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2013/12/08

Disinformatico radio: la bufala del Wi-Fi che causa la “morte invisibile”

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Blog pseudoecologisti, riviste di pseudoscienza e vari utenti su Facebook stanno facendo circolare un allarme apparentemente serissimo che riguarda la pericolosità dei segnali radio del Wi-Fi, che avrebbero degli effetti “non solo pericolosi, ma letali” che però, secondo un copione classico, sarebbero “stati abilmente tenuti nascosti al pubblico per preservare i lauti profitti delle aziende”.

L'appello prosegue dicendo che “l'esposizione alle radiazioni di microonde a basso livello (Wi-Fi) è causa conclamata di irreversibili danni cerebrali, cancro, malformazioni, aborti spontanei, alterazioni della crescita ossea”. Inquietante, soprattutto se si considera che vengono fornite fonti precise: il Professor John Goldsmith, “consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione”, e un “documento di 350 pagine” intitolato “International Symposium Research Agreement No. 05-609-04” dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ma quando si va a verificare la notizia, come ha fatto Bufale Un Tanto al Chilo, emerge che il professor Goldsmith non è affatto consulente dell'OMS e i suoi scritti riguardano radar per uso militare e trasmettitori TV, cosa completamente diversa dal Wi-Fi in termini di potenza. Inoltre il documento dell'OMS citato non esiste; al contrario, l'OMS dichiara che il Wi-Fi non comporta rischi significativi neanche a lungo termine.


Del resto, se si legge fino in fondo l'appello, ci si accorge che i rimedi proposti riguardano la telefonia cellulare invece delle reti Wi-Fi. È difficile pensare, infatti, che qualcuno tenga un'antenna Wi-Fi vicino all'orecchio o nella tasca dei pantaloni, come descrive l'appello.

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