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2019/07/08

Il Fatto Quotidiano e le fandonie di Ivo Mej sugli allunaggi

Ultimo aggiornamento: 2019/07/09 18:20.

Grazie a tutti quelli che mi stanno segnalando l’articolo di Ivo Mej che sostiene le tesi complottiste intorno agli allunaggi sul Fatto Quotidiano: ne ho archiviato qui su Archive.org una copia permanente che potete consultare senza regalare clic, visibilità e incassi alle testate che diffondono baggianate irresponsabilmente.

Tralasciando i toni infantili usati da Mej, le castronerie tecniche che cita nel suo articolo sono troppe per elencarle e smontarle una per una: ne prendo una sola, tanto per darvi l’idea di quanto Mej si è documentato prima di accusare la NASA (quella che addestra i nostri astronauti, come Luca Parmitano) di inventarsi “miriadi di supercazzole”.

Secondo Mej,

Un altro indizio sulla stretta connessione tra Kubrick e la Nasa è la costruzione da parte dell’Ente spaziale americano di un obiettivo fatto appositamente per il film di Kubrick Barry Lyndon. Perché la Nasa avrebbe speso ingenti fondi per studiare e realizzare un obiettivo tanto speciale per il regista? Perché non glielo fece neanche pagare?

Faccio a mia volta una domanda: perché Ivo Mej non si è documentato, prima di inventarsi una “supercazzola” di quelle che è così bravo ad attribuire agli altri?

Basta infatti un briciolo di ricerca per scoprire che l’obiettivo in questione era un bellissimo Zeiss Planar f/0.7, costruito dalla NASA non per fare un favore a Kubrick, ma per effettuare riprese della Luna con le proprie sonde spaziali.

E basta un niente per appurare che la NASA non glielo regalò affatto: Kubrick se lo pagò eccome, e di tasca propria lo fece anche modificare per adattarlo alle cineprese che voleva usare per Barry Lyndon. Tutta la vicenda è spiegata, con dovizia di dettagli tecnici, e non supercazzole, su Neiloseman.com.




Per tutte le altre falsità tecniche e fattuali scritte da Ivo Mej nell'articolo, rimando al mio libro gratuito Luna? Sì, ci siamo andati.

Esempio: Mej scrive che gli astronauti si rifiutarono di giurare sulla Bibbia (“un altro regista, l’americano Bart Sibrel, tentò di fare giurare sulla Bibbia Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins di essere davvero stati sulla Luna. Nessuno di loro volle farlo”). Vero: non volevano prestarsi alle ridicolaggini di Sibrel, che non è “un regista” qualsiasi, ma un complottista che nega gli allunaggi e accusa gli astronauti di essere codardi e bugiardi. Mej, stranamente, si è dimenticato però di citare questi altri astronauti lunari, che invece hanno giurato eccome sulla Bibbia e poi hanno cacciato dalle loro case il complottista, come descrivo qui.

Ed Mitchell (Apollo 14)

Alan Bean (Apollo 12)

Gene Cernan (Apollo 17)


2019/07/09 12:55


Peter Gomez, direttore responsabile del Fatto Quotidiano, ha risposto così su Twitter:  

No è un blog ospitato. Non condivido l’opinione, ma è innocua. Se negasse l’AIDS o l’Olocausto non sarebbe stata ospitata. Ma se uno dice io non credo all’allunaggio è libero di farlo. Altrimenti chi è ateo dovrebbe pretendere rettifiche da a chi parla di Dio o di miracoli

E ha aggiunto:

Se dice che le donne devono stare ai fornelli è sessista e non esce. Se scrive che la terra è piatta non avrà un blog. Ma se un autore televisivo scrive che un docu lo convince e condivide per 1 volta una tesi strampalata, ma innocua lo fa. E chi lo vuole confutare lo fa

Un direttore di testata a cui sta bene che i blog pubblicati con il logo della sua testata pubblichino tesi strampalate. Quindi non sapremo mai se quello che leggiamo sul Fatto è vero o una “tesi strampalata”. E qualcuno lo chiama ancora giornalismo.

Gomez ha anche fatto questa proposta:

Paolo il problema è che è sfuggita la critica nei tuoi confronti e non doveva accadere. Domani se credi ti intervisteremo volentieri. In blog che dice di avere un’opinione controcorrente non c’è verifica perché la premessa è chiara: il blogger dice è una mia opinione contraria.

Mossa astuta: con un’intervista (non, si noti, un articolo retribuito) avrebbe gratis il fact-checking che un giornale dovrebbe invece fare pagando qualcuno per farlo, e avrebbe un altro articolo sul quale raccattare clic pubblicitari. Ho risposto così:

Mi stai proponendo seriamente di regalarti clic pubblicitari con il mio lavoro? Geniale, a modo suo, ma anche piuttosto triste.

Grazie, ma non mi interessa essere intervistato. Non sono io l'oggetto del contendere e non mi interessa apparire. Pubblica semmai i fatti, che puoi chiedere a qualunque esperto, e rettifica le fandonie. E capiamoci: quelle non sono "opinioni". Sono accuse.

Ho aggiunto questo per chiarezza:

"Mi piace il pistacchio": opinione. "miriadi di supercazzole inventate dalla Nasa in 50 anni per compiacere i presidenti di turno": no, non è un'opinione, è un'accusa.


Nel frattempo mi è arrivata in copia questa mail inviata alla redazione del Fatto e all’Ordine dei Giornalisti da Fabrizio Bocchino, direttore INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo. La pubblico con il suo permesso:

ALL'ATTENZIONE DEL DOTT. PETER GOMEZ

Egr. Direttore

ho letto con grande sconcerto l'articolo pubblicato sulla home page del Fatto Quotidiano dal titolo "Insomma, sulla Luna ci siamo stati o no?" a firma di Ivo Mej (qui il link https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/08/insomma-sulla-luna-ci-siamo-stati-o-no/5308567/, mentre in allegato lo screenshot della home page del FQ di oggi con l'articolo di Mej in bella mostra), ed ho letto altresì la risposta che Lei stesso [h]a dato a Paolo Attivissimo (che ne denunciava le assurdità) su twitter che cito qui testualmente

"No è un blog ospitato. Non condivido l’opinione, ma è innocua. Se negasse l’AIDS o l’Olocausto non sarebbe stata ospitata. Ma se uno dice io non credo all’allunaggio è libero di farlo. Altrimenti chi è ateo dovrebbe pretendere rettifiche da a chi parla di Dio o di miracoli." (link al tweet https://twitter.com/petergomezblog/status/1148328457635553281)

La gravità delle Sue affermazioni è di gran lunga superiore alle farneticazioni del giornalista Mej, il cui blog contenente l'articolo in questione è ospitato fra le pagine del Suo quotidiano, sulle quali non mi dilungo non valendone la pena.

Ma vengo invece alla Sua dichiarazione. Innanzitutto Lei, che è il direttore responsabile di un'importante testata italiana a larga diffusione, liquida come "opinione" la più grande conquista aerospaziale dell'umanità, ottenuta a prezzo di grandi sacrifici anche umani, un evento che rimarrà, a differenza delle farneticazioni del giornalista da Lei ospitato e della Sua affermazione, nei libri di storia nei secoli a venire.

Ma Lei si spinge oltre, e definisce quella di Mej un'opinione "innocua", come se fosse innocuo spargere a man bassa fake news, trascurando gli innumerevoli effetti perversi che questo può avere, ed esempio sulle giovanissime generazioni che magari non hanno ancora gli strumenti per districarsi fra la matassa di informazioni che ogni giorno ricevono. Lei evidentemente non sente la responsabilità che invece detiene, e compie un grossolano errore di valutazione, che non è degno di un qualsiasi giornalista professionista, figuriamoci di un Direttore Responsabile come Lei.

Non contento di quanto dichiarato, Lei conclude paragonando l'allunaggio ad un atto di fede, al quale ognuno di noi è libero di credere o non credere, così facendo delegittimando con un tratto di penna anni e anni di studi di ingegneria, di astronomia, di meccanica portati avanti con dedizione da scienziati di tantissime discipline prima, durante e dopo il programma Apollo.

E Lei fa tutto questo pubblicamente, in un tweet visibile a migliaia e migliaia di persone.

Per questa ragione, io credo che ci siano gli estremi per deferirLa all'Ordine dei Giornalisti, alla quale io invio questa mia email come segnalazione da semplice cittadino, che spero voglia prendere le opportune misure affinchè la stampa italiana comprendente tantissimi giornalisti seri e professionali sia per sempre liberata da simili spettacoli di disdicevole disinformazione, che per quanto residuali, le arrecano dei danni incalcolabili, oltre che arrecarli al paese intero.

Distinti saluti


2019/07/09 18:20


Peter Gomez è intervenuto con un articolo di spiegazione “per chi non capisce (o finge di non farlo)” (secondo lui; copia su Archive.org), nel quale mi attribuisce cose ben diverse da quelle che ho scritto.




Stasera dovrei essere a Radio Capital intorno alle 19:30 per parlare della vicenda (Mej è stato ospite ieri, se ho ben capito). In proposito è intervenuto anche Wired.it.


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