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2012/03/10

Sonda fotografa il sito del primo allunaggio a risoluzione mai vista

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2012/03/11.

Credit: NASA/GSFC/Arizona State University

La sonda Lunar Reconnaissance Orbiter sta fotografando la Luna dal 2009. Pochi mesi fa la sua orbita è stata modificata per scendere temporaneamente a circa 20 chilometri di quota: il risultato è una serie di immagini dei siti degli allunaggi delle missioni Apollo risalenti a più di quarant'anni fa. Quella che vedete qui sopra è la migliore immagine mai ottenuta del luogo del primo sbarco sulla Luna, quello dell'Apollo 11 di Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, avvenuto fra il 20 e il 21 luglio del 1969. Maggiori dettagli tecnici sono disponibili in questo articolo sul mio blog Complotti Lunari.

La stessa sonda aveva già realizzato immagini di questo sito, ma mai con questa risoluzione. Si vedono, ancora più nitidamente che in passato, la base del veicolo di allunaggio (LM), rimasta sulla Luna perché usata come piattaforma di lancio, gli strumenti scientifici e persino la telecamera che riprese la prima escursione dell'umanità su un altro corpo celeste. Risaltano anche le sottili, ingarbugliate linee scure tracciate dai passi degli astronauti, ancora intatte perché sulla Luna non c'è vento o pioggia che le cancelli. Almeno non per i prossimi dieci o ventimila anni.

Questo è quello che sappiamo fare. O meglio, questo è quello che avevamo il coraggio, l'ingegno e lo spirito di fare quattro decenni fa. Come dice con grandissima eloquenza Neil DeGrasse Tyson al Senato degli Stati Uniti, per far crescere una nuova generazione di giovani scienziati, tecnici e ingegneri che costruisca il nostro futuro, che crei posti di lavoro non esportabili, non bisogna dare l'ordine di costruire ponti o vascelli: bisogna far sì che i giovani siano liberi di ascoltare il richiamo naturale degli oceani sconfinati dell'universo. Il resto, con poca spesa, viene da sé.

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