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2015/10/15

Antibufala: no, il governo russo non sta preparando una missione per confermare gli allunaggi

L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2015/11/07 12:30.

Il sito di Apollo 11. Credit: LRO.
Sta circolando una bufala secondo la quale “il governo della ex Unione Sovietica ha lanciato una campagna di raccolta fondi per la costruzione di un micro-satellite che avrà il compito di analizzare metro per metro la zona del presunto allunaggio e raccogliere prove inconfutabili che confermino o smentiscano”.

No. Il governo russo non c'entra neanche di striscio. La campagna di raccolta fondi è opera di un privato cittadino, Vitaly Yegorov, portavoce di una startup spaziale e giornalista che si occupa di notizie aerospaziali.

Inoltre i soldi raccolti ammontano finora a circa 18.000 dollari, mentre ne servono almeno cinque milioni e più probabilmente una decina.

Infine non c'è un progetto, non c'è un prototipo, non c'è neanche un piano generale o un accordo con un'agenzia spaziale che trasporti l'immaginario “micro-satellite”, che avrebbe poi il problema tutt'altro che banale di localizzare e raggiungere con precisione i siti di allunaggio, fotografarli con risoluzione maggiore di quella già notevole ottenuta dal Lunar Reconnaissance Orbiter, e ritrasmettere a Terra le immagini. Un'impresa tecnicamente fattibile, certo, ma non con budget ridicoli come questi.

Si tratta, in sintesi, di una trovata pubblicitaria. Tutti i dettagli sono su Popular Mechanics.


2015/11/07


Russia Beyond the Headlines segnala che la raccolta di fondi si è conclusa il 5 novembre con un totale di 27.564 dollari, offerti da oltre mille donatori, e che fra i sostenitori ci sono anche la Commissione per la Lotta contro la Pseudoscienza, che fa parte dell’Accademia Russa delle Scienze, e il Museo della Cosmonautica. Altri dettagli, in russo, sono su Klnran.ru. Ma con queste cifre il progetto resta, per ora, decisamente sulla carta.

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