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2015/03/27

Nuove regole di Facebook: meno tabù sui topless, ma la Guerra al Capezzolo continua

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Facebook ha pubblicato una versione più dettagliata dei propri Standard della comunità: le norme che regolano cosa è lecito pubblicare sul social network più popolato del pianeta, che dichiara di avere oltre un miliardo e quattrocento milioni di utenti che lo adoperano almeno una volta al mese.

Secondo l'annuncio di Facebook, le norme non sono cambiate, ma semplicemente includono maggiori dettagli e chiarimenti su cosa è consentito e cosa invece verrà rimosso. Molti utenti, infatti, si sono trovati a segnalare contenuti che ritenevano chiaramente inaccettabili ma che Facebook ha deciso di mantenere (come è successo anche a me con un'immagine di violenza su un animale).

Ci sono molti dettagli in più su cosa viene considerato bullismo o terrorismo: in particolare non sono permessi post o commenti che sostengono o elogiano i leader delle organizzazioni terroristiche o criminali o ne giustifichino le attività violente. Resta il problema di chi decide che cosa sia terrorismo: per esempio, usare dei droni per far piovere dal cielo la morte sui civili è terrorismo?

La sezione degli Standard dedicata ai contenuti di nudo è particolarmente dettagliata, con specificazioni particolarmente pedanti per il seno femminile, forse in risposta a incidenti imbarazzanti come il blocco dell'intero profilo Facebook del museo francese Jeu de Paume per via di una singola foto in bianco e nero, raffigurante un nudo d'arte femminile nel quale si vedeva un'area anatomica che Facebook considera assolutamente tabù: il capezzolo.

Ecco le nuove regole sul nudo, riportate testualmente e per intero:

Rimuoviamo le foto dei genitali delle persone o che ritraggono fondoschiena completamente in vista. Rimuoviamo anche le immagini di seni femminili dove è visibile il capezzolo, ma permettiamo sempre la pubblicazione di foto di donne che allattano o che mostrano il seno con cicatrici causate da una mastectomia. È permessa anche la pubblicazione di fotografie di dipinti, sculture o altre forme d'arte che ritraggono figure nude. Le restrizioni relative alla visualizzazione di nudità e alle attività sessuali si applicano ai contenuti creati digitalmente a meno che non vengano pubblicati a fini educativi, umoristici o satirici. Sono vietate le immagini esplicite di rapporti sessuali. Anche le descrizioni di atti sessuali che entrano troppo nel dettaglio potrebbero essere rimosse.

Credit: Gelner Lorand
Quindi, interpretando rigorosamente queste nuove norme, l'immagine qui accanto è pubblicabile su Facebook (dove infatti risiede attualmente) per il solo fatto abbastanza ridicolo di avere una singola piuma piazzata molto strategicamente, anche se tutto il resto del corpo è nudo.

Se volete, potete mettere alla prova le nuove norme di Facebook segnalando come pornografia la foto in questione, come ho fatto io puramente a titolo sperimentale per vedere come reagiscono i sistemi e i criteri di verifica del social network. Va da sé che il link alla foto porta a pagine che contengono immagini che possono non essere adatte a tutti.

Facebook ha risposto come segue alla mia segnalazione: “...Abbiamo controllato la foto che hai segnalato perché contenente immagini di nudo e abbiamo riscontrato che rispetta i nostri Standard della comunità.” Quindi sembra proprio che la differenza fra accettabile e inaccettabile secondo Facebook stia proprio tutta nel capezzolo.

In questo aggiornamento delle regole di Facebook, fra l'altro, manca una funzione che sarebbe molto utile: la possibilità per gli utenti di anteporre ai video potenzialmente scioccanti o inadatti un avviso che non li faccia partire automaticamente. Questa protezione può essere attivata per ora soltanto dagli amministratori di Facebook, come è successo per esempio per i video cruenti dell'attentati a Charlie Hebdo.

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