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2008/09/04

Ci vediamo a Torino il 6 per bufale e antibufala?

Questo sabato (dopodomani, insomma) alle 21 sarò ospite del CICAP a Torino per una conferenza intitolata "Voci, bufale e leggende metropolitane" presso il parco del Mausoleo della Bela Rosin a Torino in Strada Castello di Mirafiori 0. L'incontro è aperto a tutti e gratuito. Se vi servono dettagli, contattate l'ufficio stampa del CICAP: telefono/fax 049-686870, e-mail ufficiostampa chiocciola cicap.org.

A proposito di bufale, davvero notevole quella in cui sono incappati La Stampa e il Corriere pubblicando l'immagine della falsa copertina di Vogue che raffigura Sarah Palin, la probabile candidata repubblicana alla vicepresidenza degli Stati Uniti. Ennesima figura dei giornalisti "seri", quelli che sono pagati per fare il mestiere e che dovrebbero in teoria controllare le fonti (o almeno levarsi le fette di salame dagli occhi, perché il fotomontaggio della Palin è particolarmente evidente). Ne parla Massimo Mantellini qui, con foto della prima pagina del giornale. Se qualcuno ne avesse copia cartacea e me la portasse a Torino, sarebbe una piacevole aggiunta alla mia galleria di trofei di cacciatore di bufale. La Stampa s'è scusata.

Per gli appassionati di belle immagini astronomiche, segnalo la foto e l'animazione video della Luna che passa davanti alla Terra, scattata da 50 milioni di chilometri dalla sonda Deep Impact. L'immagine, oltre a essere splendida, rivela anche il vero colore della Luna, fonte di molti degli errori da cui nascono le panzane di chi nega gli sbarchi umani sulla Luna. Ne parlo nel blog Complotti Lunari.

Restando in tema, guardate il passaggio delle nuvole nel cielo di Marte. Visto dal suolo.

Un'ultima cosa di corsa: evitate per ora Google Chrome, il nuovo browser del nuovo Grande Fratello. Bello, veloce, leggero; ma è soltanto un browser, per l'amor del cielo. Per quanto sia tecnicamente interessante la scelta d'interfaccia e la modalità di sicurezza che isola le singole schede di navigazione, non è certo una rivoluzione. E' semmai un modo efficace per consentire a Google di fare le scarpe a Internet Explorer e associare il proprio potentissimo marchio anche alla navigazione nelle pagine Web.

Cosa ben più significativa, le condizioni di licenza, probabilmente scritte male da un avvocatucolo semiappisolato, per ora sembrano consentire a Google di ripubblicare e far proprio qualsiasi cosa pubblichiate su Internet tramite Chrome. E c'è già la prima falla.

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