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2015/08/20

Ashley Madison: dati cercabili, ipocriti illustri, analisi tecnica, vite in pericolo

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “fabrisr*” e “luxbert*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2015/08/21 2:45.

Sono già disponibili vari siti Web, come Ashleymadisonleaked.com, Trustify.info, Ashley.cynic.al, che permettono di fare ricerche all'interno dei dati trafugati. Ce n'è persino uno che localizza i vari account su una mappa di Google come quella mostrata qui accanto.

Intanto emergono gli ipocriti illustri: Josh Duggar, celebrità televisiva statunitense che si presenta come paladino dei valori del matrimonio e della famiglia ed è stato messo a capo di un gruppo conservatore di lobbying, ha ben due account a pagamento su Ashley Madison, nei quali descrive dettagliatamente le proprie preferenze e disponibilità per una relazione extraconiugale.

IncludeSecurity.com ha pubblicato una dettagliatissima analisi tecnica dei dati, senza dati individuali, che è preziosa per chiunque s'interessi di informatica forense.

Per molti questa enorme fuga di dati altamente sensibili è fonte di ironia o di ilarità di fronte all'incoscienza di chi usa il proprio indirizzo di mail di lavoro o la propria carta di credito per registrarsi presso un sito d'incontri intimi segreti, e le storie degli adulteri angosciati sono educative per chi non ha ancora capito quanto è grave il problema della privacy nell'era dei dati in Rete. Ma in molti casi il rischio non è soltanto quello di trovarsi umiliati pubblicamente.

Per esempio, CNN fa notare che l'adulterio è una violazione grave del codice militare statunitense, per cui chi ha usato un indirizzo .mil potrebbe avere problemi ben più gravi di un coniuge furibondo, e che ci sono molti paesi nei quali una relazione omosessuale, come quelle delineate nei dati sottratti ad Ashley Madison, è punita con la morte: Afganistan, Iran, Mauritania, Nigeria, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. E in almeno uno di questi paesi ci sono utenti di Ashley Madison presumibilmente autentici, visto che i loro dati sono associati alla loro carta di credito.

C'è poco da scherzare, come indica un appello (ovviamente non verificabile) pubblicato in Rete da un omosessuale saudita che ha usato Ashley Madison per cercare partner durante gli anni trascorsi negli Stati Uniti e che ora risiede in Arabia Saudita e teme per la propria vita:


In traduzione:

Sono un uomo gay (single), di un paese dove gay=pena di morte, che sta per essere smascherato su Ashley Madison; come posso chiedere lo status di rifugiato?

Vengo dall'Arabia Saudita, dove l'omosessualità comporta la pena di morte. Negli ultimi anni ho studiato in America e in quel periodo ho usato Ashley Madison: quel sito Web è stato hackerato e gli hacker intendono pubblicare i nomi di ogni utente. Sono single; l'ho usato perché sono gay. Il sesso gay è punibile con la morte nella mia patria e quindi volevo tenere estremamente discreti i miei incontri (AM prometteva di avere sistemi che garantivano la riservatezza).

Ora sono di nuovo nel Regno e sembra che la lista di Ashley Madison possa essere pubblicata da un giorno all'altro. Sono quasi riuscito a racimolare soldi sufficienti per un biglietto aereo; non credo che sarà mai sicuro tornare, dato che ci sono prove incontrovertibili (immagini, chat) su AM che sono gay. Dove dovrei andare per avere la migliore speranza di ottenere lo status di rifugiato? E come faccio a chiederlo?

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