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2007/04/03

EMI toglie i lucchetti alla musica online

Da maggio EMI venderà musica senza DRM


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "robgarosi" e "aldo_e_giacomo".

Ieri Apple ed EMI hanno annunciato congiuntamente che da maggio l'intero catalogo di musica digitale di EMI sarà disponibile anche in forma esente dai contestati lucchetti digitali antipirateria (DRM). Qui trovate il comunicato Apple. I brani saranno più cari di quelli protetti (1 dollaro e 29 cent contro i 99 cent attuali; prezzi analoghi in euro) ma saranno anche qualitativamente migliori, essendo forniti in formato AAC (leggibile praticamente da tutti i più diffusi lettori audio e su tutti i computer) a 256 kbps.

Secondo il comunicato stampa EMI, i brani saranno disponibili anche in vari bitrate, fino alla "qualità CD"; ZDNet parla anche di formati MP3 e WMA offerti tramite altri rivenditori affiliati ad EMI. Gli album interi saranno in vendita al medesimo prezzo sia in versione lucchettata, sia in versione liberamente fruibile.

Le versioni protette non scompaiono; l'offerta senza lucchetti si affianca a quella attuale. Apple ha invece promesso che entro la fine del 2007 circa metà delle canzoni offerte tramite iTunes sarà disponibile in entrambe le versioni. Chi ha già acquistato da iTunes canzoni lucchettate potrà acquistare le corrispondenti versioni senza DRM pagando la differenza (30 cent a brano). Anche tutti i video musicali della EMI saranno disponibili in formato senza DRM senza alcuna maggiorazione di prezzo.

L'entusiasmo degli utenti è a dir poco incontenibile: i lucchetti digitali, come avrete avuto modo di leggere più volte in questo blog e altrove, sono vissuti come una vessazione inutile, perché impediscono agli acquirenti legittimi di fruire liberamente della musica acquistata (vincolando così l'utente a una specifica marca di lettori, come nel caso di iPod e le canzoni acquistate tramite iTunes) e perché tanto è facilissimo aggirare le protezioni anticopia, per cui la pirateria non viene affatto contrastata dal DRM. Molti, me compreso, hanno detto da sempre che avrebbero comperato più musica online se non ci fossero state queste fastidiose protezioni. Bene: il momento è arrivato.

La vera sfida, ora, è infatti la reazione degli utenti: ora che almeno una casa discografica (che ha in repertorio artisti come Robbie Williams, Joss Stone e tanti altri) offre canzoni senza lucchetti e qualitativamente superiori, come richiesto, gli utenti le compreranno? O approfitteranno di questa nuova e attesa libertà per piratare ancora più di quanto fanno ora? E' un gesto coraggioso, quello di EMI: un gesto di fiducia verso i consumatori. Speriamo non venga abusato, altrimenti difficilmente le altre case discografiche seguiranno l'esempio di EMI.

Non ci sono progetti analoghi per il mercato dei film e telefilm scaricabili, e c'è chi obietta che non ha molto senso pagare un supplemento per avere quello che dovrebbe essere un diritto (la libera fruizione, nei limiti previsti dalla legge e non dai lucchetti tecnologici, di quanto è stato regolarmente acquistato), visto anche che non c'è alcuna maggiorazione per le versioni non-DRM dei supporti fisici attualmente in vendita (un CD lucchettato costa tanto quanto uno senza DRM). Ma è un primo passo nella direzione giusta.

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