2014/12/30

Perché “nevica” a colori fuori dalla Stazione Spaziale?

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “leonardo.cre*”.

Ieri notte, come faccio spesso quando devo stare sveglio a lavorare, stavo osservando la Terra vista dalla Stazione Spaziale Internazionale su uno dei monitor che tengo sempre aperto sullo streaming delle telecamere di bordo (qui e qui) e ho notato di nuovo il fenomeno curioso che vedete nel video qui sotto: nell'inquadratura esterna della telecamera si vede “nevicare” una serie di “fiocchi” colorati.



Ovviamente a quattrocento e rotti chilometri di quota non nevica e non ci sono lucciole o falene: si tratta degli impatti dei raggi cosmici sui sensori delle telecamere. C'è una zona, sopra l'Atlantico meridionale, dove le fasce di Van Allen (bande a forma di ciambella che circondano la Terra, ricche di particelle molto energetiche) sono particolarmente basse: si chiama Anomalia del Sud Atlantico. La Stazione la attraversa periodicamente, e quando lo fa al buio, come è successo ieri, le particelle che attraversano i sensori delle telecamere esterne di monitoraggio della Stazione ne attivano i pixel, producendo la “nevicata”, che si nota anche (ma in misura minore) nelle immagini delle telecamere HD dell'esperimento HDEV di bordo (video).

L'effetto di queste particelle è rilevabile anche a occhio nudo: gli astronauti, quando chiudono gli occhi durante il transito nell'Anomalia, vedono scie colorate analoghe. Il fenomeno fu notato sin dai tempi delle missioni lunari Apollo.

Questo bombardamento di particelle cariche d'energia non è particolarmente salutare a lungo andare: per ridurlo, la Stazione e tutti i veicoli spaziali con equipaggio che attraversano l'Anomalia o le fasce di Van Allen hanno schermature supplementari. Anche così, l'effetto cumulativo è tale per cui una fotocamera, dopo circa un anno di permanenza nello spazio, finisce per avere molti pixel permanentemente danneggiati (come in questa foto). A volte le particelle alterano le memorie dei computer di bordo, obbligando a un riavvio; il telescopio spaziale Hubble, quando passa attraverso l'Anomalia, deve sospendere l'attività. Ne parlano in dettaglio EMC, l'astronauta Don PettitUniverse Today.

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