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2008/01/22

Smanetton Challenge: tracciamo le scie chimiche svizzere

Le schie chimiche sbarcano in Svizzera, inseguiamole!


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di “m.anto.pisan****” e “ivano”. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Chi abita nel nord della Lombardia o in Canton Ticino avrà sicuramente notato le spettacolari scie persistenti comparse in cielo sabato scorso (19 gennaio). Eccone un assaggio, mandatomi da un lettore, Francesco di Breganzona. Grazie!




Se cliccate sulle foto per ingrandirle, noterete che alcune delle scie proiettano addirittura un'ombra sulle tenui nubi adiacenti, con un effetto tridimensionale davvero insolito.

Le scie chimiche sono sbarcate in Ticino e le loro venefiche irrorazioni stanno prendendo di mira il Maniero Digitale? Niente affatto: sono semplicemente normali scie di condensazione, del tipo noto appunto nella letteratura tecnica come persistente. Le condizioni meteorologiche della giornata erano favorevoli alla formazioni di scie persistenti, che non sono altro che nuvole artificiali di cristalli di ghiaccio. Nuvole come, appunto, quelle naturali che ornavano il cielo.

Con buona pace degli sciachimisti, le scie persistenti si formano infatti soltanto quando ci sono nubi come quelle mostrate nelle foto qui sopra e non si formano quando lo decidono i cattivissimi cospiratori.

Anche la griglia regolare di scie non ha nulla di anomalo: non è altro che la traccia visiva delle rotte seguite dagli aerei di linea. Normalmente non la possiamo notare, perché le scie di condensazione svaniscono in fretta, ma in condizioni meteo come quelle di sabato le scie persistono abbastanza da permetterci di apprezzare le rotte.

A questo proposito vorrei proporvi una sfida tecnica (uno Smanetton Challenge, se preferite): realizzare un sistema che tracci in tempo reale rotte e quote degli aerei di linea, in modo da avere dati concreti con i quali sbufalare ulteriormente gli sciachimisti. Un sistema che permetta di guardare una scia e sapere quale aereo la sta lasciando e a che quota si trova.

Una cosa di questo genere esiste già per il nord della Svizzera, presso Radar.zhaw.ch. Ne vedete qui sotto un esempio, che mostra eloquentemente il modo in cui gli aerei viaggiano lungo direttrici parallele. Ringrazio Pol per la segnalazione.


Questo servizio davvero notevole, realizzato a scopo puramente dimostrativo dagli studenti della ZHAW (Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften) di Winterthur, fornisce non solo il tracciamento in tempo reale degli aerei, ma anche la loro quota, la velocità di salita o discesa, la velocità di crociera, l'identificativo dell'aereo e del volo (compreso quindi il nome della compagnia aerea). Dannatamente ipnotico: ringrazio un lettore, Lorenzo, per la segnalazione.

Che ne dite di realizzarne uno per coprire la zona del Maniero Digitale, o meglio ancora quella dove abitano i due sciachimisti DOC che sono apparsi a Rebus? Così magari si mettono il cuore in pace e la smettono di scocciare i carabinieri ogni volta che un aereo di linea lascia una scia.

I dati del tracciamento, come spiegato nella documentazione, arrivano direttamente dai transponder installati sugli aerei, il cui segnale radio viene ricevuto da un'antenna situata sul tetto dell'istituto (ecco perché la copertura è ampia ma non illimitata). Non sono cifrati o segreti: sono gli stessi dati usati dai controllori di volo. Ipotizzare che siano falsificati significherebbe accusare i controllori di essere complici della Grande Cospirazione Sciachimista.

Questo non impedisce ai sostenitori dell'esistenza delle scie chimiche di lasciarsi andare ad affermazioni come queste:

...mi sono informato. La questione è stata affrontata dal Parlamento Europeo una prima volta il 5 febbraio 1998 nella sottocommissione Sicurezza e Disarmo. Ci fu una audizione in cui si parlò anche del progetto HAARP (High Fequency [sic] Active Auroral Reseach [sic] Project) che manipola le proprietà elettriche dell'atmosfera a fini militari. Successivamente, il 14 gennaio 1999 se ne occupò la Commissione Esteri, con una relazione dell'onorevole Maj Britt Theorin, che espresse un parere fortemente critico verso gli Stati Uniti. Al quale non ci fu, a quanto risulta, reazione alcuna. Le cose sono andate avanti e quello che lei descrive ne è un indizio grave. Lo speciale lavoro di ricerca, messo in piedi da un gruppo di esperti nominati appunto dal Parlamento Europeo, era arrivato alla conclusione che il programma ricerche e sperimentazioni militari denominato Haarp, provoca effetti rilevanti e inquietanti sugli equilibri ambientali e sulle persone che ne vengono coinvolte.
L'Europa ha chiesto fermamente, con una risoluzione approvata a larga maggioranza, agli Stati Uniti di cessare gli esperimenti.
Mi riprometto di studiare il dossier, di cui sono venuto in possesso solo recentemente. Un dossier che lei può comunque procurarsi, anche in Italiano, sul sito del Parlamento europeo.
Per quanto mi riguarda sono intenzionato a risollevare la questione non appena avrò raccolto sufficienti elementi per una conclusione, essendo già fin d'ora evidente che non si tratta di ipotesi ma di cose estremamente preoccupanti, di cui l'opinione pubblica non sa nulla o quali, di cui la stampa tace, di cui i governi fanno finta di non sapere.

Chi è lo sciachimista che si è "informato" e ritiene che sia "già fin d'ora evidente" il fenomeno? Chi accusa la stampa di tacere e i governi di far finta di nulla, secondo i più classici cliché di ogni Grande Cospirazione? Indovinate un po': Giulietto Chiesa.

E se vi venissero dubbi sulla serietà del suo impegno sciachimista, leggete anche questo, sempre tratto dalla medesima fonte, che accusa anche il Ministro per l'Ambiente italiano di collaborare alla Grande Cospirazione:

Che il problema esista non vi è alcun dubbio. Io stesso ho potuto osservare il "fenomeno"... la stampa e il sistema mediatico sembra rifiutare di fare inchieste in materia. A quanto pare anche il Ministro per l'Ambiente non se ne vuole occupare, cosa che invece dovrebbe fare. Perchè questo silenzio? Con ogni probabilità perchè si tratta di faccende legate alla difesa militare (cioè esperimenti o qualche cosa perfino di più sistematico che esperimenti). A cosa servono non so. E dovremmo innanzitutto scoprire chi fa queste cose, chi dirige i voli. Eccetera. E non è detto che siano necessariamente gli americani. Anche questo dovrà essere accertato. Dovremmo scoprire in modo certo quali sono le sostanze irrorate. E avere notizie certe sugli effetti che provocano sulla vegetazione e sopratutto sugli uomini.

Bene, signori sciachimisti. Qui sopra avete visto come si fa a "scoprire queste cose" e sapere "chi dirige i voli". Volete studiare seriamente il fenomeno invece di fantasticare cospirazioni? Allora contattate gli esperti, usate correttamente strumenti seri come quelli presentati qui (niente puntatori laser o filmatini tremolanti, grazie), e piantatela di perdere e far perdere tempo presentando denunce prive delle più elementari basi scientifiche e piazzando inutili roulotte del Codacons davanti alla base di Aviano per sniffare l'aria. Le vostre "scie chimiche" si formano in quota, mica per terra, o no?

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