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2005/11/26

[IxT] Il ritorno di Valentin (ma con la W)

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "dezoris", "dwl" e "maxmaraldo".

Ricordate Valentin, il ragazzo che ogni inverno dice di morire di freddo a Kaluga, in Russia, e che con questa scusa truffaldina spamma da anni mezza Internet? E' ritornato alla carica dopo qualche mese di silenzio, e con una geniale tecnica per combattere i tentativi di verifica via Internet: si è ribattezzato Walentin, con la W.

"Walentin" ha già dimostrato in passato di non essere una delle menti criminali più sublimi: ha disseminato la Rete di varie versioni incompatibili del proprio appello (in alcune è un insegnante, in altre un radioamatore, in altre uno studente), ha usato il proprio vero nome e cognome, ed è persino finito nei guai con la giustizia russa per aver inviato dal proprio computer minacce di lanciare missili nucleari contro l'Occidente, spacciandosi per rappresentante dei lavoratori scontenti di una base missilistica russa che non ricevevano da mesi gli stipendi. Una forma di lotta sindacale davvero originale: se non ci date la paga, noi lanciamo bombe H.

Fondamentalmente, "Walentin" è un tontolone che non ha saputo gestire bene un meccanismo truffaldino che altrimenti avrebbe funzionato alla grande. Ha accesso a un computer dal quale può inviare in Occidente centinaia di migliaia di appelli commoventi, nei quali chiede aiuto per non morire di freddo nella città di Kaluga insieme alla mamma invalida. Comprensibilmente, qualcuno dei tanti destinatari crede alla sua storia e lo contatta per offrirgli aiuto, e a quel punto "Walentin" cambia la propria versione: non vuole più che gli si spedisca coperte o una stufa, ma direttamente dei soldi tramite Western Union o altri meccanismi di pagamento analoghi.

La cosa funziona benissimo: dall'estero gli sono arrivate così tante provviste e donazioni che l'ufficio postale di Kaluga gli ha detto che avrebbe dovuto pagare il dazio sull'importazione di merci, visto che gli arrivi eccedevano i normali invii di regali esenti da dazio. E allora che ha fatto "Walentin"? Ha volato basso, pagato il dazio e continuato il proprio gioco rivendendo le merci ricevute e incassando le donazioni in denaro? Macché: ha disseminato Kaluga di volantini nei quali accusava gli impiegati delle Poste di essere corrotti, e si è fatto beccare.

In un altro impeto di furberia, l'anno scorso Walentin se l'è presa con me, attaccando il mio sito e la mia casella di posta, perché avevo pubblicato la mia prima indagine antibufala sul suo caso. Questo gli ha rovinato la piazza italiana, anche grazie all'aiuto dei tanti lettori che lo hanno contattato fingendosi potenziali donatori, al punto che Walentin ha pensato che ogni e-mail proveniente dall'Italia fosse opera mia: così ha smesso di spammare l'Italia. Almeno fino ad ora.

Walentin ha capito che chi immette "Valentin Kaluga" in Google per saperne di più sull'appello ha ottime probabilità di finire in una pagina antibufala. E allora cosa ha fatto adesso? Ha cambiato la grafia del proprio nome con una equivalente, sperando di sfuggire alle verifiche fatte con Google e quindi mietere nuove vittime. Ma non ha fatto i conti coi lettori del Servizio Antibufala, che mi hanno prontamente segnalato la novità.

"Walentin Kaluga", infatti, non fornisce in Google rimandi a pagine antibufala (o, in questo caso, antitruffa). Almeno per ora: lo scopo di questo articolo è proprio questo; ed è per questo che contiene tante ripetizioni del suo nuovo nome. Google lo indicizzerà, insieme alle mie precedenti pagine sul suo caso, e il nuovo tentativo di Valentin verrà bloccato. Già ora Google propone "valentin kaluga" (con la V) come ricerca alternativa se immettete "Walentin Kaluga" con la W.

Ecco il testo dell'appello di "Walentin" attualmente in circolazione, come segnalato da numerosissimi lettori, proveniente da indirizzi come valen@mailrus.ru o walen@poste.ru:

Dear Friend,

Please excuse me for any inconvience caused by this message.

My name is Walentin. I'm student and I live with my mother in small city Kaluga, in Russia. My mother is invalid. She cannot see and she receive pension from the government very rare which is not enough even for medications.

I work very hard every day to be able to buy the necessities and medications for my mother, but my salary is very small, because my studies still not finished.

Due to a deep crisis, authorities stoped gas in our district and we cannot heat our home anymore. I do not know what to do, because the winter is coming and the weather sometimes will be minus 25 degrees Celsius. I'm very afraid that if the temperature will be lower than 0 degree in our sleeping room, we will not be able to survive.

Thanks to free Internet access in our local library, I was able to collect some email addresses and I decided to appeal to you with a prayer in my heart for a small help. If you have any used sleeping bag, warm blanket, warm clothes, portable heater, canned food, vitamins, water boiler, medicines against cold weather, any hygiene products, I will be very grateful you if you could send it to our home address:

Walentin Mikhailyn,
Rileeva Ulica 6-45,
Kaluga 248030
Russia

If you think that it would be better or easier for you to help with some money, please writes me back and I will provide you with details how to send it safely, if you agree. This way to help is very good, because in this case I will be able to buy a portable stove and heat our home during the winter.

I hope to hear from you very soon. I hope very much that this hard situation will become better in our country very soon.

I wish you a Merry Christmas and a Happy New Year 2006. Please excuse me, once more, for any inconvience I could cause you with this message.

Walentin.
Kaluga. Russia.


In sintesi, l'appello attuale dice che Walentin è uno studente che vive a Kaluga con la madre cieca: a causa della crisi, le autorità russe hanno interrotto il riscaldamento nel loro distretto/quartiere, e a volte a Kaluga la temperatura scende a -25°C. Grazie all'accesso Internet presso la biblioteca locale, Walentin ha raccolto un po' di indirizzi ai quali chiedere aiuto: un sacco a pelo, una coperta, dei vestiti caldi, una stufetta, e altri generi di prima necessità. Ma anche i soldi sono ben accetti, anzi preferiti.

Per chi volesse approfondire i dettagli di quest'indagine, la mia pagina principale su Valentin/Walentin è qui, mentre l'indagine tecnica sul suo attacco contro di me, che spiega in generale come si analizzano le intestazioni di un e-mail per saperne le vere origini, è qui. Le fonti per la storia dei guai di Valentin con la giustizia sono documentate qui in italiano e in inglese grazie alle traduzioni dal russo fornite da vari lettori.

Ciao da Paolo.

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