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2007/12/04

Disastri informatici, la compilation (seconda parte)

La compilation dei disastri informatici prosegue


Ispirato dalla lista di disastri informatici pubblicata recentemente da ZDnet, ecco il seguito di una mia compilation personale (iniziata qui) che in parte si sovrappone a quella di Zdnet. Ma la mia è più cattiva.


1985-1987: il software di radioterapia fa quattro morti


Un errore nel software di una macchina per radioterapia Therac-25, fabbricata dalla Atomic Energy of Canada Limited (AECL), sottopose pazienti malati di cancro a sovradosaggi letali di radiazioni, mietendo quattro vittime. I familiari fecero causa, ottenendo sempre risarcimenti extragiudiziali.

Una successiva indagine condotta dagli scienziati indipendenti Nancy Leveson e Clark Turner scoprì che gli errori continuarono anche dopo che la AECL pensava di aver corretto alcuni errori. Un articolo e un successivo approfondimento, entrambi della Leveson, sono pubblicati qui e qui, e Wikipedia offre altre fonti.


1991: i missili Patriot e la guerra del Golfo


Durante la prima Guerra del Golfo, il sistema antimissile americano Patriot intercetta numerosi missili Scud iracheni, ma fallisce frequentemente. Il fallimento più grave consente a uno Scud di uccidere 28 soldati americani a Dhahran, in Arabia Saudita, il 25 febbraio 1991.

Gli errori derivano da un difetto nel software, che introduce uno scarto di 0,34 secondi. Come raccontato da Ivars Peterson in Fatal Defect, il sistema antimissile era concepito per funzionare ininterrottamente per un massimo di 14 ore. Durante l'attacco a Dhahran, la batteria difensiva di Patriot era rimasta in funzione per 100 ore senza interruzioni, per cui gli errori nell'orologio interno del sistema si erano accumulati al punto da rendere inservibile il sistema di tracciamento dei missili da abbattere.

I militari avevano già individuato il problema, ma non riuscirono a trasmettere la correzione in tempo utile. Ne parla il General Accounting Office statunitense in questo rapporto.


1994: Il processore Pentium sbaglia a fare i conticini


Il professor Nicely del Lynchburg College, Virginia, scopre che il processore Pentium fornisce risposte inesatte ad alcune equazioni complicate. In seguito vengono trovati errori di calcolo riscontrabili anche eseguendo semplici moltiplicazioni e divisioni con la Calcolatrice di Windows. Per esempio, 4195835.0/3145727.0 dovrebbe restituire 1.333 820 449 136 241 000, ma il Pentium restituisce 1.333 739 068 902 037 589.

In realtà il baco è infrequente e ha effetti pratici molto modesti, ma la superficialità con cui la Intel (fabbricante del Pentium) reagisce al difetto indigna molti consumatori. Alla fine la Intel è costretta a offrire la sostituzione gratuita di tutti i processori difettosi, al costo stimato di 450 milioni di dollari. Il resoconto aggiornato di Nicely è qui. La Intel ne parla qui.


1995: il software mette in piazza i segreti fiscali


Come racconta il Risks Digest, Il programma MacInTax della Intuit (per Macintosh e Windows), dedicato alla compilazione delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti americani, ha una serie di errori talmente gravi da indurre la Intuit a impegnarsi a risarcire eventuali multe e interessi inflitti dal Fisco statunitense a chi ha usato il software producendo dichiarazioni false o errate.

Uno dei difetti più inquietanti, scoperto a marzo del 1995, è che il codice presente nei file di debug di MacInTax consente agli utenti Unix di accedere al computer centrale della Intuit, dove vengono conservate tutte le dichiarazioni redatte con MacInTax, e modificarle o cancellarle.


1995: aeroporto avveniristico messo in ginocchio dallo smistamento bagagli


Il nuovissimo Denver International Airport doveva essere all'avanguardia, con il suo complesso sistema computerizzato di smistamento dei bagagli e ottomila chilometri di cavi in fibra ottica. Ahimé, dei difetti nel sistema di smistamento finirono per tritare alcune valigie e far schiantare contro i muri i carrelli automatici.

L'aeroporto fu costretto ad aprire 16 mesi dopo la data prevista, con uno sforamento di 3,2 miliardi di dollari rispetto ai preventivi... e con un sistema di smistamento bagagli quasi interamente manuale. La storia è ben raccontata da Scientific American e dal Journal Record.


1999: sonda spaziale si sfracella, usate le unità sbagliate


Il Mars Climate Orbiter e il Mars Polar Lander erano due veicoli spaziali automatici che dovevano studiare il clima marziano: il primo doveva stare in orbita mentre il secondo atterrava (o ammartava?).

Ma il 23 settembre 1999, il Climate Orbiter ebbe un errore di navigazione, per cui penetrò nell'atmosfera marziana a una quota troppo bassa, invece di collocarsi in un'orbita stabile, e finì per distruggersi. La Lockheed Martin, un subappaltatore della Nasa, aveva usato le unità di misura anglosassoni (tuttora utilizzate negli Stati Uniti) invece di quelle del sistema metrico decimale specificate dalla Nasa, per calcolare la spinta dei motori, come racconta CNN. Lo sbaglio costò 125 milioni di dollari.

Non andò meglio al Polar Lander, che non diede mai segni di vita dopo l'arrivo il 3 dicembre 1999: secondo il rapporto della Nasa, le vibrazioni delle gambe d'atterraggio della sonda furono interpretate dai sistemi di bordo come un segnale di contatto con il suolo. Credendosi arrivata a terra quando in realtà era ancora a 40 metri d'altezza, la sonda spense i motori e si sfracellò come un sasso da 165 milioni di dollari, come riferisce Space.com.

La carrellata non finisce qui: la lista è ancora lunga e proseguirà la settimana prossima.

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