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2019/07/05

Mission Moon 3D, le foto lunari in tre dimensioni grazie a Brian May

Brian May (sì, quel Brian May) e David Eicher di Astronomy Magazine hanno creato Mission Moon 3D, un libro che elabora le foto scattate nello spazio e sulla Luna per crearne versioni 3D grazie al talento digitale di Claudia Manzoni. Lo avevo segnalato in anteprima a novembre scorso, ma torno a parlarne perché ho incontrato gli autori a Starmus, dove è stata effettuata anche una proiezione pubblica di alcune delle immagini alla presenza di alcuni degli astronauti che le scattarono quasi cinquant’anni fa.

May è da sempre appassionato di fotografia tridimensionale e ha già pubblicato Queen in 3-D, un libro che contiene una selezione delle tantissime foto 3D che Brian May ha scattato durante la propria carriera musicale.

Mission Moon 3D contiene 150 foto 3D lunari e spaziali e un piccolo visore 3D, necessario per vedere l‘effetto tridimensionale delle foto. Qui sotto ne vedete alcuni campioni.





In alcuni casi si tratta di un effetto 3D aggiunto artificialmente a una singola fotografia; in altri, invece, esistono coppie di fotografie originali, prese da posizioni leggermente diverse, che consentono di ottenere un effetto 3D reale.

Gli astronauti Apollo scattarono infatti numerose coppie di foto usando la tecnica che chiamavano cha-cha: fare una prima foto, spostare la fotocamera lateralmente di circa sette centimetri (la distanza media fra gli occhi di una persona) e scattarne una seconda. In questo caso la profondità non è aggiunta artificialmente, ma rispecchia fedelmente quella effettiva della scena.

Brian May e David Eicher sono stati così gentili da autografare la mia copia:


Questo è un estratto dall’intervista che ho fatto a May e Eicher per la Radiotelevisione Svizzera e che spero di poter pubblicare presto:

PAOLO: Cosa vi affascina della Luna così tanto da avervi spinto a creare un libro di immagini 3D dedicato ad essa, "Mission Moon 3D"?

BRIAN MAY: È una celebrazione della prima avventura dell'uomo nel raggiungere un altro corpo celeste. La Luna è quello più vicino a noi, è la sorellina della Terra, in un certo senso, nessuno aveva mai lasciato questo pianeta per mettere piede altrove. Quindi è la celebrazione di 50 anni di questa incredibile avventura che fu il progetto Apollo e che culmina con Apollo 11, l'allunaggio vero e proprio. Ed è per questo che ci piace, giusto?

DAVID EICHER: Sì, è per questo che ci piace! Non solo è vicina, ma le sue rocce sono molto simili a quelle della Terra. Questo è un indizio, emerso dalle missioni Apollo, che le sue origini sono legate alla Terra.

BRIAN MAY: La Luna ha una grande influenza in così tanti modi. Controlla le maree, ha sicuramente un influsso sul comportamento umano, ed è in cielo a darci luce argentea quando cala il sole. Ha ispirato un milione di canzoni d'amore e ha un ruolo importantissimo nella vita di ogni persona. E questi uomini hanno camminato sulla Luna e questo è tuttora incredibile per me; non avrei mai pensato di vederlo accadere nel corso della mia vita.

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