiseido; la concorrente gigante di X-Factor inglese; e il chitarrista polacco con sei dita.

Google ha un elenco dei video più visti su Youtube e due dati impressionanti: 700 miliardi di video visti complessivamente nell'anno e 13 milioni di ore di video caricate dagli utenti. Se si considera la classifica che esclude gli artisti musicali delle case discografiche principali, al primo posto, con oltre 58 milioni di visualizzazioni, c'è la Bed Intruder Song: un surreale spezzone di telegiornale americano rimontato e rielaborato per farlo diventare un video musicale grazie ai miracoli dell'Autotune (l'originale è qui); ora è in classifica su iTunes per beneficenza. Notevoli anche il video di This Too Shall Pass degli OK Go e la parodia di Kesha. Passando ai video musicali delle major, Justin Bieber stravince con oltre 423 milioni di visualizzazioni della sua Baby, seguito da Shakira con Waka Waka e da due brani di Eminem (Love the Way You Lie e Not Afraid). Bieber occupa ben quattro posizioni su dieci; una spetta a Rihanna con Rude Boy e due vanno a Lady Gaga con Alejandro e Telephone.

Non può mancare al riepilogo anche lo Zeitgeist di Google (in italiano qui), ben riassunto in questo video: e c'è anche uno Zeitgeist per i video di Youtube.

Sempre in tema audiovisivo, Torrentfreak.com ha pubblicato un elenco che non mancherà di far discutere sul tema della pirateria musicale e cinematografica, perché documenta un fenomeno molto interessante: i film che hanno avuto i maggiori incassi hanno ottenuto questo risultato nonostante siano stati i più piratati. Al primo posto c'è Avatar (quasi 3 miliardi di dollari d'incassi in tutto il mondo nonostante 16 milioni di scaricamenti), seguito da Kick-Ass (96 milioni di dollari e 11 milioni di download) e Inception (825 milioni di dollari con quasi 10 milioni di scaricamenti).

E con questo, per i prossimi dodici mesi, chiudo questo elenco degli elenchi che ci permette di guardarci indietro ancora un istante prima di lanciarci verso le novità del 2011. Buon anno!

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