2008/11/19

Sciachimisti alla disperazione: sedicente “ricercatore” ricorre a video falsificato

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Per la serie “lasciateli parlare e si renderanno ridicoli da soli”, ecco una nuova puntata. Dopo gli sbufalamenti e le figuracce rimediate nella conferenza di Novi Ligure (video) e nelle risposte tecniche del CICAP, mi sa che lo sciachimismo italiano è arrivato allo stadio terminale. Era anche ora, direte voi, così posso dedicarmi ad altri argomenti. Però nel frattempo possiamo divertirci documentando le follie dei sostenitori delle “scie chimiche”.

Dato che tutte le “prove” portate fin qui sono state smontate, si è passati infatti alla promozione della falsificazione esplicita. Il principale esponente dello sciachimismo nazionale, Rosario Marcianò (fotogramma qui sopra), noto con il nome d'arte di Straker e ospite di trasmissioni come Rebus e Voyager in qualità di presunto esperto della materia, ha pubblicato poco fa un video che dovrebbe dimostrare inequivocabilmente uno dei capisaldi di questa forma di cospirazionismo, ossia che vi sono scie rilasciate a quote troppo basse, alle quali le scie di condensazione non si possono formare, e che pertanto si tratta di scie chimiche.

Ci si potrebbe soffermare un attimo a chiedersi perché gli organizzatori di un complotto supersegreto così incredibilmente vasto e complesso dovrebbero essere così imbecilli da fare scie dove non ce ne possono essere, e quindi farsi smascherare dal primo dilettante che fa due misure in croce, ma lasciamo stare. La logica e la coerenza non sono mai stati abbondanti fra i sostenitori dell'esistenza delle scie chimiche. È questione di selezione naturale: per credere a queste scemenze non si può essere troppo svegli.

Veniamo al video. Straker sostiene di aver acquistato un binocolo con telemetro laser grazie a una colletta dei suoi sostenitori (ben 3799 euro) per misurare la distanza degli aerei “chimici”. Il video, come vedete nel fotogramma qui accanto, sembra mostrare appunto una ripresa di ciò che si vedrebbe con questo binocolo: un aereo che rilascia una scia mentre si trova, stando alle indicazioni, a 1347 m di distanza. Dunque ben al di sotto delle quote alle quali, secondo perlomeno gli sciachimisti, le scie di condensazione sono impossibili.

I seguaci esultano e parlano di “prova definitiva da tribunale”, ma c'è un piccolo problema. Il video è stato falsificato e i segni della falsificazione sono evidenti. Dilettantescamente evidenti.

Infatti basta procurarsi il manuale del binocolo in questione, per esempio da qui o qui, per scoprire che quel binocolo non è dotato di zoom. Ha un'ottica fissa da 7 ingrandimenti. Eppure il video fa una bella zoomata. Ops.

Se ne deduce che le scritte sono state realizzate a parte, forse con un software di titolazione, e aggiunte a un video ripreso con una normale videocamera dotata di zoom. Un falso fabbricato intenzionalmente, insomma, ma confezionato da un falsario incapace. A questo punto non si può più pensare alla buona fede o all'incultura di chiunque abbia partorito questa “prova definitiva da tribunale”.

Ci sono molti altri indicatori di falsificazione, ma cominciamo con questo e vediamo un po' come si giustificano stavolta i seguaci di Marcianò. Divertitevi anche voi a trovare gli altri indizi, ma non pubblicateli.

Intanto potremmo avere le scuse di Maurizio Decollanz (Rebus) e di Roberto Giacobbo (Voyager) per aver presentato questo personaggio come se fosse un'autorità seria e competente?


Prime giustificazioni


Inizia il divertimento. Lascio da parte gli insulti personali a pioggia, che già tracciano un quadro molto chiaro delle personalità dei seguaci dello sciachimismo e squalificano in partenza le loro eventuali argomentazioni concrete (notate che invece io non ho accusato Marcianò di aver realizzato un falso, ma di averlo pubblicato), Straker risponde dando una descrizione dell'apparecchiatura asseritamente usata:

Al telemetro è stata abbinata la telecamera, montata in parallelo ed in seguito le immagini sono state sincronizzate. Le immagini non possono provenire direttamente dal telemetro. Il display viene ripreso da una piccola telecamera Wireless.

Mi pare chiaro che non esiste telemetro in grado di passare direttamente le immagini che appaiono al focale e ciò era palese per me sino dall'inizio. E' per questo che al focale medesimo si può collegare una comunissima videocamera wireless con messa a fuoco manuale, in grado di riprendere ciò che vede l'operatore dall'altro oculare. Il resto viene assegnato alle riprese classiche, eseguite da una videocamera accoppiata al telemetro, solo ai fini di poter registrare le sequenze.

Le camere di ripresa sono due. Una riprende il display ed è fissa. L'altra riprende direttamente il soggetto. Infine l'immagine del display viene estrapolata in post produzione. Ripeto che ciò è stato necessario al solo scopo di riportare l'evento, ma ognuno di voi paggi di kattivix può ripetere l'esperimento come vuole, ottenendo conferme a quanto oggi riportato, ovvero le quote davvero irrisorie.

Sarebbe interessante vedere una foto di tutta quest'asserita quanto mirabile apparecchiatura, sperando che sia stata colta l'occasione per integrarvi anche un pratico cannoncino all'orgone. Comunque sia, Straker ha dunque ammesso che quelle immagini sono il risultato di una sovrapposizione, confermando la mia ipotesi iniziale, e non sono la diretta realtà. Una manipolazione che curiosamente il Marcianò non aveva descritto prima che gli fossero sollevate obiezioni. Il video, insomma, non mostra affatto quello che si vede attraverso il binocolo-telemetro, come invece era stato dato a intendere.

Stabilito questo punto, andiamo avanti con le obiezioni. Ecco una prima infornata.


Seconda obiezione. Straker afferma di essere stato in grado di mantenere un telemetro laser puntato contro un velivolo in rapido movimento, a soli 1300 metri da lui, per un tempo sufficiente ad ottenere un dato di misurazione affidabile. Ora un aereo che voli a 500 km/h, per esempio, percorre 138 metri al secondo. È possibile ottenere misure in queste condizioni? Il manuale del telemetro dice di no, e aggiunge anzi che la luce intensa può addirittura mascherare l'impulso laser:

Weather conditions that influence air transparency (rain, fog, snow, mist) reduce maximum range. Bright sunny days will reduce performance as well as IR sun radiation may cover reflected laser impulses.
[...]
Natural hand tremor decreases the accuracy of long distance ranging.


Terza obiezione. Come mai nessun altro nella zona ha notato un aereo di linea che passava sopra un centro abitato (Sanremo) a molto meno di 1300 metri di quota relativa? Oltre a essere ben visibile, avrebbe fatto un baccano indicibile. Giusto per capirci: 1347 m è la distanza dal telemetro, che non è stata misurata perpendicolarmente al terreno, per cui la quota rispetto all'osservatore dev'essere drasticamente inferiore.


Quarta obiezione. Come mai Marcianò, che sappiamo avere una telecamera con uno zoom particolarmente generoso, non riesce a zoomare maggiormente su un aereo così incredibilmente vicino a lui?


Quinta obiezione. Come mai l'immagine è così sgranata e azzurrata, proprio come se l'aereo fosse molto, molto lontano?

Giacobbo direbbe “Coincidenze? Noi di Voyager crediamo di no”.

Adesso vediamo quali altre giustificazioni vengono partorite. Ci aggiorniamo domani.


2008/11/20: nuove giustificazioni


Sembra di assistere alla classica scena dell'esploratore nelle sabbie mobili: più si agita, più sprofonda. Infatti mentre molti, anche nel censuratissimo blog di Marcianò, reclamano a questo punto di vedere una foto dell'attrezzatura utilizzata per il video e di vedere altri video in cui la ripresa è fatta senza trucchi e sovrimpressioni, Marcianò ha presentato un'altra interessante giustificazione per un paio di obiezioni, mentre non è riuscito a rispondere alle altre elencate qui sopra.

Dice che è riuscito a filmare e misurare l'aereo, benché fosse vicinissimo (a soli 1300 metri da lui), perché “Per quanto ho spesso osservato, volano a velocità inferiori al normale e spesso al limite dello stallo”, dice Marcianò. E volando piano, udite udite, farebbero meno rumore: “Inoltre non è la prima volta che si osservano velivoli bassi emettere pochissimo rumore, probabilmente proprio perché, come scrive anche Vibravito, volano alla velocità minima consentita, per non farsi notare”, dice.

Orbene, la velocità di stallo di un TU-154M senza flap estratti, come quello mostrato nel filmato, è intorno ai 300 km/h (dato tratto dall'incidente di un TU-154, Aeroflot 7425, precipitato appunto per stallo). A 300 km/h, un aereo percorre ogni secondo ben 80 metri, ossia quasi due volte la propria lunghezza. Marcianò dice di avere avuto a 1300 metri da lui un aereo che andava a 80 metri al secondo e di essere riuscito a riprenderlo per un buon minuto. Come fa un aereo a quella velocità a restare alla stessa distanza da Marcianò per un minuto? Gira in cerchio proprio intorno a casa Marciano? Suvvia, siamo seri.

Quell'aereo è in realtà a una distanza ben maggiore e a una quota nettamente superiore. Soltanto così si spiega quello che si osserva nel video: dimensioni angolari dell'aereo che non cambiano per decine di secondi e soprattutto un azzurramento marcatissimo, tipico degli oggetti ripresi da grande distanza.

Giusto per darvi un'idea, quella qui accanto è l'immagine di un'antenna (quella sul monte San Salvatore, vicino a Lugano) che si trova a circa 2670 metri dal punto di ripresa, che è il Maniero Digitale (dati Google Earth, corretti per tenere conto del dislivello verticale di 600 metri).

La parte cilindrica in cima all'antenna sta insomma al doppio della distanza asserita da Marcianò. È in parte bianca e si staglia contro il cielo, per cui è un ottimo termine di paragone. Dunque dovrebbe avere un azzurramento marcatissimo, superiore a quello dell'aereo nel video. Vedete qualche azzurramento? Appunto.

In altre parole: gli sciachimisti sono così innamorati della propria teoria che non vedono neppure l'evidenza. E pur di non vederla s'inventano scuse su scuse.

Attendiamo con curiosità il prossimo contorcimento che sarà necessario per spiegare quest'ulteriore prova di falsificazione.


2008/11/28: nuovo video, nuovo falso (con sorpresa)


È comparso un nuovo video di Marcianò. Non solo è un falso, ma emerge che anche il telemetro è una buggeratura ai danni di chi s'è fidato della colletta. I dettagli sono in questo articolo.

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