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2016/11/02

Arecibo, il radiotelescopio che non dovrebbe esistere: ne parlo su Le Scienze

I complottisti mi fanno sorridere: pensano di aver scoperto chissà quali complotti immaginari mentre quelli reali passano sotto il loro naso senza che se ne accorgano. Per il numero 579 di Le Scienze ora in edicola ho scritto un articolo che racconta proprio di uno di questi complotti reali.

Avete presente il radiotelescopio di Arecibo? Quel gigante di 300 metri di diametro che per decenni è stato di gran lunga l’osservatorio di radioastronomia più grande del mondo? Mi affascina sin da bambino, non solo per le sue linee eleganti e le sue dimensioni colossali e l’invio del messaggio radio lanciato verso eventuali civiltà extraterrestri in ascolto, ma perché non dovrebbe esistere.

Infatti non ha senso che negli anni Sessanta, quando la radioastronomia era in fasce, il governo degli Stati Uniti abbia costruito a tempo di record un radiotelescopio così colossale. Come si poteva giustificare la spesa in un settore così lontano da qualunque ritorno pratico?

Arecibo mi ha sempre lasciato perplesso, ma qualche tempo fa ho scoperto perché esiste. Se la cosa vi interessa, leggete il mio articolo su Le Scienze oppure procuratevi questi riferimenti tecnici (in inglese):

SIGINT in Space.

Soldiers, Spies and the Moon.

DARPA paves the way for U.S. Efforts in Ballistic Missile Defense.

Genesis of the 1000-foot Arecibo dish, Marshall H. Cohen, Journal of Astronomical History and Heritage.

The Wizards of Langley: Inside the CIA's Directorate of Science and Technology, Jeffrey T. Richelso.

To See the Unseen, NASA.

Arecibo Observatory presso DARPA.mil.

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