2006/06/01

Come ti creo il mistero dove non c’è: lo scatolone del Pentagono a “Matrix” e altre false prove di complotto

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Butto giù due righe a caldo subito dopo la messa in onda di Matrix di oggi (a proposito, lo potete rivedere integralmente qui).

I tempi televisivi sono sempre dannatamente stretti, e ho avuto tempo di dire solo una cosina di per sé banale ma simbolica: per chi si stesse domandando qual è la scatola misteriosa alla quale ho accennato nel mio intervento telefonico a fine trasmissione, è quella mostrata qui sotto, nella medesima immagine presentata come se fosse un documento inquietante da Massimo Mazzucco, accompagnata dalla frase sibillina "...forse è stato qualche cosa che noi non dovevamo vedere?".

matrix.png

Lungi dall'essere una scatola contenente chissà quale oggetto che il mondo non deve vedere, è semplicemente una normale tenda. Notate come i militari non fanno alcuna fatica a sollevarla?

Per essere precisi, è una tenda come questa, eretta davanti al Pentagono:

Pentagon03_tarp.jpg

Visto com'è facile creare un mistero dove non c'è? Come mostrato anche dagli ospiti in studio a proposito delle parole dell'inviato della CNN estrapolate dal loro contesto dal filmato di Mazzucco, è semplicissimo prendere una situazione innocente e farla passare per una prova di complotto, ed è una cosa che i documentari prodotti dai sostenitori delle tesi alternative fanno frequentemente. Troppo frequentemente. Io non faccio altro che indicare questi errori, piccoli e grandi, in modo che possano essere eliminati, lasciando pulita la verità rimanente, qualunque essa sia.

Sì, certo: non sposo in tutto e per tutto la versione ufficiale. Ci sono eccome dei punti oscuri o mal documentati negli attentati dell'11 settembre (il Volo 93, per esempio), ma non sono quelli prediletti dai complottisti. Anzi, inventarsi demolizioni controllate, aerei fantasma e scatole misteriose finisce per distrarre dai veri punti oscuri. I complottisti, involontariamente, fanno il gioco degli insabbiatori. Ammesso che ci sia qualcosa da insabbiare.

Ci sarebbero molte altre cose dette stasera che andrebbero chiarite, ma l'ora è tarda: le troverete qui domani. Per ora vorrei ringraziare chi ha seguito la trasmissione e la redazione di Matrix per avermi offerto l'opportunità di collaborare al programma, e dare il benvenuto a chi visita questo blog per la prima volta e si chiede in che razza di posto è finito.

Permettetemi di consigliarvi una sfogliata alle mie indagini sull'11 settembre e su molte altre storie che circolano in Rete. Così mi presento e potete decidere subito se scappare o no finché siete in tempo.

Poi non dite che non vi avevo avvisato.


Aggiornamento (2006/06/01)


Per chi si è perso il programma, è visibile in streaming sul sito di Matrix. Secondo quanto indicato da Mediaset, la puntata ha avuto una media di 1.270.000 spettatori con una media di 5.543.000 contatti. Non male. Gli ospiti sono stati Franco Fracassi (giornalista e documentarista, collaboratore di Giulietto Chiesa) e Alessio Vinci (capo ufficio corrispondenza CNN in Italia).

Ecco alcune delle cose da chiarire alle quali accennavo prima:

  • Il "B-52" e l'Empire State Building. Era un B-25 Mitchell, lento bimotore a elica del peso medio di 15 tonnellate, non un B-52, enorme bombardiere nucleare con otto motori a getto come ha detto Fracassi (parte 2, 3:20). La differenza è importantissima: è come dire "l'edificio è stato colpito da un TIR e non gli è successo nulla" quando invece l'ha colpito un Ape Car. Ci vuole una decina di B-25 per fare il peso di un Boeing 767 come quelli che hanno colpito il WTC.
  • I rottami al Pentagono. Nel filmato che illustrava i rottami d'aereo presenti al Pentagono è stata inclusa per errore (mea culpa, l'ho etichettata male io) un'immagine di una ruota d'aereo che in realtà proviene dal WTC. Inoltre è stata mostrata anche un'immagine che non faceva assolutamente parte del materiale che ho fornito alla redazione: la vedete qui sotto. Non so da dove sia stata tratta quest'immagine e mi sembra che rechi tracce di fotomontaggio (o forse sono artefatti di compressione) intorno al contorno del motore. Ho scoperto in seguito che proviene da Inganno Globale di Mazzucco (a circa 27:25).
Matrix motore.png
  • Missili antiaerei al Pentagono. Non esiste alcuna batteria antiaerea, men che meno automatica, intorno al Pentagono. Chi, come Fracassi ieri sera, dice che esiste, faccia la cortesia di indicarne ubicazione, caratteristiche e tipo, e la fonte di questi dati. Altrimenti è una leggenda metropolitana la cui mancata verifica scredita i complottisti. Dai commenti qui sotto segnalo che su Luogocomune.net "un analista militare, a pagina 42 della discussione sullo Speciale TG1 conferma che il Pentagono, a differenza della Casa Bianca, NON è difeso da sistemi missilistici."
  • Il buco lasciato dal Volo 93. Mazzucco "dimostra" che la buca d'impatto in Pennsylvania è troppo piccola basandosi esclusivamente sulle misure spannometriche di un singolo testimone. Eppure le foto successive, mostrate da Mazzucco stesso, indicano che la buca è ben più grande di quanto detto dal testimone. Strano.
  • I danni al WTC 7: Fracassi afferma "io ho visto le fotografie di quell'edificio da tutte quante le angolazioni e i grandi squarci non li ho visti". Sarebbe interessante se ce le mostrasse: io le ho cercate parecchio senza successo. Nega l'esistenza di grandi incendi (ma ho un filmato che mostra fumo che esce da tutta la facciata).
  • La "manovra impossibile" al Pentagono è stata illustrata, nel documentario di Mazzucco, con un filmato di un caccia militare che fa una manovra acrobatica completamente diversa da quella che viene descritta.

Aggiungo un paio di considerazioni sul mio apporto dietro le quinte:

  • ho collaborato semplicemente preparando un testo e fornendo filmati e fotografie che rispondevano ad alcune domande specifiche poste dalla redazione, senza visionare in anticipo la versione filmata di Mazzucco, altrimenti avrei preparato qualcosa di più specifico.
  • Il testo che ho fornito è stato comunque ampiamente adattato e ridotto rispetto al mio originale (era previsto, ho fornito molto materiale per permettere di selezionarlo). Appena ho tempo, ne preparo e pubblico una versione integrale. Fatto.
  • Ero in contatto telefonico con la redazione per buona parte della diretta e ho fatto alcune segnalazioni sugli errori fatti da entrambi gli ospiti (i cinque aerei dirottati, il B-52 al posto del B-25), ma non sempre è stato possibile farle avere in tempo reale a Mentana.


Ho preparato un breve sunto del contenuto del programma nella versione scaricabile.

  • Parte 1: Introduzione. Mentana presenta il filmato "complottista" di Mazzucco e quello "ufficialista" realizzato dalla redazione con il mio apporto. Presenta gli ospiti. Si parla di buchi nella difesa aerea USA. Vinci esordisce malissimo, affermando che le teorie complottiste sono recenti (falso, il libro di Meyssan risale al 2002) e che gli aerei dirottati erano cinque (erano quattro).
    Anche Fracassi parte con frasi sconclusionatissime, tanto che Mentana lo deve soccorrere verbalmente. Poi Fracassi accenna alle esercitazioni in corso l'11 settembre per indicare che un attentato con aerei non era totalmente inatteso. Accenna anche agli interventi rapidi dell'aviazione USA nei casi precedenti di aerei dirottati o dispersi o con transponder fuori uso.
  • Parte 2: si parla dell'impossibilità di "perdere" quattro aerei di linea nello spazio aereo USA. Mentana obietta ricordando il caso di Mathias Rust, che con un Cessna riuscì addirittura a beffare la sorveglianza dell'intera Unione Sovietica e atterrare sulla Piazza Rossa a Mosca.
    Vinci ricorda che Bush fu avvisato formalmente della sospetta intenzione di bin Laden di commettere attentati in USA, ma l'avviso non fu preso in considerazione come rischio imminente.
    Mentana presenta i filmati dell'attacco.
    Si parla dei crolli del WTC. Fracassi afferma (2:40) che "non esiste nessuna assicurazione al mondo che assicura questi grattacieli per incendio... perché la cosa non è possibile". Affermazione tutta da verificare.
    A 3:21 Fracassi cita l'impatto contro l'Empire State Building come prova che una collisione di un aereo non può far crollare un grattacielo: "l'Empire State Building è stato colpito molti anni prima da un Bo... da un B-52, che è molto più grande di quest'aereo qui e non ha sostanzialmente..." . Mentana chiede a Fracassi di confermare che un B-52 è più grande. "Sì, il B-52 è molto più g... è l'aereo più grande che ci sia". Santo cielo, questa andava corretta subito, perché è una bugia estremamente ingannevole. Non era un B-52 (56 metri di apertura alare; peso massimo 220 tonnellate, il doppio degli aerei al WTC), ma un ben più modesto B-25 (20 m di apertura; 15 t di peso, un settimo degli aerei al WTC). Fra l'altro, il B-52 non è comunque l'aereo più grande del mondo (è ampiamente surclassato da Antonov 225, A380 e altri).
    Fracassi obietta che altri grattacieli hanno subito incendi vasti senza crollare. Vero, ma non avevano l'altezza e la struttura del WTC, e non erano stati colpiti da aerei da 100 tonnellate. Non è in grado di spiegare come possa il WTC aver iniziato a crollare proprio dal punto d'impatto degli aerei, se è stato fatto crollare con cariche esplosive.
    Fracassi dice che "nelle due settimane precedenti l'11 settembre le torri sono state evacuate per tutti e due i fine settimana, e ci sono tante testimonianze riguardo questa cosa qui, sia di gente che lavorava nelle torri, sia di gente che lavorava o viveva di fronte alle torri. Sono state evacuate e sono state spente per entrambi i fine settimana l'intero circuito interno di telecamere, per delle esercitazioni ufficialmente. Dopodiché nella settimana prima dell'11 settembre, insomma diciamo gli ultimi giorni, non sono più stati fatti circolare i cani antibomba dentro le torri.". A me risulta, ma attendo smentite, che i cani antibomba siano stati fatti circolare soltanto in quel periodo a seguito di un allarme bomba e non facevano affatto parte delle misure di sicurezza standard. Sembra sottintendere che le torri siano state minate in due weekend.
    Vinci obietta che "le torri non sono cascate per via di un incendio, questo non era un incendio, erano due aerei che si sono schiantati carichi di carburante... l'acciaio non si è sciolto, si è indebolito e col peso ha ceduto". E aggiunge: "fino a quando uno non ha una risposta certa che la versione ufficiale non è tale, allora dobbiamo avere delle prove altrettanto forti, e francamente parlando in questo momento io ancora quelle poche che ho avuto il tempo di guardare su Internet non ne ho trovate".
  • Parte 3: Fracassi accenna all'attentato al WTC nel 1993. Teorizza che la potenza esplosiva di quell'attentato fosse superiore a quella degli aerei (su che basi?). Afferma che da allora erano state prese misure "anche strutturali" (quali? ce le documenta? come si rinforza una torre di 400 metri? Per quel che ne so, dopo l'attentato del 1993 furono semplicemente aggiunte luci lungo le trombe delle scale) per rinforzare le torri.
    Si discute di come fare una demolizione: radiocomandata? Non c'è alcuna prova, ovviamente: è soltanto una teoria.
    Fracassi lamenta la carenza di prove fornite dal governo USA.
    Accenna al famoso passaporto del terrorista ritrovato (il ritrovamento è stato poi smentito ma furono trovati altri effetti personali di terroristi e anche di passeggeri, ma questo non viene detto) e ad altri dettagli a suo dire anomali.
    Vinci ricorda che fu segnalato dall'FBI che arabi stavano frequentando scuole di volo.
  • Parte 4: Si discute del WTC7. Fracassi ipotizza che il WTC7 sia stato demolito per nascondere le tracce delle transazioni borsistiche sospette. Forse non considera che il sistema informatico borsistico ha backup e sistemi di disaster management che conservano copie altrove, per cui demolire per questa ragione il WTC7 non ha senso.
    Fracassi obietta che le tracce dei danni al WTC7 non le ha viste, pur avendo visto foto del lato che il capo dei pompieri descrive come danneggiatissimo.
    Fracassi obietta che altri palazzi sono rimasti integri: vero, ma anche altri sono crollati. Capita.
    Fracassi cita la frase di Silverstein, ipotizzando che il WTC7 debba essere stato minato in anticipo.
    Parla di cause per mobbing contro ex agenti FBI che indagavano troppo.
    Vinci ipotizza la distruzione volontaria del WTC7 per nascondere documenti CIA: ma mi pare stupido demolire un palazzo quando basta una batteria di distruggidocumenti. E se qualche foglio top secret svolazza fuori durante la demolizione?
    Mentana ripresenta il filmato (tratto credo da Loose Change) dell'aereo che ha colpito l'Empire State Building per mostrare che l'aereo non era poi così enorme come detto prima: era un modesto B-25, non un B-52.
  • Parte 5: Si parla del Volo 93. Viene presentata la tesi Mazzucco tramite il suo filmato (non presente nella versione scaricabile di Matrix). Fracassi dice che la ricostruzione degli eventi si basa solo sulle telefonate fatte dai passeggeri (non è esatto: ci sono i registratori di volo, che hanno memorizzato il comportamento dell'aereo e l'audio in cabina, che è stato fatto sentire).
    Obietta che le telefonate sono poco plausibili perché in aereo non c'è campo. Ma alcune delle telefonate sono state fatte con i telefoni di bordo, che non usano la rete cellulare, e altre con i telefonini. Vinci risponde che una sceneggiata implicherebbe la collaborazione di tutti i familiari; chiarisce l'uso dei telefoni di bordo (Airfone).
  • Parte 6: Fracassi discute delle telefonate ricevute dal volo 93. Espone la teoria di "sceneggiare" gli attentati per creare degli eroi. Vinci obietta ma cita il caso Jessica Lynch (autentico falso mediatico). Vinci obietta che un ipotetico abbattimento sarebbe stato politicamente presentabilissimo e quindi sarebbe stato inutile nasconderlo.
  • Parte 8 (in realtà 7): interviene telefonicamente Mazzucco. Polemica con Vinci sull'esatto significato delle parole dell'inviato CNN al Pentagono citate nel documentario di Mazzucco. Intervengo telefonicamente io con l'esempio della tenda trasformata in mistero. Saluti. Sigla.

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