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2006/05/05

Antibufala: l’influenza aviaria invenzione di Donald Rumsfeld

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "stefano" e "serpico112". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sta circolando da alcuni giorni un e-mail che sostiene che il panico per l'influenza aviaria sia stato "fabbricato" per far arricchire il segretario alla difesa statunitense Donald Rumsfeld (nella foto).

Ecco il testo di una delle tante varianti:

DONALD RUMSFELD E L'AFFARE DELLA PAURA

Estratto dell'editoriale del n° 81 della rivista Spagnola DSALUD:

– Sapete che il virus dell'influenza aviaria fu scoperto nove anni fa in Vietnam?

– Sapete che da allora sono morte "appena" 100 persone IN TUTTO IL MONDO IN TUTTI QUESTI ANNI?

– Sapete che gli americani furono coloro che divulgarono l'efficacia del TAMIFLU (antivirale umano) come preventiva?

– Sapete che il TAMIFLU allevia appena alcuni sintomi dell'influenza comune?

– Sapete che la sua efficacia è messa in dubbio da gran parte della comunità scientifica?

– Sapete che nei confronti di un SUPPOSTO virus mutante come il H5N1 il TAMIFLU allevierà appena i sintomi della malattia?

– Sapete chi commercializza il TAMIFLU? LABORATORI ROCHE

– Sapete da chi comprò ROCHE il brevetto del TAMIFLU nel 1996? GILEAD SCIENCES INC

– Sapete chi era il Presidente di GILEAD SCIENCES INC, e ancora oggi principale azionista? DONALD RUMSFELD, attuale Segretario della Difesa degli USA

– Sapete che la base del TAMIFLU è l'anice stellato?

– Sapete chi risulta essere possessore del 90% della produzione mondiale di questo albero? ROCHE

– Sapete che le vendite del TAMIFLU passarono da 254 milioni nel 2004 a più di 1 miliardo nel 2005?

– Sapete quanti milioni in più può guadagnare ROCHE nei prossimi mesi se continua questo AFFARE DELLA PAURA?

Il sunto di quanto sopra è il seguente:

gli amici di Bush decidono che un farmaco come il TAMIFLU è la soluzione per una pandemia, anche se non si è verificata, anche se ha causato in tutto il mondo 100 morti in 9 anni. Questo farmaco non cura nemmeno l'influenza comune. Il virus non infetta l'uomo in condizioni normali.

RUMSFELD vende il brevetto del TAMIFLU a ROCHE che glielo paga una fortuna.

ROCHE detiene il 90% della produzione di anice stellato, base dell'antivirale. I Governi di tutto il Mondo minacciano una pandemia e comprano a ROCHE quantità industriali del prodotto. Noi paghiamo la medicina e RUMSFELD, CHENEY e BUSH fanno l'AFFARE.

DIFFONDIAMO TUTTO QUESTO AFFINCHE' SI SAPPIA

P.s. Domenica prossima la trasmissione REPORT si occuperà proprio dell’aviaria...... Sentiamo anche cosa è uscirà dalla loro inchiesta.

Una volta tanto, l'appello cita una fonte precisa: l'editoriale numero 81 della rivista Dsalud, che è pubblicata anche su Internet. Possiamo quindi leggere l'articolo originale, datato aprile 2006, che ricalca (in forma più estesa) le accuse dell'appello.

Purtroppo la verifica via Internet rivela che Dsalud non è una fonte molto autorevole, visto che promuove varie forme di terapia poco ortodosse, come il cappello con elettrocalamite per alleviare Parkinson, Alzheimer, depressione e molto altro. Non possiamo quindi accettare senza esitazioni le accuse gravi che fa. Al tempo stesso, non possiamo neanche escludere che ci abbia azzeccato (diamine, a volte ci azzecca persino l'oroscopo).

La fonte, insomma, non è sufficientemente autorevole, vista la gravità dell'accusa: occorre verificare le varie affermazioni prima di decidere se sono attendibili e meritevoli di diffusione. Visto che le affermazioni sono tante, chiedo sin d'ora il vostro aiuto per studiarle e trovare conferme o smentite. Ecco quello che ho trovato fin qui. Includo anche varie informazioni di contorno trovate durante le ricerche perché mi sembrano comunque interessanti anche se non sono specificamente dirette a confermare o smentire l'accusa.


1. "Sapete che il virus dell'influenza aviaria fu scoperto nove anni fa in Vietnam?"


Dipende cosa si intende per "scoperto" e a quale virus ci si riferisce. L'influenza aviaria in senso lato è nota almeno dal 1959. Il ceppo virale di cui si parla adesso, una variante altamente patogena dell'H5N1, fu isolato per la prima volta negli uccelli in Cina nel 1996, secondo la cronologia dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità. Quindi gli anni sono dieci, non nove, e il paese non è il Vietnam. Il primo caso vietnamita risale al 2004.

I primi casi di infezione umana da parte di questa variante avvennero a Hong Kong nel 1997, secondo la BBC, che segnala a maggio 1997 il primo caso letale (un bambino di tre anni) nella stessa località. La cronologia dell'OMS indica in quell'anno 18 casi, di cui sei fatali, tutti a Hong Kong.


2. "Sapete che da allora sono morte 'appena' 100 persone IN TUTTO IL MONDO IN TUTTI QUESTI ANNI?"


L'affermazione è grosso modo esatta. I morti confermati secondo l'OMS sono 113; i casi totali confermati, fatali e non fatali, sono 205 (dati aggiornati al 27 aprile 2006).

Si presume che "tutti questi anni" sia riferito ai nove citati nella prima domanda, ma in tal caso la domanda può indicare un lasso di tempo fuorviante. Infatti la cronologia dell'OMS, come indicato sopra, cita i primi casi di infezione umana nel 1997, ma non ne riporta altri fino al 2003 (due casi, di cui uno fatale, a Hong Kong), segnalando i successivi nel gennaio del 2004 in Vietnam. L'attuale ondata virale, diffusa fra gli uccelli, risale a metà del 2003.

Qual è il modo corretto di calcolare il periodo di letalità umana del virus? E' giusto includere gli anni di inattività e partire dai primi casi umani letali isolati (1997), oppure è corretto partire dall'inizio dell'attuale ondata (2003 o 2004)?

In ogni caso, il problema che preoccupa l'Organizzazione Mondiale della Sanità non è il virus attuale, che si propaga soltanto dagli uccelli all'uomo in condizioni di estrema carenza d'igiene, ma una possibile mutazione del virus che ne consenta la propagazione diretta da persona a persona.

L'OMS ha pubblicato un'ottima sintesi del problema (in inglese qui).


3. "Sapete che gli americani furono coloro che divulgarono l'efficacia del TAMIFLU (antivirale umano) come preventiva?"


Questa è un'affermazione talmente vaga da essere impossibile da confermare o smentire. Cosa s'intende per "divulgare"? E' sufficiente una pubblicazione scientifica per parlare di "divulgare", o bisogna considerare solo la pubblicazione nei media a larga diffusione? E chi sono gli "americani" che avrebbero dato l'annuncio?


4. "Sapete che il TAMIFLU allevia appena alcuni sintomi dell'influenza comune?"


Per ora non ho trovato fonti che confermino quest'affermazione (ma leggete i commenti), ma in ogni caso il virus dell'aviaria non è uguale a quello dell'influenza comune. Medicinali differenti hanno effetti differenti su virus influenzali differenti. Quindi l'asserita scarsa efficacia del Tamiflu contro l'influenza comune non implica necessariamente una sua inefficacia contro l'influenza aviaria. L'eventuale inefficacia scaturirà da test specifici, alcuni dei quali sono citati nei commenti qui sotto.


5. "Sapete che la sua efficacia è messa in dubbio da gran parte della comunità scientifica?"


Finora ho trovato una sola fonte autorevole di questo dubbio: l'esperto dell'OMS Hassan al-Bushra, che in una notizia Reuters, citata da Wikipedia, dice (traduco) che "Ancor oggi siamo incerti della vera efficacia del Tamiflu". E fa bene a dirlo, visto che il virus contro il quale dovrebbe servire non esiste ancora: il Tamiflu dovrebbe servire a combattere un'eventuale mutazione del virus attuale (i virus influenzali mutano spesso e volentieri).

Vi sono inoltre indicazioni, da parte dell'OMS, che l'attuale dosaggio consigliato di Tamiflu sia talvolta insufficiente ad eliminare il virus:

High-level resistance has been detected in one girl suffering from H5N1 avian influenza in Vietnam. She was being treated with oseltamivir at time of detection (Le et al., 2005; World Health Organization, 2005).
de Jong et al. (2005) describe resistance development in two more Vietnamese patients suffering from H5N1, and compare their cases with six others. They suggest that the emergence of a resistant strain may be associated with a patient's clinical deterioration. They also note that the recommended dosage of oseltamivir does not always completely suppress viral replication, a situation that could favor the emergence of resistant strains.

Ma da questo a dire che le voci dissenzienti sono "gran parte della comunità scientifica" c'è un passo molto, molto lungo. Anche qui, tuttavia, i commenti includono citazioni interessanti.

Vorrei chiarire, comunque, che non ho la pretesa di determinare se il Tamiflu funzionerà o meno contro l'influenza aviaria in caso di epidemia umana: sono un semplice detective antibufala, e il tema dell'accusa non è "il Tamiflu non funziona", ma "Rumsfeld e soci si sono inventati l'aviaria per far soldi".


6. "Sapete che nei confronti di un SUPPOSTO virus mutante come il H5N1 il TAMIFLU allevierà appena i sintomi della malattia?"


Se il virus mutante non esiste ancora, come fa l'autore dell'appello a essere così sicuro di come funzionerà il Tamiflu nei suoi confronti? Neppure la comunità scientifica lo può sapere con certezza, anche se ha delle indicazioni in tal senso.


7. "Sapete chi commercializza il TAMIFLU? LABORATORI ROCHE"


Esatto. Tuttavia esistono anche produttori indipendenti nei paesi nei quali i brevetti sul Tamiflu, detenuti dalla Gilead Sciences, non valgono. Per esempio, la Tailandia sostiene di poter fabbricare legalmente il Tamiflu (o meglio l'oseltamivir, il suo principio attivo) senza pagare diritti, e lo ha fatto (secondo Wikipedia, quest'ultima notizia risale a febbraio 2006). Lo stesso ha fatto Taiwan, secondo la BBC.

La legislazione brevettuale di molti paesi, inoltre, prevede clausole specifiche che esentano dal pagamento di diritti brevettuali in caso di gravi epidemie. L'India intende utilizzare queste clausole per produrre il Tamiflu indipendentemente.

Roche ha inoltre stretto accordi con il Vietnam per la produzione in loco di oseltamivir e si è impegnata a donare 30 milioni di dosi, sufficienti per circa 3 milioni di persone.


8. "Sapete da chi comprò ROCHE il brevetto del TAMIFLU nel 1996? GILEAD SCIENCES INC"


Quest'affermazione è esatta soltanto in modo molto approssimativo. Roche non ha "comperato il brevetto", che è ancora intestato alla Gilead Sciences (numeri US 5763483 e 5866601, consultabili qui). Roche ha invece stretto con la Gilead un accordo per la commercializzazione del Tamiflu.


9. "Sapete chi era il Presidente di GILEAD SCIENCES INC, e ancora oggi principale azionista? DONALD RUMSFELD, attuale Segretario della Difesa degli USA"


Rumsfeld è stato effettivamente presidente della Gilead Sciences e ne detiene delle azioni, ma non è di gran lunga il principale azionista. Ne parla la CNN: Rumsfeld è stato presidente della Gilead dal 1997 al 2001 (quando è entrato a far parte dell'amministrazione Bush) e detiene tuttora una quota azionaria dichiarata fra 5 e 25 milioni di dollari, secondo le sue dichiarazioni fiscali (pubblicamente consultabili). L'aumento della quotazione della Gilead, dice CNN, avrebbe fatto guadagnare a Rumsfeld almeno un milione di dollari.

Secondo i dati pubblicati dalla Gilead, il totale delle azioni circolanti vale circa 26 miliardi di dollari. Se la mia interpretazione di questi dati è esatta, Rumsfeld avrebbe quindi una quota azionaria pari a un millesimo. Chiamarlo "principale azionista" sarebbe quindi decisamente esagerato.

Tuttavia, lo stesso articolo della CNN nota che anche l'ex segretario di stato George Shultz, tuttora membro del consiglio di amministrazione della Gilead, ha venduto azioni Gilead per oltre sette milioni di dollari dall'inizio del 2005. Anche la moglie dell'ex governatore californiano Pete Wilson è membro del consiglio di amministrazione. Come mai l'appello si concentra su Rumsfeld?


10. "Sapete che la base del TAMIFLU è l'anice stellato?"


Più propriamente, l'anice stellato (star anise) serve per preparare uno degli ingredienti, l'acido shichimico (shikimic acid), ma nel 2006 un gruppo guidato dal premio Nobel Elias J. Corey della Harvard University ha trovato un modo per sintetizzarlo artificialmente e senza fasi a rischio di esplosione come quelle presenti nel metodo che parte dall'anice stellato. Volutamente, il metodo Corey non è stato tutelato con un brevetto ed è pubblicamente disponibile. Ne parla anche New Scientist.


11. "Sapete chi risulta essere possessore del 90% della produzione mondiale di questo albero? ROCHE"


Il dato sembra esatto, nel senso che Roche, a detta dei suoi concorrenti citati dal Wall Street Journal (di cui però ho soltanto un link indiretto datato 1 novembre 2005) acquisterebbe il 90% della produzione di acido shichimico, ma non nel senso che Roche possiede il 90% degli alberi di anice stellato. Lo stesso articolo del WSJ dice che Roche sostiene invece di acquistarne meno del 90%.

Secondo la BBC e Wikipedia, l'anice stellato esiste soltanto in quattro province cinesi. La medesima pagina di Wikipedia nota che "il 90% del raccolto viene già utilizzato dalla Roche per produrre il Tamiflu": sottolineo la parola "utilizzato", ben diversa da "posseduto".


12. "Sapete che le vendite del TAMIFLU passarono da 254 milioni nel 2004 a più di 1 miliardo nel 2005?"


Se i milioni sono in dollari, gli importi sono grosso modo esatti. La CNN, a ottobre 2005, indicava infatti previsioni di vendite 2005 di Tamiflu da parte di Roche per circa un miliardo di dollari e vendite 2004 pari a 258 milioni.


13. "RUMSFELD vende il brevetto del TAMIFLU a ROCHE che glielo paga una fortuna"


Quest'affermazione è completamente errata. Come dettagliato sopra, il brevetto non è di proprietà di Rumsfeld: appartiene alla Gilead, di cui Rumsfeld è semplicemente uno degli azionisti. Quindi Rumsfeld non può averlo venduto.


14. "Noi paghiamo la medicina e RUMSFELD, CHENEY e BUSH fanno l'AFFARE"


Non viene indicato alcun meccanismo tramite il quale possano essere coinvolti anche il vicepresidente Dick Cheney e il presidente USA George W. Bush. Se si tratta di speculazioni sul valore delle azioni Gilead, allora ci sono molti altri politici che sono azionisti Gilead e meriterebbero di essere citati (come indicato sopra), ma l'appello si concentra stranamente soltanto su questo trio.

Se c'è qualcuno che sta guadagnando grandi somme sul Tamiflu, non è Rumsfeld, ma semmai la Gilead, alla quale il colosso svizzero Hoffmann-La Roche deve pagare una royalty pari a circa il 10% delle vendite (secondo Red Herring, la royalty oscilla fra il 14 e il 22%). Rumsfeld, in quanto azionista, ne beneficia indirettamente e in proporzione alla sua quota azionaria.

Anche Roche se la passa benino grazie alle vendite del Tamiflu, secondo CNN.

La documentazione Roche segnala inoltre che rispetto al prezzo di vendita in farmacia del Tamiflu (da 20 a 51 euro per trattamento), il principio attivo è disponibile a un prezzo significativamente ridotto: circa 7 euro per un trattamento. Il Tamiflu venduto ai governi è ceduto a 12-15 euro per trattamento.


15. "Domenica prossima la trasmissione REPORT si occuperà proprio dell’aviaria...... Sentiamo anche cosa è uscirà dalla loro inchiesta."


La "domenica prossima" è presumibilmente il 7 maggio 2006, stando al sito di Report. La trasmissione si è infatti occupata del caso, come leggete sotto nei commenti, ed è scaricabile in streaming dal sito della Rai, dove trovate anche il testo integrale.

Report conferma grosso modo quanto emerso dalla mia rapida indaginetta, e nota che c'è molto panico, per ora totalmente ingiustificato e gonfiato dai giornali, ma al tempo stesso è opportuno essere pronti con piani d'intervento in caso di mutazione pandemica; che non è affatto garantito che il Tamiflu funzionerà, perché la mutazione del virus trasmissibile direttamente da uomo a uomo ancora non è comparsa e quindi non si sa se sarà sensibile al Tamiflu; e che indubbiamente c'è un gran giro di soldi, principalmente a beneficio della Roche. In questo giro di soldi, Rumsfeld ha sì un ruolo e un utile, ma proporzionalmente molto modesto: ci sono altri esponenti politici che hanno coinvolgimenti molto maggiori.


Conclusioni


L'appello sembra proporre che la paura dell'influenza aviaria sia una montatura creata da Donald Rumsfeld per fare grandi affari e offre un'ipotesi rassicurante: l'aviaria non è un pericolo, è una finta inventata dai soliti politici cattivoni e speculatori.

Il coinvolgimento economico di Rumsfeld è indubbio, ma è modesto rispetto ad altri: quello delle case farmaceutiche (Report segnala che "A febbraio l’Herald Tribune scriveva: “Le azioni della Roche hanno fatto un balzo in avanti del 60% nell'ultimo anno sulla scia dei benefici derivanti dal Tamiflu”) e, perché no, quello dei giornali, che vendono tante copie in più, stracolme di titoli irresponsabili da panico generale.

L'appello è quindi fuorviante: indica il pesce piccolo e distrae da quello grosso. In un certo senso, chi diffonde quest'appello fa quindi il gioco delle case farmaceutiche.

Si potrebbe ipotizzare che l'aviaria sia lo stesso un'invenzione di qualcuno, ma non di Rumsfeld. Un allarme inventato, utile appunto per farci comperare un sacco di medicinali che non avremo mai occasione di usare.

Tuttavia l'ipotesi che l'aviaria sia un falso allarme stride con le decisioni drastiche di alcuni governi di procedere all'abbattimento di tutti gli uccelli d'allevamento, senza quindi dare soldi a nessuna casa farmaceutica, quando si sono verificati focolai d'infezione umana e aviaria coincidenti, come descritto dall'OMS (la traduzione è opera mia):

Durante la prima epidemia documentata di infezioni umane da parte dell'H5N1, verificatasi a Hong Kong nel 1997, i 18 casi umani coincisero con un'epidemia di influenza aviaria altamente patogena, prodotta da un virus praticamente identico, negli allevamenti e mercati di pollame. Studi approfonditi determinarono che l'origine dell'infezione era il contatto diretto con pollame infetto... Le infezioni umane cessarono dopo la rapida distruzione (in tre giorni) dell'intera popolazione di pollame di Hong Kong, stimata in circa 1,5 milioni di esemplari. Alcuni esperti ritengono che quest'azione drastica abbia scongiurato una pandemia di influenza.

Se l'aviaria non è un pericolo reale, sembra strano che i governi prendano misure così forti e devastanti, che non producono alcun utile alle case farmaceutiche. Forse le prendono perché la possibilità di una mutazione pericolosa per l'uomo non è affatto fantasiosa. Dopotutto, mutazioni analoghe si sono già verificate in passato. Anche Report ha ripercorso i casi precedenti di influenza passata dagli uccelli all'uomo:

Che una pandemia prima o poi arriverà si teme da sempre, perché è comparsa ciclicamente. Ma quando arrivi e se farà gravi danni non è possibile dirlo. Inoltre potrebbe non essere l’H5N1 a scatenarla. Dunque una serie di inesattezze. Si evoca inoltre la Spagnola del 1918, da quando, recentemente, è stato scoperto che il virus che generò la pandemia era di tipo aviario. Mentre la spagnola fu una vera catastrofe provocando 25 milioni di morti, l’Asiatica del 58 fece circa un milione di morti, e molti meno l’ultima delle pandemie scoppiata nel 1968, la Hong Kong.

In estrema sintesi:
  • l'aviaria è un falso allarme? Sembra proprio di no, anche se non c'è pericolo immediato per l'uomo.
  • il Tamiflu funziona contro l'aviaria? Non si sa.
  • Rumsfeld ci guadagna? Sì, come tanti altri, ma c'è chi ci guadagna assai più di lui, e non fa parte del governo USA.

Appelli come questi, insomma, rischiano di creare disinformazione e alimentare preconcetti, facendo leva sul naturale desiderio di far finta che i pericoli gravi non esistano e di trovare un colpevole preciso per i mali del mondo, cavalcando magari la moda dell'antiamericanismo.

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