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2013/12/18

La Stazione Spaziale sfreccia a 28.000 km/h sopra il Maniero Digitale

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “bladiru*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.


Sto lentamente imparando a fare foto alla Stazione Spaziale Internazionale e volevo condividere con voi i primi risultati decenti (l'immagine qui sopra) e gli appunti tecnici che possono aiutarvi a fare altrettanto.

La fotografia qui sopra è un ritaglio dell'inquadratura complessiva che vedete qui accanto: l'ho scattata poco fa, durante il passaggio delle 17:25 di oggi.

Il cielo non era ancora del tutto buio, e questo non era uno dei passaggi più luminosi della ISS (-2.4), per cui la scia prodotta dal tempo di posa (90 secondi) non si staglia molto rispetto al cielo: ho dovuto elaborare digitalmente l'immagine per rendere più visibile la luce della ISS (prodotta dal riflesso del Sole sui suoi enormi pannelli solari). La scia inizia di colpo semplicemente perché ho iniziato la posa quando la ISS era già nell'inquadratura.

Ho usato una Canon EOS 550D con obiettivo 18mm (e sensore sporco, dannazione), f/11, ISO 100, messa a fuoco manuale, su treppiede e senza telecomando per lo scatto (infatti le stelle e la scia sono leggermente mosse). Spero di fare di meglio prossimamente.

Lezioni imparate: per un passaggio relativamente fioco quando il cielo non è del tutto buio conviene rinunciare a fotografare l'intera scia, altrimenti il cielo si rischiara troppo, e f/11 ISO 100 è un'impostazione un po' troppo chiusa.


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