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2014/09/03

Faccia a faccia con chi ha camminato su un altro mondo

Oggi, grazie a SwissApollo, ho potuto scambiare alla Hochschule für Wirtschaft di Zurigo due chiacchiere con una persona che ha visto la Terra sospesa come un gioiello brillante nel nero velluto dello spazio, mentre camminava sulla Luna: Charlie Duke.

Credit: Rodri Van Click

Credit: Rodri Van Click

Credit: Rodri Van Click

Credit: Rodri Van Click

Non appena avrò i permessi, pubblicherò l'intervista e la lezione magistrale universitaria di Duke sul tema del coordinamento delle grandi organizzazioni e dei grandi progetti: in altre parole, su quale sia la formula magica che permise alla NASA di coordinare e motivare quattrocentomila tecnici e di passare dal nulla all'uomo sulla Luna in meno di nove anni: il tempo che ci vorrebbe oggi, come ha sottolineato Duke, per redigere soltanto la proposta di andare sulla Luna.

Duke, accompagnato e assistito dalla gentilissima moglie Dotty (foto qui sopra), si è confermato una miniera di informazioni tecniche, di aneddoti e di esperienze personali, con un occhio ben puntato anche sul presente delle missioni spaziali. Non poteva essere diversamente: se hai il coraggio di salire su un missile alto cento metri e farti sparare verso la Luna, non puoi essere un tipo che ha poco da dire. E Charlie Duke sa raccontare con gusto, umorismo e umiltà le cose eccezionali che ha fatto e che ha visto.

I lunacomplottisti non sanno cosa si perdono.

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