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2005/08/19

[IxT] Mac OS X per Intel gira anche sui comuni PC

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "capornia", "mariobor" e "roger62".

Come anticipato alcuni giorni fa, alcuni smanettoni sono riusciti ad aggirare la protezione della versione Intel di Mac OS X, facendo funzionare il sistema operativo di Apple anche su comuni PC portatili e fissi.

Per chi si fosse perso qualche puntata, a giugno 2005 Apple ha annunciato che tutti i suoi computer abbandoneranno i processori Power PC in favore dei processori Intel, simili a quelli presenti nei comuni PC sui quali girano Windows e Linux. Apple ha anche messo a disposizione degli sviluppatori di software dei computer Mac dotati di processori Intel e di Mac OS X in versione compilata per questi processori. I Mac Intel sono dotati di un controverso chip di protezione che impedisce di far girare Mac OS X su computer non-Apple. O meglio, lo impediva.

Infatti sono numerosissimi i siti che hanno pubblicato istruzioni su come installare Mac OS X per Intel su computer generici. Alcune soluzioni usano VMWare, altre installano direttamente ricorrendo a varie acrobazie: fatto sta che installare si può, e Mac OS X sui PC generici, quando funziona, è molto, molto veloce e scattante, anche rispetto ai Mac veri e propri.

Vista l'incredulità di molti, gli smanettoni hanno anche pubblicato dei filmati e delle fotografie in cui mostrano Mac OS X che gira allegramente su laptop e desktop generici. Io ho fatto in tempo a vederne un paio prima che arrivassero gli avvocati di Apple con l'ordine di rimuoverli. Qualche sito, però, è ancora aperto e offre informazioni in abbondanza.

Gli avvocati sono scesi in campo (senza fretta, forse in modo da dare il tempo di diffondere la notizia e far parlare del prodotto) perché l'intera operazione è altamente illegale. Innanzi tutto, Mac OS X per Intel è disponibile legalmente soltanto agli sviluppatori che firmano un accordo di riservatezza e si impegnano a non distribuire il sistema operativo. Ma Mac OS X è stato immesso in Rete da qualcuno di questi sviluppatori ed è ora facilmente reperibile nei circuiti di scambio (ovviamente a scrocco e in violazione della licenza e delle leggi sul software). In secondo luogo, far girare Mac OS X pirata su un PC è un'ulteriore violazione della licenza Apple.

Di conseguenza, usare Mac OS X su un PC non-Apple sarà anche tecnicamente possibile, ma è altamente sconsigliabile, e non soltanto per ragioni legali.

Infatti il Mac OS X fornito agli sviluppatori non è necessariamente uguale a quello che verrà fornito commercialmente al lancio dei Mac Intel, per cui tutta la fatica fatta per aggirare la protezione potrebbe rivelarsi vana.

Inoltre, parte della stabilità di Mac OS X deriva dal fatto che gira su hardware molto specifico e standardizzato, senza dover supportare componenti di infinite marche e sottomarche come avviene nel mondo Windows e Linux, con tutte le ben note conseguenze in termini di crash e malfunzionamenti. E mancano anche i driver per molti di questi componenti (anche se c'è chi li sta scrivendo), per cui è possibile trovarsi con un PC incompatibile con Mac OS X nonostante le fatiche fatte.

Di conseguenza, dubito che questa scoperta ridurrà significativamente le vendite di hardware Apple, anche se avrà un ottimo ritorno pubblicitario. Infatti la principale ragione per cui si sceglie Apple rispetto a Windows o Linux è che si spende di più per tribolare di meno: installare Mac OS X su un PC generico significa invece tribolare non poco per riuscirci e poi dover pregare che tutto funzioni, che non salti fuori qualche magagna di compatibilità e che il prossimo aggiornamento del sistema operativo non rovini tutto. Ha senso, insomma, soltanto a titolo dimostrativo, come sfida tecnica e per confermare, ancora una volta, che nessuna protezione tecnologica dura a lungo.

E' altrettanto improbabile che Apple si metta a vendere OS X per Intel da solo, senza abbinarlo a un computer. A differenza di Windows, che vive praticamente di solo software e lascia ad altri l'hardware, Apple mantiene strettamente il controllo della produzione e delle specifiche tecniche dei Mac (costruiti da terzi, ma sempre sotto il suo controllo) e dipende dalle vendite del proprio hardware per buona parte dei propri profitti. Non avrebbe senso vendere il sistema operativo in modo che qualcuno lo installi su un PC generico (a meno che serva per aumentare il numero complessivo di utenti Mac OS e quindi acquisire mercato a lungo termine), e ci sarebbe il problema di dover fornire il supporto tecnico per dell'hardware molto eterogeneo e sul quale Apple non avrebbe alcun guadagno.

Tutta la faccenda suona molto come un'astuta trovata pubblicitaria: Apple riesce a far parlare di sé e del proprio sistema operativo, facendolo sembrare così desiderabile che gli smanettoni si fanno in quattro pur di poterlo usare. Bella mossa.

Ciao da Paolo.

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