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2016/06/28

Antibufala: inglese escluso dalle lingue dell’UE dopo il Brexit!

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2016/06/28 20:10.

Sull’onda dello shock per il risultato del referendum britannico per uscire dall’Unione Europea stanno circolando notizie (Rsi.ch e Politico.eu, per esempio) che sembrano annunciare con certezza che presto l’inglese non sarà più una delle lingue ufficiali dell’UE e che questo cambiamento sarà automatico. La fonte di questa notizia è spesso una dichiarazione di Danuta Hübner, capo del Comitato Affari Costituzionali dell’UE.

Ma le parole di Hübner configurano un’ipotesi, mentre una dichiarazione della Rappresentanza della Commissione Europea in Irlanda (scritta in inglese e gaelico) ha chiarito come stanno realmente le cose: “Notiamo le segnalazioni nei media che affermano che in caso di ritiro del Regno Unito dall’UE l’inglese cesserebbe di essere una lingua ufficiale dell’UE. Questo è errato. Il Consiglio dei Ministri, agendo all’unanimità, decide le regole che governano l’uso delle lingue da parte delle istituzioni europee. In altre parole, qualunque cambiamento al regime delle lingue delle Istituzioni dell’UE è soggetto a un voto unanime del Consiglio, Irlanda compresa.”

La fonte indicata dalla Rappresentanza è l’Articolo 342 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Per chi si stesse chiedendo come mai l’inglese non dovrebbe restare, visto che anche Malta e Irlanda lo usano come lingua nazionale ufficiale, la spiegazione è che questi due paesi, quando aderirono all’UE, scelsero come lingua ufficiale per le traduzioni UE rispettivamente il maltese e l’irlandese, visto che l’inglese c’era già. L’elenco delle 24 lingue ufficiali dell’UE è qui.

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