Cerca nel blog

2016/12/30

Internet ricorda Carrie Fisher



La scomparsa improvvisa di Carrie Fisher, la Principessa Leia di Star Wars, ha avuto una risonanza particolare su Internet. La mitologia di Star Wars è parte integrante della cultura della Rete e per tantissimi internauti e internaute la figura della principessa che sa cavarsela da sola invece di essere la solita damigella da salvare è stata un modello di riferimento fondamentale.


Le commemorazioni di Carrie Fisher stanno avvenendo non solo in giro per il mondo, con veglie alla luce delle spade laser, ma anche online, non solo con la pubblicazione di tante magnifiche fotografie e GIF animate tratte dalla carriera dell’attrice e scrittrice ma anche con veri e propri tributi live nei videogiochi.

Nel gioco Star Wars: The Old Republic della BioWare, per esempio, i giocatori si stanno radunando nella zona denominata House Organa (il palazzo del casato della Principessa Leia) sul pianeta Alderaan e si stanno inchinando in tributo nell’edificio e anche dinanzi a un simulacro della Principessa creato da un gamer. Questi raduni improvvisati di giocatori e giocatrici provenienti da tutto il mondo sono documentati anche in video.


Intorno a Carrie Fisher sono già nate le prime bufale: per esempio, circola in Rete un’immagine di una pagina di copione de L’Impero colpisce ancora che reca, si dice, le correzioni e i miglioramenti apportati dalla Fisher, che era nota appunto per la sua bravura nella revisione di copioni. Ma in realtà le correzioni in quella pagina sono opera del regista, Irvin Kershner; nella trilogia originale di Star Wars Carrie Fisher contribuì solo ai dialoghi del terzo film, Il Ritorno dello Jedi.




Un'altra bufala circolante in Rete riguarda i fiori lasciati accanto alla stella di Carrie Fisher sul celeberrimo marciapiedi della Hollywood Walk of Fame:


L’omaggio è reale e lo è anche la fotografia, ma la stella non appartiene a Carrie Fisher: è una stella generica adattata al volo dai fan, come si nota dalla scritta molto irregolare. L’attrice, infatti, non aveva una propria stella: farne dedicare una mentre si è in vita costa circa 30.000 dollari, e molte celebrità non tengono affatto a questo simbolo. E per tradizione una celebrità che muore senza avere una stella sulla Walk of Fame non potrà riceverne una per almeno cinque anni dopo la scomparsa.

Alcuni nuovi fan della saga, inoltre, stanno facendo polemica con chi scrive Leila invece di Leia negli articoli commemorativi, perché non sanno che nel doppiaggio italiano della trilogia originale i nomi di alcuni personaggi furono cambiati: da Leia a Leila, da Han Solo a Ian Solo, da Darth Vader a Dart Fener, da R2D2 a C1P8 e da C3PO in D3BO.



Una storia vera che riguarda Carrie Fisher, invece, è che ha chiesto di essere ricordata nei necrologi dicendo che è “annegata nel chiaro di luna, strozzata dal suo stesso reggiseno”, come hanno fatto in molti nell’annunciarne la morte. L’origine della strana richiesta è spiegata nel suo libro Wishful Drinking, a pagina 88:

George [Lucas] viene da me il primo giorno delle riprese [di Star Wars] e mi dice “Non puoi indossare un reggiseno sotto quel vestito [la celebre tunica bianca]... perché nello spazio non si usa la biancheria intima”. Giuro che è vero e che lo dice con così tanta convinzione! ... Ecco perché non puoi indossare un reggiseno secondo George. Vai nello spazio e diventi senza peso. Fin qui va bene, no? Ma poi il corpo ti si gonfia, e il reggiseno no – per cui finisci strozzata dal tuo stesso reggiseno. Credo che questo sarebbe un necrologio fantastico, per cui dico ai miei amici più giovani che non importa come muoio: voglio che venga scritto che sono annegata nel chiaro di luna, strozzata dal mio stesso reggiseno.”

Obbedisco alla mia principessa.


Fonti aggiuntive: Gizmodo, Carrie Fisher su Twitter, Comicbook.com, Snopes.

Nessun commento: