2006/06/02

11/9, ne riparlo a Matrix (poi basta)

Stasera puntata finale di Matrix sull'11 settembre, sarò in collegamento

Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

14:30. Non c'è come promettere e promettersi di non toccare più l'argomento per restarne invischiato... Ha chiamato adesso la redazione di Matrix: alle 17.30 parto per Milano, da dove sarò in collegamento per la puntata di stasera. Non so altro. Scriverò qui i dettagli appena li avrò. Scusate se per oggi non risponderò ai commenti, sto preparando di corsa il materiale.

22:20. Eccomi rientrato alla base! La puntata di Matrix di stasera riguarda il complottismo in generale e la questione 11 settembre è relativamente marginale, per cui non aspettatevi grandi controanalisi: ho risposto a un paio di domande generiche e poi via con gli altri ospiti, come del resto ha fatto Massimo Mazzucco. Del tanto materiale preparato, e delle tante cose importanti da raccontare, non c'è stato tempo di parlare, purtroppo. Sette minuti, saluti compresi. La televisione è fatta così.

Anzi, alcune parti sono state tagliate: se riguardate la puntata, nella parte 6 io faccio un accenno a una teoria delle "mele marce" (la trovate nella trascrizione qui sotto), che però non è stata accennata prima. Nell'originale, Mazzucco aveva ipotizzato che Bush fosse all'oscuro del complotto ordito da una frangia deviata del governo o dei servizi USA (le mele marce, appunto) e aveva chiarito che essere complottisti non significa essere antiamericani, ma queste sue considerazioni sono state eliminate, per cui si ha l'impressione che io stia dicendo cose senza senso. Cosa che molti complottisti diranno comunque, ma almeno in questo caso ho un'attenuante che andava chiarita.

Spero, però, che nel poco tempo disponibile sia arrivato comunque via Matrix il messaggio che volevo proporre: ossia che con il fracasso mediatico che si sta facendo in questi giorni sulle ipotesi di complotto, è facile che sia i "complottisti" sia gli "ufficialisti" vengano interpretati come due gruppi contrapposti, con grande gusto dello giornalista e dello spettatore, forse, ma con pochi risultati pratici in termini di ricerca (o verifica) della verità. Andare in televisione è divertente, ma il piccolo schermo non è l'arena più adatta per disquisire di dettagli minuziosi. Per quello c'è Internet.

A proposito: Mazzucco ha detto che i dirottatori "non avevano mai pilotato un jet": è formalmente corretto, forse, ma ingannevole, perché fa sembrare all'ascoltatore non attento che i dirottatori fossero dilettanti allo sbaraglio. In realtà, Hani Hanjour era certificato come pilota commerciale dalla FAA; Mohamed Atta aveva l' instrument certificate della FAA; tutti e quattro i dirottarori avevano una certificazione FAA e tutti avevano frequentato corsi di volo e usato simulatori di volo professionali. Non erano gli eredi del Barone Rosso, ma non erano certo del tutto impreparati. Ma per replicare documentatamente alle affermazioni di questo genere ci vuole il tempo di tirar fuori e controllare la documentazione, e in televisione questo tempo non c'è. Per cui lo segnalo qui.

Proprio per prevenire questo rischio di contrapposizione e di spettacolarizzazione, proseguirò le mie ricerche fuori da questo blog, riportandolo al suo tema informatico originale, e trasferendole nel mio sito-archivio (Attivissimo.net) e nella tana del lupo, ossia su Luogocomune.net. Quello è il posto giusto per esaminare e smontare (se del caso) le ipotesi di complotto, come sta già facendo con ottimi risultati uno degli esperti interpellati dalla Rai per lo speciale sul Boeing fantasma al Pentagono. Quando salta fuori qualcosa di interessante, lo segnalerò con un semplice link in questo blog.

Potreste obiettare che faccio un favore a Mazzucco portando da lui i lettori di questo blog che sono interessati all'argomento, e che magari gli farò vendere qualche copia in più del suo imminente DVD. Può darsi, ma non m'importa. Non ho iniziato queste ricerche sull'11 settembre per fare soldi o per inseguire la celebrità: erano semplicemente una piccola parte del Servizio Antibufala, e non voglio esserne fagocitato. Francamente, l'idea di essere apparso in una trasmissione che stando ai dati citati da Mediaset ha avuto una media di 937.000 spettatori e 6.160.000 contatti (qualunque cosa voglia dire) mi inquieta non poco.

Ho comunque ancora moltissimo materiale sul tema (le indagini sul WTC7, per esempio), e lo pubblicherò man mano su Attivissimo.net, segnalandolo anche qui. Ci vediamo là e su Luogocomune, se vi interessa.

E ora riprendiamo la nostra regolare programmazione...

Aggiornamento (2006/06/05)


Siccome le mie dichiarazioni a Matrix cominciano ad essere oggetto di dissezione e di citazione inesatta qua e là, ne pubblico qui la trascrizione (gentilmente realizzata in parte da SirEdward, che ringrazio) tratta dalla mia registrazione della trasmissione così com'è andata in onda, per evitare che mi si rimproveri di aver detto cose che non ho detto.

(59:00) Mentana: A Milano è collegato con noi Paolo Attivissimo...

Attivissimo: Buonasera.

M: ... che a sua volta ha un suo blog in un sito Internet a lui stesso denominato, del resto, in cui fa sostanzialmente il cacciatore di bufale e va a separare quelle che sono verità, quelle che sono verità alternative, e quelle che sono la miriade di panzane più o meno interessate che circolano soprattutto su Internet, ma non solo, riguardo ai grandi fatti storici a cominciare dall'11 settembre. Allora, Attivissimo, lei tra l'altro, come Mazzucco, ci ha aiutato nella scorsa puntata di Matrix. Che cosa si può dire di quello che abbiamo sentito fino ad adesso?

A: Mah, credo che sia molto interessante quello che ha detto Mazzucco sul fatto di ripulire, esaminare, valutare quello che è stato detto fino a questo punto e, visto che io spesso vengo definito come detective antibufala, non vorrei che si arrivasse, come dire, a dipingermi come l'avversario. Qui nessuno, credo, sta giocando a fare l'avversario, a fare una lotta...

M: Certo, certo.

A: ...si tratta semplicemente di scoprire quali sono i fatti reali, se ci sono degli accostamenti errati involontari o se si tratta effettivamente di causa ed effetto, e il lavoro che fa Mazzucco è di presentare alcuni dati e io, diciamo forse da un'ottica leggermente diversa, però, cerco di valutare quanto sono esatti questi dati e, se sono esatti bene, se non sono esatti vanno corretti. Per esempio...

M: Facciamo qualche esempio?

A: Sì, per esempio, la questione della possibilità di intervistare, questa era una questione perfettamente nota. Chi indaga a fondo in queste cose conosce benissimo la storia di questa presunta intervista documentata...

[La fonte originale di questa storia è qui]


M: Il commando-troupe saudita. O arabo.

A: Sì. E' una cosa che non stupisce particolarmente, nel senso che in sé queste cose possono succedere. Non vedo però francamente un nesso fra questa cosa specifica e la dinamica degli attentati, cioè se da qui vogliamo saltare a dire che le torri...

Galli della Loggia: Convaliderebbe l'idea...

A: ...erano piene di esplosivo, è un salto logico abbastanza impegnativo.

M: Attivissimo, Attivissimo, se davvero Bush fosse stato l'oggetto di un attentato nello stesso giorno, nella stessa mattina dell'11 settembre, questo taglierebbe le unghie a ogni teoria di autocomplotto e autoattacco...

A: Si'.

M:... a meno di non pensare a un golpe anti-Bush.

GDL: Convaliderebbe l'idea che l'attacco aveva proporzioni ben maggiori di quanto ha avuto.

M: Era appunto un'azione...

GDL: proprio...

M: ... e che fra l'altro non concerneva i soliti diciotto, diciannove, venti dei due commando. Però io voglio fare...

A: Infatti...

M: Prego.

A: Infatti mi piace molto questa... questa teoria abbastanza innovativa delle mele marce, ossia che in questo modo si circoscrive il numero delle persone...

[quello che avrei voluto dire, se non fossi stato interrotto, era che l'ipotesi delle mele marce ricorre in moltissime teorie di complotto (anche in quella dello sbarco sulla Luna): ha il vantaggio di circoscrivere il numero di persone che hanno consapevolmente partecipato al complotto e quindi di rendere più "piccolo" e quindi meno incredibile il complotto. Circoscriverlo, s'intende, mentalmente: perché in realtà ci vuole sempre un sacco di manovalanza per organizzare un complotto. Chi mina un grattacielo, anzi tre, deve sapere quello che sta facendo. Chi prende i passeggeri e li vaporizza deve sapere cosa sta facendo. L'altro vantaggio è che risolve il problema di giustificare l'evidente implausibilità di Bush come genio del male (o come genio di qualsiasi genere): poverino, non sapeva nulla, anzi lo volevano far fuori. Ma è sempre soltanto una teoria costruita per giustificare un'altra teoria che non ha alcun supporto probatorio.]

GDL: Altro che mele marce, però.

M: Sì, è una cassetta piuttosto voluminosa.

A: Molto voluminosa, infatti uno dei dubbi...

M: Attivissimo, veniamo però alla materia di fatto.

A: prego.

M: Secondo lei cosa non sta in piedi delle teorie alternative? Cosa sicuramente non sta in piedi?

A: Mah, penso che la cosa fondamentale, al di là di tutti i dettagli in cui spesso ci si perde in queste indagini, è l'enormità del complotto che sarebbe necessario. Cioè noi dovremmo ipotizzare che nessuno riveli mai, in tutti questi anni, il benché minimo dettaglio significativo, una prova, la cosiddetta smoking gun, che riveli cosa è andato... che c'è stato effettivamente un complotto. Pensiamo che secondo le teorie complottiste -- scusate questo termine, però, per brevità, non voglio insultare nessuno, c'è chi si offende... Secondo queste teorie è stato minato un intero complesso di edifici, centodieci piani, due torri, sono stati fatti sparire degli aeroplani, sono state prese delle persone, alcune famose, Barbara Olson, per esempio, era su uno dei voli, abbiamo responsabili militari, abbiamo responsabili di grandi aziende che erano su questi voli. Tutti scomparsi? Nessuno che si svegli per fare una telefonata a un giornale e dire "No, guardi che mio marito è vivo, mia moglie è viva, è tutta una storia, ci siamo inventati tutto, mi hanno pagato per tacere, ma non ce la faccio più". Possibile?

M: Questo per i negazionisti assoluti, per quelli che possono sostenere, ma lo si dice dello sbarco in America, ehm, sulla Luna, lo si dice di tante cose...

A: Esatto.

M: Ecco, i negazionisti assoluti francamente non hanno qui... è inutile parlarne, no?

[No, non è inutile parlarne, perché queste tesi sono incluse nei documentari che Matrix ha presentato e sono presenti nei "quaranta punti" del congresso dei complottisti di Chicago, che sono stati presentati a inizio puntata e che io non ho sentito perché ero in viaggio per Milano. Punti che, stranamente, non contengono alcun riferimento all'ipotesi del Boeing fantasma al Pentagono. Non ci credono più neppure i complottisti?]

M: Chi però sostiene che ci sono delle smagliature nelle versioni ufficiali lo fa con un suffragio di prove, indizi, argomenti meno risibile, ecco, da tenere seriamente in considerazione.

A: Sì.

M: Allora le faccio una domanda contraria. Nelle tesi ufficiali, cosa c'è che invece è difficile da sostenere fino in fondo?

A: Molto poco. Ci sono alcuni aspetti...

[Pensavo di elencare questi aspetti a fine risposta, dopo il preambolo qui sotto, ma non c'è stato verso; comunque sono il caso Odigo (alcuni dipendenti di questa ditta ricevettero tramite cercapersone un avvertimento di natura non meglio precisata), il presunto passaporto di uno di dirottatori trovato al WTC, e la distribuzione dei rottami nel Volo 93]

A: ...diciamo che, come capita spesso in queste situazioni, più documentazione si ha a disposizione e meno è facile creare un complotto, perché la documentazione permette di avere tanti punti di vista, tante informazioni. Nessuno per esempio seriamente ipotizza che gli aerei che hanno colpito le torri gemelle siano stati degli ologrammi - ho sentito anche questa nelle mie ricerche - siamo tutti penso d'accordo... (che si tratta di aerei di linea... )

Mentana: (sì, andiamo sulle cose di sostanza), su quello... tra persone intelligenti, no?

A: Le cose...

M: Persone intelligenti come, per tacere di altri, come Cardini o Galli Della Loggia si possono dividere sulla verità ufficiale o sulle smagliature della verità ufficiale, non discuteranno certo di ologrammi o... o di finti voli caduti, ecco.

A: Certo.

M: Stiamo però alle tesi meno... meno azzardate.

A: Ecco, credo però che... le tesi meno azzardate ipotizzano che siano stati sostituiti degli aerei. Questa è una cosa tecnicamente fattibile, però ricadiamo sempre nello stesso problema: perché fare tutta questa cosa?

M: E sull'aereo che ha colpito il Pentagono?

A: Eh... anche qui: le prove documentali sono abbastanza schiaccianti, cioé (se noi prend...)

M: (secondo lei) secondo lei c'è una prova schiacciante per ciascuno degli aspetti fondamentali dell'11 settembre? Ovvero: il buco nella difesa aerea, eh... l'attacco alle torri, il crollo delle torri e della famosa torre numero 7, eh... l'attacco al Pentagono e il volo con gli eroi, il volo che è andato a (precipitare) ...

A: Sì, sì.

M: ...in una zona non abitata?

A: La prova schiacciante credo che sia...

M: Su questo le tesi ufficiali sono corroborate da un apparato probatorio sufficiente?

A: Sufficiente e massiccio. Credo che, più che altro, la prova schiacciante non sia una specifica cosa - uno specifico evento - quanto un metodo di lavoro, un metodo di approcciare la questione. Se noi valutiamo la massa di informazioni che abbiamo -- i filmati, le fotografie, la documentazione, i verbali, le... mappe, le fotocopie, tutto -- le registrazioni, e... vediamo se sono "coerenti", non troviamo problemi di coerenza. Quindi chi fa indagini di complotto deve vedere...

[qui mi riferisco non tanto ai rapporti ufficiali (perché per un complottista sono inaffidabili per definizione), quanto alle foto e ai video pubblicamente disponibili da fonti giornalistiche, che ragionevolmente non sono stati manipolati]

M: (chiaro, chiaro. Allora... allora)

A: ...deve trovare dei buchi. Finora questi buchi sono: errori di interpretazione o, spesso, manipolazioni, accostamenti piuttosto... eh, come dire... astuti, ma scorretti di quello che viene detto...

M: (Attivissimo) scusi l'uso reiterato del superlativo, ma è stato chiarissimo.

A: Prego.

M: eh... eh... abbiamo sentito Mazzucco, abbiamo sentito lei... chi vuole, chi è rimasto conquistato o interessato dalle tesi di Mazzucco ha già letto "Luogocomune.net", chi è interessato a Attivissimo, "Attivissimo.net", chi li segue tutt'e due, chi li leggerà tutt'e due avrà due tesi a confronto in maniera molto interessante. Grazie anche a Paolo Attivissimo...

A: Grazie a voi. (1:06)

Aggiornamento (2006/06/06)

Ho pubblicato su Attivissimo.net tutto il materiale che ho fornito alla redazione di Matrix. Sono circa 30 megabyte di video, file e foto, divisi su più pagine nella speranza di non schiantare il server. Credo che questo materiale possa essere utile per chi si avvicina alla questione complotti per la prima volta: diventa una sorta di "bigino" che spiega molte cose che i complottisti spesso omettono.

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