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2017/09/27

Arriva MacOS 10.13 High Sierra: aggiornamento importante ma non urgente

Ultimo aggiornamento: 2017/09/29 9:40. 

Apple ha rilasciato l’aggiornamento gratuito del proprio sistema operativo per computer, macOS 10.13, denominato High Sierra: introduce parecchie novità tecniche, ma non c’è urgenza di installarlo. Anzi, vi conviene fare particolare attenzione prima di procedere.

I cambiamenti tecnici profondi di High Sierra comportano infatti una serie di incompatibilità con alcuni dispositivi e applicazioni: se usate una tavoletta grafica Wacom, per esempio, non funzionerà sotto High Sierra. Lo ha annunciato Wacom stessa, aggiungendo che il driver aggiornato necessario per far funzionare le tavolette sarà pronto entro fine ottobre.

L’altra incompatibilità importante riguarda alcune applicazioni non recenti, che cesseranno di funzionare se passate a High Sierra: è il caso, per esempio, di Microsoft Office 2011. Inoltre High Sierra è l’ultima versione che supporterà applicazioni a 32 bit “senza compromessi”; la versione successiva le supporterà, ma avviserà del problema, e quella ancora successiva rifiuterà di eseguirle. È quindi il caso di cominciare a pianificare la migrazione ad applicazioni a 64 bit, che tra un annetto saranno le uniche supportate. Per sapere se un’applicazione è a 32 o 64 bit, lanciate Informazioni di sistema (è nella cartella Applicazioni/Utility), raggiungete la sua sezione Software/Applicazioni, aspettate che si carichi l’elenco delle applicazioni e cercate la colonna 64 bit. Se dice , l’applicazione è ovviamente a 64 bit; se dice No, non lo è e vi conviene aggiornarla o sostituirla se decidete di passare a High Sierra.

Visivamente, con High Sierra non cambia praticamente nulla: la novità principale è l’introduzione di un file system completamente nuovo, denominato APFS, che è concepito per offrire maggiore sicurezza (tramite cifratura a vari livelli), velocità e robustezza, ma è quasi invisibile (a parte il calcolo delle dimensioni delle cartelle, che diventa pressoché istantaneo).

Ci sono novità anche in campo multimediale, con nuovi formati come HEIF e HEVC che si affiancano a JPEG e H.264 rispettivamente per immagini e video, offrendo la stessa qualità con file grandi circa due terzi in meno, ma attenzione alla compatibilità con i sistemi Windows e Linux.

Si tratta comunque di una transizione importante, per cui valgono le regole consuete: prima di tutto fate una copia di sicurezza dei vostri dati e delle vostre applicazioni (usando per esempio Time Machine) e controllate l’integrità del disco lanciando l’opzione S.O.S. dell’applicazione Utility disco. Poi ritagliatevi un’oretta di tempo per lo scaricamento e l’aggiornamento.

In quanto all’allarme per una falla di sicurezza che consente a certe app di rubare le password anche in questa nuova versione di macOS, bisogna aspettare che Apple diffonda un aggiornamento correttivo. Nel frattempo è importante evitare di installare app non firmate digitalmente e provenienti da fonti poco attendibili, che sono le uniche che possono sfruttare questa falla. E, sopratutto, non cullarsi nell’illusione che i Mac siano invulnerabili.


Fonti aggiuntive: The Register, Intego, Ars Technica.

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