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2007/12/03

Svizzera: nuova legge sull’anticopia da abolire?

Petizione contro la nuova legge "pericolosa" sul diritto d'autore in Svizzera


Non capita spesso che la Svizzera balzi agli onori della cronaca informatica, ma è già la seconda volta che la madre di tutti i blog, BoingBoing.net, si occupa della nuova legge svizzera sul diritto d'autore. Anche Slashdot, altro sito di riferimento mondiale degli internauti, ha discusso la questione.

E' stata infatti avviata una petizione (disponibile anche in versione italiana e tedesca) che ambisce ad abrogare, secondo il diritto referendario svizzero, questa nuova legge che promette di essere estremamente controversa.

Non si tratta della solita raccolta di "firme" cara a tanti appelli: la procedura proposta comporta infatti la raccolta di 50.000 vere e proprie firme fisiche, da apporre su moduli cartacei e da far controllare dal comune di residenza dei firmatari.

La petizione propone di abrogare l'attuale legge, "votata il 5 ottobre dal Parlamento e dal Consiglio Nazionale senza praticamente alcuna resistenza", perché (dice la petizione) "aiuta decisamente l'applicazione di misure di protezione dalla copia. Secondo noi, queste misure non hanno nessuna utilità per i consumatori e di fatto finiranno per danneggiare anche i produttori di materiale audio/video".

Sul fatto che i sistemi anticopia siano da contrastare non c'è dubbio: le esperienze di altri paesi dimostrano che sono del tutto inutili come strumento di lotta alla pirateria e soprattutto costituiscono un intralcio ai consumatori legittimi (quando non li infettano direttamente). Non per nulla le case discografiche hanno da tempo sperimentato e poi abbandonato le protezioni anticopia. E non c'è come far infuriare un cliente pagante, che non riesce a vedere il proprio DVD regolarmente acquistato, per spingerlo fra le braccia dei pirati.

Tuttavia il testo della nuova legge svizzera, consultabile come PDF anche in italiano, non sembra coincidere con la contestazione mossa dagli autori della petizione. Secondo la petizione, l'articolo 39a sarebbe liberticida per queste ragioni:

"Questo è il significato delle nuove norme: può essere legale copiare opere se si rientra nei limiti dell'utilizzo legale delle stesse, anche se richiede di aggirare misure di protezione (comma 4). Tuttavia, è illegale distribuire un mezzo per aggirare le misure, e addirittura menzionarlo (comma 3). Come si può pensare che un consumatore possa mettere in atto il suo diritto a copiare un'opera legalmente, se nessuno può aiutarlo ad ottenere i mezzi tecnici per farlo?"

La critica fatta dalla petizione, insomma, è che la legge finirebbe per impedire anche la discussione tecnica legittima. Se per esempio dicessi a un amico o raccontassi in un articolo come ho usato il mio Mac oppure MacTheRipper per copiare un mio CD o DVD protetto da un sistema anticopia, allo scopo di caricarlo sul mio lettore audio/video per uso personale, secondo gli autori della petizione sarei punibile (comma 3). Anzi, questo stesso articolo sarebbe una violazione della legge perché menziona un "mezzo per aggirare le misure".

Un altro esempio: se descrivessi una falla colossale in un sistema anticopia, scoperta da un ricercatore, sarei ancora in volazione della nuova legge svizzera. Questo sopprimerebbe, di fatto, la libera discussione tecnica. Non si potrebbero più smascherare i venditori di fumo anticopia.

Ma è davvero così? L'articolo 39a della legge, infatti, recita (le evidenziazioni sono mie):

Art. 39a (nuovo) Protezione dei provvedimenti tecnici

1 I provvedimenti tecnici efficaci destinati alla protezione delle opere e di altri oggetti protetti non devono essere elusi.

2 Sono considerati provvedimenti tecnici efficaci ai sensi del capoverso 1 le tecnologie e i dispositivi quali i controlli relativi all’accesso e alle copie, i sistemi di criptaggio, i sistemi di distorsione e altri sistemi di trasformazione destinati e atti a impedire o limitare impieghi non autorizzati di opere e di altri oggetti protetti.

3 E' vietato produrre, importare, offrire al pubblico, alienare o mettere altrimenti in circolazione, dare in locazione, lasciare in uso, pubblicizzare o possedere a scopo di lucro dispositivi, prodotti o componenti e fornire servizi che, a prescindere dall’elusione dei provvedimenti tecnici efficaci, hanno solo una finalità o utilità commerciale limitata e che:

a. sono oggetto di un’azione promozionale, pubblicitaria o commerciale volta a eludere i provvedimenti tecnici efficaci; o

b. sono progettati, prodotti, adattati o forniti principalmente allo scopo di consentire o facilitare l’elusione dei provvedimenti tecnici efficaci.

4 Il divieto di elusione non può essere fatto valere nei confronti di chi elude i provvedimenti tecnici efficaci esclusivamente allo scopo di procedere a un’utilizzazione legalmente autorizzata.

Ci sarebbe, insomma, il prerequisito dello scopo di lucro: cosa che in una discussione tecnica, o nella condivisione di informazioni fra amici o colleghi, non avviene. Sono esclusi anche i prodotti (hardware o software) che hanno altre funzioni oltre a quella di elusione, per cui un masterizzatore non è vietato. Non è vietato neanche aggirare i codici regionali dei propri DVD, per poterli vedere sul proprio computer o per vedere quelli acquistati all'estero in zone diverse dalla propria: un lettore multizona non ha lo scopo prevalente di eludere.

Inoltre il quarto comma esclude esplicitamente il divieto di elusione se l'elusione viene fatta per usi legali, e l'ultima volta che ho controllato, in Svizzera era ancora legale copiare un proprio CD per caricarlo sul proprio iPod. In tal caso, non sarebbe affatto vero che "nessuno può aiutarlo [il consumatore] ad ottenere i mezzi tecnici per farlo" come afferma la petizione.

Ma un blog come questo, nel quale compare pubblicità, potrebbe essere considerato fonte di lucro (con Adsense ci pago giusto le bollette di Internet, per cui "lucro" è una parola grossa, ma fa niente), e qui si entrerebbe davvero in un campo minato.

Per questo sto contattando gli esperti di settore per saperne di più: nel frattempo, vale la pena di organizzare una discussione in merito, perché i veri limiti del diritto d'autore e dei diritti dei fruitori sono poco conosciuti, e soprattutto in Svizzera c'è il rischio di credersi pirati quando non lo si è e di esserlo senza saperlo.

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