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2015/01/31

Podcast del Disinformatico 2015/01/30

È disponibile per lo scaricamento il podcast per la puntata di ieri del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

2015/01/30

Dopo i cerchi nel grano arrivano i cerchi nella sabbia. Da Zurigo

Non bastavano le polemiche intorno ai cerchi nel grano: adesso iniziano a comparire anche i cerchi sulle spiagge. Anche nella versione balneare pare chiaro che gli alieni o i militari non c'entrino proprio nulla e che si tratti semplicemente di forme d'arte create da persone normalissime, come dimostrato da questi esempi magnifici.

Ma di recente è stata resa pubblica la documentazione di un cerchio nella sabbia che sicuramente non è stato tracciato da mano umana. Tutto da riconsiderare, allora? Abbiamo finalmente le prove che ET non ha niente di meglio da fare, dopo miliardi di chilometri di viaggio, che piegare un po' di spighe o fare disegni sulle spiagge?

No: il disegno che vedete qui sopra è stato realizzato da BeachBot (video), un robot che traccia nella sabbia disegni preprogrammati (ma è anche comandabile a mano) usando un rastrello nel quale ogni singolo dente è comandabile separatamente dagli altri. In questo modo è possibile cambiare larghezza e struttura del “tratto” del disegno. Le sue ruote ultramorbide non lasciano tracce nella sabbia. BeachBot è il frutto di una collaborazione fra la Disney Research e un gruppo di studenti del Politecnico Federale di Zurigo.

Antibufala: il video del super-arciere Lars Andersen

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Impazza un video (già oltre 22 milioni di visualizzazioni) nel quale un uomo, tale Lars Andersen, effettua dei tiri con l'arco incredibili.

Il solitamente autorevole Time lo presenta senza esitazioni e dubbi come un video completamente autentico, spiegando che “Andersen ha impiegato dieci anni a perfezionare il suo talento di tiro con l'arco fino a livelli visti soltanto sui campi di battaglia medievale, usando antichi testi e arazzi come riferimento”, che gli hanno permesso “di tirare a bersagli in movimento, da bersagli in movimento, con i piedi... riesce anche a prendere una freccia che viene tirata verso di lui e tirarla indietro in un unico rapido movimento”.

Come gran finale, Lars Andersen spacca in due una freccia in movimento. Ma è vero quello che si vede nel video?

Dipende da cosa s'intende per “vero”. Le analisi degli esperti di Snopes.com indicano che non sono stati usati effetti speciali digitali, ma Andersen stesso ammette che nel video sono stati utilizzati soltanto i “ciak” riusciti dopo numerosissimi tentativi e sono stati impiegati alcuni trucchi pratici: per esempio, Andersen spiega che la freccia che viene colpita al volo era fatta di bambù e volava lentamente. Spaccare in due una freccia scagliandola contro una lama è possibile, dicono gli esperti, soltanto se la freccia è priva di punta e quindi è stata preparata appositamente. Inoltre le tecniche che vengono descritte come “dimenticate” sono in realtà ben note, e la narrazione che accompagna il video contiene diverse castronerie tecniche, secondo Geekdad.com.


Aggiornamento (2015-02-08): un'istruttrice di tiro con l'arco ha realizzato un video che demolisce ulteriormente le argomentazioni di Lars Andersen.


Fonti aggiuntive: Telegraph.

Antibufala: il video “Fischia dietro a tua madre” che denuncia le molestie fatte per strada

Da novembre scorso sono entrate in circolazione in Rete numerose versioni di un video che mostra, grazie a riprese con telecamere nascoste, le molestie verbali fatte dagli uomini alle donne sulle strade di Lima, in Perù.

I molestatori vengono colti di sorpresa dal fatto che le donne alle quali fanno apprezzamenti pesanti sono in realtà le loro madri, che hanno accettato di vestirsi e truccarsi in modo da non farsi riconoscere dai figli.

Volano parole grosse, e anche qualche borsettata: alcune madri prendono i figli adulti e li portano a casa come si fa con gli scolaretti, con una meritatissima umiliazione. Il video solleva un problema serio, ma attenzione: non si tratta di un programma televisivo che documenta questi comportamenti, come hanno creduto in molti, ma di una campagna di marketing virale realizzata da una nota marca di equipaggiamenti sportivi, il cui sito ufficiale (con il video integrale) è www.silbaleatumadre.com. Le scene sono state interpretate da attori, ma il messaggio forte resta valido.


Fonti aggiuntive: El PaisLa Stampa; Crudiezine.it.

Arriva LibreOffice 4.4, più bello e più snello

LibreOffice è un pacchetto di applicazioni simile a Microsoft Office: include un'applicazione per la scrittura di testi, una per la creazione di fogli di calcolo e una per produrre presentazioni. Ha ottenuto una notevole popolarità perché è gratuito, non comporta complicazioni di gestione di licenze, è disponibile anche in italiano, scrive i documenti in un formato che è standard ISO ed è installabile su tutti i principali sistemi operativi (Windows, OS X, Linux; la versione Android è ancora sperimentale).

Ieri è stata pubblicata la sua versione 4.4, che offre un aspetto un po' meno rustico: ai nostalgici ricorderà molto Microsoft Office “classico”, quello che si usava fino al drastico restyling apportato nel 2007. Ma le migliorie non sono soltanto estetiche: LibreOffice 4.4 aumenta la compatibilità con i formati OOXML usati da Microsoft Office, consente di generare documenti PDF con firma digitale, e nella versione Windows offre nuove transizioni per le presentazioni (già presenti in LibreOffice per OS X e Linux). Sono state anche eliminate molte parti obsolete, che erano residui dell'antenato di LibreOffice, il mitico StarOffice.

I principali dettagli delle nuove funzionalità di LibreOffice 4.4 sono descritti in italiano qui; il link per scaricarlo è http://www.libreoffice.org/download.

Provatelo: non costa nulla, e se vi piace vi permetterà di risparmiare parecchio in spese di licenza e in complicazioni amministrative. Ma non dimenticate che LibreOffice si sviluppa liberamente e gratuitamente grazie alle donazioni raccolte da The Document Foundation.

Scacchi minimalisti in 487 byte

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

In un'epoca nella quale le dimensioni dei videogiochi e del software in generale si misurano in gigabyte, c'è ancora chi insegue la strada del minimalismo e si cimenta in sfide che sembrano impossibili: scrivere un intero videogioco in meno di mille byte. Per intenderci, mille byte sono circa sei SMS.

Se volete un termine di paragone diverso, considerate che il paragrafo che state leggendo è lungo esattamente 487 caratteri: non è un numero scelto a caso, perché è la lunghezza complessiva di un intero programma per il gioco degli scacchi, denominato BootChess e scritto da Baudsurfer, che ha finalmente battuto il record per il videogioco di scacchi più compatto del mondo dopo 32 anni: il primato precedente, 672 byte, risale infatti al 1983 e spettava a un programma per ZX-81.

Non aspettatevi che BootChess vi offra grafica iperrealistica 3D: la sua interfaccia è assolutamente minimalista (soltanto una griglia di caratteri che rappresentano i pezzi e le loro posizioni). Ma in 487 byte contiene tutte le principali regole di un gioco complesso come gli scacchi. BootChess è disponibile per Windows, Linux, OS X, DOS e BSD. Non è un campione di bravura, ma dimostra la bravura del suo creatore. E se questo genere di virtuosismo può sembrare inutile, tenete presente che ci sono ambienti, come i veicoli spaziali o i dispositivi di sicurezza delle automobili, nei quali saper essere concisi, veloci ed efficienti è assolutamente vitale.


Correzione: la prima stesura di quest'articolo indicava che il precedente detentore del record era un programma per ZX Spectrum; in realtà era per ZX-81.

2015/01/28

1986: il mito della NASA s'infrange in diretta TV


Cronologia dei problemi ai booster a propellente solido dello Shuttle, culminati nell'esplosione al decollo dello Shuttle Challenger il 28 gennaio 1986. Perirono tutti e sette i membri dell'equipaggio.

Come al solito, i tecnici avvisarono del problema e gli amministratori li scavalcarono dicendo che tutto andava bene.

Il video, nel quale si notano fra gli altri Richard Feynman e Neil Armstrong, è tratto dal cofanetto di 3 DVD della Spacecraft Films.

2015/01/27

AntibUFOla: il Papa ha detto che Gesù era un alieno. Garantisce il Centro Ufologico Nazionale

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Secondo Sicilia UFO Research, blog di Salvatore Giusa, il 25 ottobre scorso Papa Francesco avrebbe fatto una “incredibile affermazione”: Gesù era un alieno, come si può sentire in questo video.

Il sito ufologico cita infatti queste parole del Papa, che nel video si esprime in spagnolo: “Noi non siamo salvatori di nessuno, siamo trasmettitori di un “alieno” che ci salvò tutti e questo possiamo trasmetterlo soltanto se assumiamo nella nostra vita, nella nostra carne e nella nostra storia la vita di questo “alieno” che si chiama Gesù”.

Si accoda a questa traduzione anche il Centro Ufologico Nazionale, il cui presidente Vladimiro Bibolotti ne scrive, sul Fatto Quotidiano, citando come fonte della dichiarazione e della traduzione un articolo di Avvenire.

Salvatore Giusa su Sicilia UFO Research


Vladimiro Bibolotti, presidente CUN, sul Fatto Quotidiano

In effetti Avvenire scrive proprio “alieno”, sbagliando alla grande sulla base della trascrizione pubblicata dalla Radio Vaticana:


Infatti se si va a prendere una delle tante trascrizioni dell'originale spagnolo o si chiede a un madrelingua (come riferisce di aver fatto Ufoofinterest), invece di saltare subito a conclusioni improbabili per confermare la propria visione del mondo, si scopre come stanno realmente le cose: la frase in questione recita “Nosotros no somos salvadores de nadie. Somos transmisores de alguien que nos salvó a todos. Y eso solamente lo podemos transmitir si asumimos en nuestra vida en nuestra carne, en nuestra historia, la vida de ese alguien que se llama Jesús.”

Alguien, non alien.

E alguien vuol dire semplicemente qualcuno.



Per chi avesse dubbi sulla pronuncia di alguien, @Carlopiana ha un link a un campione di pronuncia.

È così che gli ufologi trascinano nel ridicolo l'ufologia.



Aggiornamento (2015/02/01)


La discesa nel ridicolo prosegue con il contributo di Roberto Pinotti, sempre del CUN, secondo il quale non può trattarsi di un banale errore di traduzione ma deve esserci sotto un “intelligente esperimento di macrosociologia il cui positivo risultato inciderà prossimamente in Vaticano”.

Questo è il problema di fondo dell'ufologia: le poche voci di buon senso che vorrebbero studiare l'argomento con serietà e rigore sono sommerse dalla folla di eccentrici per i quali nulla avviene mai per caso e tutto è connesso in una trama che soltanto loro hanno la sagacia di cogliere.

2015/01/26

Antibufala: Elvir, il “bambino magnetico”

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Sembra proprio una gara a chi arriva prima a toccare il fondo. Sia il Corriere, sia Repubblica hanno pubblicato oggi la bufala del “bambino magnetico”.

Secondo il Corriere, un ragazzino bosniaco, Elvir Silayciya, ha un corpo che “esercita un particolare effetto sui metalli: li attira proprio come una calamita”.

Peccato che, come mostrano le foto di Repubblica, i poteri “magnetici” di Elvir abbiano effetto anche sulla plastica dei telefonini, che non mi risulta sia particolarmente magnetica (certo, all'interno dei telefonini ci sono alcune parti metalliche che potrebbero essere attratte, ma in tal caso Elvir avrebbe un campo magnetico personale talmente intenso che sarebbe difficile staccargli di dosso le monete).

Peccato, soprattutto, che il trucchetto del “magnetismo” sia stato sbufalato anni fa: basta avere una pelle leggermente sudaticcia e gli oggetti che hanno una superficie piatta e liscia aderiscono a sufficienza da non cadere, specialmente se sono su una porzione di pelle non verticale, come ha ben dimostrato anche Luigi Garlaschelli del CICAP.

Per far sparire i “poteri” di questi ciarlatani basta un velo di borotalco sulla pelle. Ma perché mai un giornalista dovrebbe perdere tempo a informare correttamente il lettore?

Cosa non si fa pur di raccattare qualche clic in più: al diavolo la reputazione e la professionalità. Chissenefrega della deontologia. Complimenti vivissimi a Corriere e Repubblica.


Correzione: nella prima stesura di questo articolo avevo scritto che in alcune foto il ragazzo aveva addosso delle euromonete (che in alcuni tagli sono in effetti magnetiche). A un esame più attento risulta che non si tratta di euromonete ma di altra valuta la cui composizione e le cui caratteristiche magnetiche non mi sono note. Questo, comunque, non cambia il concetto di fondo. 

2015/01/25

Ma perché è così difficile parlare di asteroidi senza menar gramo?

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“Un grosso asteroide fa rotta verso la Terra: la sfiorerà lunedì 26 gennaio”. Titola così Rainews nella sezione Scienza.

Roba da panico, se ci si ferma al titolo. Ma se si prosegue la lettura invece di correre verso il rifugio sotterraneo più vicino, si scopre che l'asteroide in questione, denominato 2004 BL86, “passerà a 1,2 milioni di chilometri dal nostro pianeta”, ossia a circa tre volte la distanza fra la Terra e la Luna. Nessuno si sognerebbe di dire che la Luna sfiora la Terra, ma un asteroide che passa tre volte più lontano sì. Boh.

Se volete saperne di più senza sensazionalismi acchiappaclic, c'è questo articolo della NASA (tweetato, fra l'altro, mettendo subito in chiaro l'assenza di pericolo: “Asteroid to fly by earth safely tomorrow”) e c'è l'articolo in italiano di Astronomia Pratica. Ma se vi basta una sintesi, eccola:

– Non c'è alcun pericolo che quest'asteroide faccia danni. Nessuno. Zero. Nada.

– La distanza minima dalla Terra (1,2 milioni di chilometri) verrà raggiunta intorno alle 16:19 UTC (17:19 italiane).

– L'asteroide 2004 BL86 misura circa 500 metri di diametro, ma se ha la forma irregolare tipica degli asteroidi non si può parlare di diametro in senso stretto. Ne sapremo di più dopo il passaggio di domani, che verrà seguito da molti telescopi ottici e radio.

– L'asteroide non è arrivato a sorpresa: fu osservato per la prima volta il 30 gennaio 2004.

– A occhio nudo non si vedrà nulla: ci vorrà un telescopio da almeno 15 cm di specchio. In alternativa, seguite il passaggio via Internet.

– Per capire quanto sono frequenti passaggi relativamente ravvicinati di asteroidi alla Terra, seguite Asteroid Watch su Twitter (http://twitter.com/asteroidwatch). E niente panico.

Repubblica sbaglia, i lettori correggono, Repubblica nasconde tutto. Come al solito

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di Marco, che vi invita ad ascoltare e diffondere questa canzone. Se l'articolo vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.

Repubblica cita una celebre frase di Steve Jobs e ne sbaglia completamente la traduzione: “Stay hungry, stay foolish” viene reso come “Rimanete affamati. Rimanete sciocchi”. Screenshot di stamattina alle 9:45:




I lettori, nei commenti, segnalano la castroneria di traduzione (che persino Google Translate invece azzecca): si traduce “Rimanete affamati, rimanete folli” (oppure “rimanete affamati, rimanete incoscienti/temerari”), altrimenti la frase non ha nemmeno senso logico: perché Jobs dovrebbe chiedere alla gente di rimanere sciocca?

Le prime segnalazioni dell'errore risalgono a 12 ore fa; ne trovate altre nella copia cache di Google.



Che fa Repubblica? Corregge? Chiede scusa? No. Cancella tutto, e lo fa soltanto dopo che ho segnalato su Twitter lo strafalcione epico:

disinformatico
Per @repubblicait "stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs vuol dire "Rimanete affamati, rimanete sciocchi" https://t.co/9eMxJgIKOh
25/01/15 09:46

Screenshot della stessa pagina Facebook poco fa (10:28):



Forse è solo una coincidenza, ma è interessante notare che i commenti su Facebook segnalano l'erroraccio già dodici ore ma la correzione arriva soltanto dopo un tweet che raggiunge 154.000 follower e rende molto pubblica la castroneria.

Chissà se questa “notizia” verrebbe cassata o no dall'imminente filtro antibufale di Facebook.

Cari giornalisti dei media tradizionali, piantatela di dare la colpa della disinformazione e dell'incultura a Internet e ai social network e di avere la puzza sotto il naso. Se continuate a fare le primedonne che cancellano gli errori e fanno finta di niente, invece di essere corretti e trasparenti e pubblicare una rettifica, siete voi che diffondete disinformazione e incultura. Quando il lettore viene messo di fronte alle prove che sbagliate e poi non vi correggete ma nascondete lo sbaglio, gli viene spontaneo il dubbio: ma se Repubblica sbaglia anche queste cose elementari, come faccio a fidarmi delle altre cose che pubblica? E quindi cosa la leggo e la compro a fare?

Basterebbe così poco: mica si chiede di essere infallibili. Si chiede solo di postare una correzione trasparente. E magari di indagare su cosa (o chi) ha permesso un errore del genere e capire come non ripeterlo più.

Notate la risposta pubblica di Alessio Balbi (“journalist | head of audience development at Gruppo Espresso and @repubblicait | manager @3nz_it”) alle mie richieste di chiarimento:

alessiobalbi
@disinformatico @repubblicait grazie della segnalazione, errore nostro. citazione rimossa (le foto non si possono correggere) sorry
25/01/15 10:44

disinformatico
.@alessiobalbi I vostri lettori su FB avevano segnalato l'erroraccio già 12 ore fa @repubblicait http://t.co/vLiCFv0UD5
25/01/15 10:58

disinformatico
.@alessiobalbi Non è bello che interveniate solo quando la brutta figura viene diffusa. E foto non correggibili, ma post sì @repubblicait
25/01/15 11:00

disinformatico
.@alessiobalbi Sarebbe interessante una spiegazione di come quell'errore è arrivato ad essere pubblicato. @repubblicait
25/01/15 11:01

alessiobalbi
@disinformatico non siamo stati impeccabili. ammesso l'errore e chiesto scusa personalmente. Per me il processo finisce qui. Buon lavoro
25/01/15 11:09

È un vero peccato, ed è eloquente, che le critiche costruttive vengano viste come un“processo”. Mi viene quasi da chiedere scusa se ho osato segnalare l'errore.

Ma poi scoppio a ridere.

2015/01/24

Oggi a Fontanafredda c’era una conferenza degli sciachimisti. Con il patrocinio del Comune

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “diego.bell*” e “4ngel*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2015/01/25 14:30.

Nuove frontiere del ridicolo. A Fontanafredda il Comune ha dato il patrocinio alla giornata odierna di deliri pubblici dei sostenitori della teoria delle "scie chimiche”: persone prive di qualunque competenza tecnica, che senza alcun contraddittorio formale hanno seminato paure inutili nei presenti.

Il ridicolo non è che gli sciachimisti parlino in pubblico: per carità, hanno il diritto di dire le proprie cretinate e di documentare pubblicamente la propria stupidità. Ma se si possono vantare di avere il patrocinio del Comune, come fanno vistosamente nel volantino qui accanto, le loro idee ridicole, sbugiardate da cinquant'anni di scienza, di analisi e di esperimenti internazionali, si ammantano di un'autorevolezza ingannevole. Il Comune, insomma, finisce per autenticare un'idiozia che, a detta del sindaco di Fontanafredda Claudio Peruch, sta suscitando paure nella popolazione.

Credit: Orsodan

Finché gli sciachimisti fanno sprecare tempo ai parlamentari gonzi, convincendoli a fare interrogazioni su fenomeni inesistenti, pazienza: li si può liquidare come uno dei tanti branchi di complottisti che non hanno di meglio da fare e si può obiettare che le interrogazioni sono solo uno dei tanti sprechi del malgoverno. Ma se davvero le “scie chimiche” cominciano a creare paura fra la gente, tanto da spingere un sindaco a dare spazio all'argomento e a riempire un palasport, allora lo sciachimismo sta diventando un allarme sociale e non si può più stare in disparte e limitarsi a ridere. Non si può più dire “ma chi vuoi che ci creda?”. A furia di sentirne parlare senza smentite, la gente ci sta credendo. Adesso basta: questa cazzata delle “scie chimiche” ha fatto troppi danni ed è ora di stroncarla. Fra l'altro, il Circolo territoriale del PD di Fontanafredda si è dissociato dall'iniziativa.

Lo streaming della conferenza di oggi è disponibile qui; su Facebook il gruppo Le scie chimiche sono una cazzata ha pubblicato delle foto e un resoconto davvero desolante.

Per chi volesse dei fatti tecnici sui quali farsi un'opinione, la documentazione degli esperti è raccolta presso Scie-chimiche.info. Se eravate presenti e avete raccolto le impressioni del pubblico, raccontatemele, in privato via mail oppure nei commenti qui sotto.


Aggiornamento 2015/01/25


Una persona che era presente alla parte iniziale della conferenza mi ha raccontato la propria esperienza: “il succo del discorso è stato: le scie chimiche esistono perché qualcuno lo dice, e visto che qualcuno rema contro, allora esistono”. Prove inoppugnabili, insomma. Sono state mostrate “due foto ritoccate malissimo: una originale del 1970, ritraente una famiglia in campagna, e quella rimasterizzata con una scia chimica dietro” e una foto “notturna della luna con una scia davanti”.

È stata mostrata anche “la foto dello scarico di un generatore ausiliario di un aereo (personalmente ne ho manutentati qualcuno) dicendo che era l'irroratore!”. In pratica gli sciachimisti non sanno neanche come funziona un aereo. È come se dicessero che nelle automobili c'è un misterioso dispositivo che si scalda fino a diventare incandescente, senza sapere che stanno parlando dell'accendisigari.

La persona aggiunge che le spiegazioni degli scopi presunti delle altrettanto presunte “scie chimiche” sono state tante ma le più belle sono state la “mappatura elettronica del territorio con il Toxicbario” e “il controllo climatico per avere radiocomunicazioni efficienti a livello militare e civile.. avrei voluto stracciare la mia licenza da radioamatore”.

Com'è stata l'affluenza? “All'inizio ho contato poco più di 550 persone”, dice la persona presente, ma “dopo 20 minuti una cinquantina se ne erano già andate.”

Commenti fra il pubblico? “Gli unici commenti che ho potuto sentire, perché erano urlati, sono stati quelli sulla scarsissima qualità audio. Veramente nei video non si capiva nulla”. Lo stesso, a quanto pare, è accaduto per il collegamento Skype con Marcianò.

Sarebbe interessante sapere, a questo punto, se il sindaco di Fontanafredda è contento di aver dato il patrocinio del Comune a una cazzata presentata da incapaci e se sarà altrettanto patrocinante per la mia conferenza che lancia l'allarme sulla presenza di unicorni invisibili clandestini nel Nord-Est. Se non fosse che c'è sempre chi abbocca a queste idiozie e poi minaccia di accecare i piloti degli aerei con i puntatori laser, ci sarebbe da ridere per la figuraccia degli sciachimisti, che s'illudono di combattere un nemico capace di organizzare flotte di aerei clandestini e non sanno neanche organizzare un collegamento Skype.


Aggiornamento 2015/01/25 14:30


Secondo quanto pubblicato dal Messaggero Veneto, l'assessore alla cultura del Comune di Fontanafredda, Vanni Zandonà, ha dato “la disponibilità a patrocinare un eventuale “contro - convegno” per chi volesse esprimere un punto di vista alternativo a quello affrontato ieri al palasport”. Se al Comune interessano dei fatti scientifici, anziché dei punti di vista, sono a disposizione.

2015/01/23

Podcast del Disinformatico del 2015/01/23

È disponibile per lo scaricamento il podcast per la puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

Windows 10 disponibile al pubblico da ottobre, anteprime subito

Credit: Microsoft
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Il 21 gennaio Microsoft ha presentato al pubblico Windows 10, successore di Windows 8 (no, non c'è un Windows 9) per computer, tablet e smartphone. L'anteprima tecnica è consultabile sul sito di Microsoft; ulteriori informazioni su come riceverla sono qui.

La novità di spicco è che Windows 10 sarà completamente gratuito per tutti gli utenti attuali di Windows 8.1 e Windows 7 per tutto il primo anno di disponibilità. Anche l'aggiornamento a Windows 10 per gli utenti di Windows Phone 8.1 sarà gratuito; verrà rilasciato in anteprima a febbraio.

È una novità importante, perché oltre la metà dei computer che usano Windows adopera le versioni 7 e 8 (o 8.1), per cui milioni di utenti sono già pronti per Windows 10 senza dover acquistare nuovi computer e la scelta di renderlo disponibile gratuitamente è un buon incentivo per eliminare la confusione di versioni attuale.

Fra le altre caratteristiche nuove di Windows 10 vale la pena di segnalare l'assistente vocale Cortana, il browser Spartan che dovrebbe sostituire Internet Explorer, e gli occhiali per realtà aumentata HoloLens. Ma quella che piacerà maggiormente ai milioni di utenti Windows sarà il ritorno del mitico menu Start, abbandonato nella versione 8 con notevole disappunto di chi era abituato a sapere come muoversi in tutte le versioni precedenti del sistema operativo di Microsoft.

Antibufala: UFO degli anni Cinquanta? “Eravamo noi”, dice la CIA

Ultimo aggiornamento: 2021/06/21 9:25.

Un recente tweet della CIA (sì, la CIA ha un account Twitter ufficiale), rilanciato anche dalle agenzie di stampa, ha suscitato clamore fra gli appassionati di ufologia: “Rapporti di attività insolite nei cieli negli anni Cinquanta? Eravamo noi”.

Il tweet è stato frainteso come una dichiarazione di responsabilità di tutti gli avvistamenti ufologici dell'epoca, ma in realtà il documento linkato nel tweet, un malloppo desecretato di circa 270 pagine intitolato The CIA and the U-2 Program, 1954-1974 (Pedlow e Welzenbach, 1998)* spiega a pagina 72 che la CIA si ritiene responsabile soltanto di alcuni degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati da parte di piloti di aerei di linea negli Stati Uniti.

* 2021/06/21 9:25. Il testo era scaricabile qui all’epoca della stesura iniziale di questo articolo. Al momento è invece reperibile qui.

Il documento racconta che in quegli anni era in corso la sperimentazione di un aereo spia rivoluzionario, l'U-2 (niente a che vedere con l'omonimo gruppo musicale), che volava a quote altissime (oltre 60.000 piedi, circa 18.000 m, mentre la maggior parte degli aerei di linea stava a 3000-6000 m). I piloti di linea, specialmente durante i voli del tardo pomeriggio su rotte da est verso ovest, a volte vedevano il bagliore intenso del riflesso del sole sulle enormi ali a specchio dell'U-2 nel cielo scuro del tramonto. All'epoca nessuno pensava che fosse possibile volare a oltre 18 chilometri di quota, per cui i piloti interpretavano l'avvistamento come un oggetto fiammeggiante che volava alla loro stessa quota. A volte il bagliore era così luminoso da essere visibile anche da terra. Fu anche per questo motivo che la CIA in seguito iniziò a dipingere i propri aerei spia di nero opaco.

Gli avvistamenti dei piloti furono presi sul serio e, dice la CIA, diedero il via all'indagine dell'aviazione militare sul fenomeno UFO denominato Blue Book. Gli investigatori verificavano regolarmente se i rapporti d'avvistamento dei piloti coincidevano con gli orari dei voli degli U-2 e questo controllo incrociato permetteva di “eliminare la maggioranza dei rapporti di UFO” (non tutti). Ma dato che l'U-2 ufficialmente non esisteva, gli investigatori “non potevano rivelare a chi scriveva le lettere di segnalazione quale fosse la vera causa degli avvistamenti di UFO”.

Sempre secondo la CIA, “I voli degli U-2 e i successivi voli OXCART [il magnifico ricognitore trisonico A-12] costituirono più della metà di tutti i rapporti di UFO verso la fine degli anni Cinquanta e per la maggior parte degli anni Sessanta”.

In altre parole, non ci sarebbe nessun intento da parte della CIA di prendersi il merito di tutti gli avvistamenti d'epoca. Oltretutto la dichiarazione non è una novità: la stessa informazione è contenuta, praticamente parola per parola, a pagina 47 del bellissimo libro Area 51 Black Jets di Bill Yenne, pubblicato nel 2014, che per una felice coincidenza mi è arrivato pochi giorni fa (ringrazio di cuore Vincenzo G. per il pensiero).

Al di là del clamore prodotto dal tweet, la dichiarazione della CIA va presa con cautela. Alcuni ricercatori hanno confrontato i numeri degli avvistamenti UFO prima e dopo l'entrata in servizio degli aerei-spia ad alta quota e non hanno trovato alcun aumento significativo che coincida con quanto asserito dalla CIA. La spiegazione tecnica è in sé plausibile, ma sussistono dubbi ragionevoli sull'asserzione che i voli top secret furono responsabili addirittura di “più della metà” degli avvistamenti.

Facebook lancia un “servizio antibufala”

Facebook ha annunciato che introdurrà progressivamente un sistema per la segnalazione delle notizie fasulle che spesso appestano i social network.

Storie bufaline come l'imminente chiusura di Facebook o la richiesta di pagamento per restare iscritti, oppure l'allarme per l'app Talking Angela che sarebbe legata alla pedofilia, circolano esageratamente e senza controllo, inoltrate senza esitazione dagli utenti perché le hanno ricevute da una fonte per loro autorevole: gli amici.

C'è anche un business delle notizie false, da disseminare su Facebook per indurre gli utenti a cliccarvi sopra e portarli così a siti pubblicitari.

Il nuovo servizio antibufala di Facebook non farà censura, ma si limiterà a etichettare come inattendibili i link, le foto e i video che vengono segnalati maggiormente come falsi dagli utenti; inoltre la circolazione e visibilità di questi post verrà ridotta. Il sistema è simile ai filtri antispam sui post, che oggi permettono di segnalare contenuti offensivi o abusivi.

Non ci sarà, da parte di Facebook, nessuna operazione di verifica della veridicità delle notizie: tutto dipenderà dalle scelte degli utenti. Questo è il limite e anche il potenziale problema di questo filtro antibufala: se una notizia è vera ma molti utenti, per ideologia, pregiudizio o ignoranza, la considerano falsa e la etichettano come bufala, quella notizia verrà filtrata. C'è anche il rischio che gli utenti commerciali abusino del sistema per sminuire i contenuti altrui che sono in competizione con i loro.