2008/05/31

Telefilm anni ’80 a Gabicce il 6-8 giugno

Doppiatori, auto e nostalgia dei telefilm degli anni 80


Ritorno al Passato è un raduno per chi vuole rievocare o conoscere i miti dei telefilm che imperversavano negli anni 80 e per incontrare i loro doppiatori, conoscere il loro mestiere spesso poco apprezzato, e vedere dal vivo esemplari di auto rese famose da serie TV, come Hazzard, Starsky & Hutch e Supercar, e da film come Herbie e Ritorno al Futuro.

Il titolo della manifestazione allude anche al fatto che include anche il quarto raduno italiano dei fan della trilogia interpretata da Michael J. Fox e Christopher Lloyd.

Trovate tutti i dettagli di come arrivarci e come alloggiare, insieme al programma della manifestazione, qui. Il trailer, doppiato dall'Uomo Ragno, è su Youtube. Io purtroppo non ci potrò essere perché sono prenotato da una conferenza e dal corso d'indagine antibufala del CICAP a Padova, per cui divertitevi anche per me!

2008/05/29

Star Trek: ci ha lasciati Alexander Courage

L'autore del tema di Star Trek non è più tra noi


Alexander Courage, il compositore della conosciutissima musica della Serie Classica di Star Trek e arrangiatore di tanti altri film (da Hook a Basic Instinct a Jurassic Park), è morto all'età di 88 anni il 15 maggio scorso. Lo comunica Film Music Society in un articolo che elenca l'enorme carriera di Courage.

Un momento di grato raccoglimento, e poi cantiamo tutti insieme le otto immortali note della fanfara iniziale?

Go boldly, Alexander!

Autori di NeoOffice a Milano domani HELP!!

Domani ci sarà a Milano un incontro aperto al pubblico con Patrick Luby e Ed Peterlin, gli sviluppatori di NeoOffice: una variante libera e gratuita, supportata dalle donazioni, di OpenOffice.org per il mondo Mac. Uso NeoOffice da anni con molta soddisfazione per tutto il mio lavoro di scrittura, e devo dire che se il computer è abbastanza vivace da reggerne il peso non trascurabile, NeoOffice è assai più usabile e meglio integrato in OS X di quanto lo siano le alternative OpenOffice.org X11 o OpenOffice.org Aqua (beta).

Sono stato invitato anche in veste di interprete e ci sarò, insieme ad Antonio Dini, Lucio Bragagnolo e Fabrizio Venerandi, a partire dalle 18, ma l'evento inizia molto prima, alle 11, e si terrà a Milano presso @Work, in via Carducci, angolo Galleria Borella 3 (fermate MM Cadorna e Sant'Ambrogio). L'ingresso è libero e gratuito.

Il programma completo è disponibile qui (in inglese). E' possibile partecipare anche virtualmente tramite lo stream video in diretta gestito da FreeSMUG, che ha organizzato l'evento.

HELP!!!

Mi si è appena guastata l'auto con la quale contavo di andare a Milano da Lugano, e se uso i mezzi pubblici (treno) ho dei limiti di orario piuttosto pesanti. C'è per caso qualche anima pia ticinese automunita che ha voglia di fare il viaggio insieme? Se c'è, che mi mandi un e-mail al volo, grazie!

2008/05/28

Diretta radio informatica oggi 16:00 a “Megasciallo” (RSI, Rete Uno)

La trasmissione Megasciallo della Rete Uno della Radio Svizzera di lingua italiana si occuperà oggi in diretta, alle 16, di multimedialità, nuove vie dell'informazione e della comunicazione fra persone. Sono stato invitato a partecipare alla trasmissione e sarò in studio insieme al pubblico: un'esperienza nuova che m'intriga moltissimo. Se vi interessa seguire la diretta, lo streaming è qui.

Post eventum

Forse per un mio malinteso, il pubblico (inteso come auditorium di spettatori) non c'era in senso stretto, ma c'erano come ospiti al microfono i giovanissimi Giorgio e Filippo, entrambi tredicenni, che discutevano disinvoltamente e con competenza, fuori onda, di elusione di sistemi antiterrorismo e uso di proxy per schermare il proprio IP. La loro competenza informatica e la maturità con la quale gestiscono e raccontano l'uso delle tecnologie, dal cellulare a Internet all'e-banking, ha affascinato tutti e persino spaventato uno degli ascoltatori che ha partecipato telefonicamente. Lo capisco: alla loro età, la mia massima preoccupazione era quale pezzo di plastica infilare nei raggi della bici cross per farle fare il rumore della moto. Il mondo di oggi è diverso e già a tredici anni servono competenze decisamente superiori.

Se rappresentano l'adolescente quadratico medio, siamo in buone mani (mani più sicure di quelle di tanti adulti ossessionati dalla corsa all'ultimo gadget fine a se stesso): le generazioni future avranno bisogno di tutte le proprie risorse tecniche e mentali per tirarsi fuori dai casini che stiamo lasciando loro in eredità.

Il podcast della diretta, durata circa 50 minuti, sarà disponibile a breve qui nella sezione Megasciallo.

2008/05/27

Antibufala: spot MTV “bandito” sull’Undici Settembre, la soluzione

Risolto il caso della pubblicità di MTV


Adoro quando succedono queste cose: sono la dimostrazione di uno dei miei concetti internettiani prediletti, il cosiddetto "motore di ricerca umano". Google e soci sono una gran bella cosa, ma comportano il rischio che ci si dimentichi che fra i nostri amici e colleghi molto spesso c'è una serie vastissima di competenze e conoscenze alle quali potremmo rivolgerci per saperne di più su tanti argomenti, molto più efficacemente che tramite Google.

Un esempio di efficacia di questo motore di ricerca umano viene dall'indagine che ho avviato qualche tempo fa su un appello che circola sotto forma di presentazione PowerPoint e dice di essere una serie di immagini tratte da uno spot di MTV, che sarebbe stato bandito dal governo USA perché toccava un argomento politicamente sconveniente come l'11 settembre, paragonandolo ad altre tragedie che affliggono il mondo e per le quali non ci si mobilita altrettanto efficacemente.

Ero arrivato a un punto morto: poi una lettrice ha scoperto, grazie ai propri contatti di lavoro, quale agenzia pubblicitaria aveva preparato lo spot e mi ha così permesso di contattarla per sapere come stanno le cose. L'indagine completa è dunque qui e contiene una correzione alle mie prime impressioni.

Antibufala: il terribile appello per Cleto

Appello per bambino affetto da elefantiasi


Mi arrivano numerose segnalazioni di un appello accompagnato da una fotografia terribile, di cui mostro qui accanto solo uno scorcio. Ecco il testo che sta circolando attualmente:

Spero sinceramente che questo piccolo gesto di rinviare questo messaggio possa aiutare questa creaturina; solo una persona senza cuore può cancellarlo senza rinviarlo. Non costa niente e Veramente ne vale la pena diffonderlo.

Grazie per il tuo tempo ed il tuo cuore.

Mi chiamo Cleto e ho 5 anni....aiutami, per favore.

BEBE IMPORTANTE

Me llamo Cleto y tengo 5 años... aydame por favor.

Sinceramente espero que nuestro granito de arena por reenviar esto tan triste sirva para poder ayudar a esta criatura, solo alguien sin corazón puede eliminar este mail, no cuesta nada colaborar; de tantas tonterias que a veces enviamos, esto realmente vale la pena.

Gracias por tu tiempo y por tu corazón.

Solo reenvialo, por caridad. (y dale gracias a Dios si tienes hijos sanos). Cleto es un niño de Bogotá Colombia, cuenta con cinco años de edad y desde los dos años sufre de una rara enfermedad llamada elenfatiasis cumerdi, lo mismo que en sus brazos debido a la gran desnutrición ha sufrido una malformación de sus huesos. Te pedimos de todo corazón tu ayuda.

Cómo?

Reenviando este e-mail a cuantos corresponsales tengas en tu libreta de direcciones. Por cada e-mail que se reenvie, Cleto recibirá una cantidad de dinero la cual se destinara a ayudarlo en su recupoeración y terpias.Cleto mas que nadie y sus padres te lo agradeceran infinitamente. Dios te bendiga.


Questo bimbo della Colombia soffre di una rara malattia che causa delle gravi malformazioni alle ossa.

Rinviando questa mail potrai aiutarlo.

Per ogni mail inviata, la sua famiglia riceverà del denaro per le cure e le terapie.
Per una volta fidiamoci e facciamo del bene.


La storia di Cleto è una mescolanza di vero e falso. La fotografia circola su Internet almeno dal 2002, come documentato da un forum di Snopes.com (contenente la foto integrale, non adatta alle persone sensibili), ed è probabilmente autentica (non ha segni di fotoritocco), ma non c'è alcuna conferma che si tratti del bambino descritto nell'appello. La malattia citata, l'elefantiasi, è reale e produce gli effetti devastanti visibili nella foto, ma non è dovuta alla malnutrizione, bensì ad un parassita. Inoltre non esiste una "elefantiasi cumerdi" come dice invece l'appello.

Soprattutto, è falso che reinviando l'appello la famiglia del bambino riceverà denaro per cure e terapie: non esiste alcun modo per tracciare un e-mail inoltrato in questa maniera. Di conseguenza, è del tutto fuori luogo fidarsi sperando di fare del bene come propone l'appello.

Il fatto che l'appello non contenga coordinate più precise di un semplice "il bambino Cleto che vive a Bogotà" è un chiaro sintomo che qualcosa non torna: se fosse un appello vero, offrirebbe vari modi per contattare la famiglia o le organizzazioni che l'aiutano. Ma l'appello fa leva, come sempre, sulle nostre emozioni per scavalcare la razionalità e perpetuarsi.

Trovate maggiori informazioni presso Rompecadenas (in spagnolo) e Breakthechain (in inglese).

Windows 7 nel 2010

Saltare Vista e aspettare Windows 7?


Stanno circolando le prime immagini del successore di Windows Vista, denominato per ora Windows 7, e si sa la data prevista (ma suscettibile di slittamenti) in cui uscirà: il 2010, secondo The Inquirer. Ecco qualche immagine: altre sono disponibili presso il blog Wepokers.





Maggiori dettagli sul funzionamento e le caratteristiche di Windows 7 sono raccolte presso Wikipedia, che offre vari rimandi ad analisi tecniche di quello che finora è stato rivelato in merito.

Microsoft supporterà ODF

MS Office avrà ODF: fine dei formati proprietari che aiutano i monopoli? Calma un attimo



Il 21 maggio scorso, Microsoft ha annunciato che il Service Pack 2 di Microsoft Office 2007, previsto per la prima metà del 2009, supporterà anche il formato ODF (OpenDocument), lo standard ISO 26300 utilizzato da vari programmi alternativi alla suite Microsoft, come OpenOffice.org. Gli utenti saranno in grado di "aprire, modificare e salvare documenti usando ODF" e potranno "impostare l'ODF come formato di file di default per Office 2007".

Le versioni precedenti di Microsoft Office, specificamente Office XP e Office 2003, gestiranno ODF tramite un componente convertitore. Nulla è dato sapere per i tanti che usano le numerose altre versioni di Microsoft Office.

Manca insomma ancora quasi un anno prima che diventi realtà una delle richieste più frequenti di chi non vuole essere sottoposto al cosiddetto "vendor lock-in", ossia la dipendenza da uno specifico prodotto: l'uso di un formato che sia utilizzabile appieno anche tramite altri programmi, in modo da non doversi trovare alla mercé dei ghiribizzi del venditore dell'unico software in grado di leggere correttamente i dati generati dagli utenti.

Come già detto in varie occasioni in questo blog, i formati sono una delle chiavi di un monopolio digitale. Se scrivo documenti che posso leggere o modificare soltanto con uno specifico programma (per esempio Microsoft Word, ma anche AutoCAD o Keynote, giusto per fare qualche esempio), perché è l'unico che gestisce correttamente quel formato, quei documenti saranno per sempre accessibili soltanto tramite quel programma. Se quel programma non viene più concesso in licenza, o se la sua licenza aumenta di prezzo, i miei documenti diventano inaccessibili, oppure devo pagare un dazio per leggerli.

Usando un formato aperto, invece, posso scegliere quale programma usare per leggerli. Potendo scegliwre quale programma usare, posso scegliere anche quale sistema operativo adoperare. I formati aperti si traducono insomma in maggiore libertà di scelta e possibilità di risparmio per i consumatori grandi e piccoli.

Il problema di tutta la faccenda sta nella parola "appieno". Come ben sa chi ha trasferito documenti da una versione all'altra dello stesso Microsoft Office, ci sono incompatibilità persino tra versioni differenti di software realizzato dalla medesima società. Anche il mondo open source, che appoggia i formati aperti, ha problemi di compatibilità: aprite un documento in formato ODF usando OpenOffice.org e usando Koffice o Google Docs o uno dei tanti programmi che supportano ODF, e noterete subito che la formattazione perde pezzi per strada.
Quanto sarà completo e trasparente il supporto a ODF in Microsoft Office?

Anche se soltanto l'idea di Microsoft che supporta il formato OpenDocument sembrava eresia e fantascienza fino a poco tempo fa e quindi quest'annuncio è molto significativo, conviene dunque aspettare prima di festeggiare la "resa" di Microsoft: bisogna vedere quanto sarà completo il suo supporto al formato ODF, e poi c'è da tenere presente che Microsoft non ha ancora deciso di abbandonare il formato rivale che aveva proposto, l'Open XML, anch'esso ratificato da poco dall'ISO/IEC fra mille polemiche sulla correttezza della procedura.

Nel frattempo, però, si tratta sicuramente di un buon passo nella direzione giusta. Se Microsoft vuole togliersi di dosso la nomea (peraltro giuridicamente accertata) di monopolista aggressivo, deve abbracciare gli standard aperti, anche perché i consumatori stanno cominciando a rendersi conto che esistono soluzioni alternative. Del resto, qualitativamente la sua suite è in grado di competere più che alla pari con i prodotti alternativi anche senza bisogno di ricorrere al trucchetto dei formati proprietari.

Trovate alcuni commenti sulla vicenda presso The Register, la ODF Alliance e la BBC.

Nuovo sbarco su Marte, con inevitabile complotto

La Phoenix atterra su Marte


La sonda automatica Phoenix è riuscita a posarsi correttamente sul suolo marziano domenica notte e ha già iniziato a inviare le prime immagini. Una di queste, in particolare, sta cominciando a far mormorare gli appassionati di misteri e cospirazioni (cliccatevi sopra per ingrandirla):



Se guardate appena sotto l'orizzonte, leggermente a destra della mezzeria, trovate una forma decisamente anomala:



E' una torre di cristallo aliena? Un riflesso del sole sulla cupola trasparente della tuta di un marziano che sta venendo a vedere chi gli è arrivato in casa? Come avviene sempre in questi casi, la fantasia di chi non ha fantasia si scatena secondo i soliti, stanchi binari. E' con tutta probabilità un semplice difetto di acquisizione dell'immagine, di quelli osservabili in altre foto marziane, dovuti a un picco localizzato di luminosità o a un'interferenza elettromagnetica più intensa della media.

La superficie di Marte è esposta alle radiazioni provenienti dal Sole molto più di quella terrestre, e queste radiazioni possono interferire con i sistemi elettronici delle sonde (che sono progettate per sopportarle solo fino a un certo limite). Le fotocamere digitali della Phoenix, come in tutti i veicoli che l'hanno preceduta, non sono pensate per scattare foto ricordo, ma per sopravvivere a mesi di viaggio nel vuoto dello spazio, al freddo estremo di Marte (-133°C) che farebbe schiattare una fotocamera normale, e per acquisire immagini in bianco e nero, pensate più per ottenere misure e rilievi che per emulare Ansel Adams.

Le foto a colori che vengono mostrate sono infatti una composizione di più foto in bianco e nero scattate attraverso appositi filtri per ottenere qualcosa che somiglia al colore naturale: non sono uno scatto singolo.

Anche le forme poligonali visibili sul terreno hanno un'aria misteriosamente regolare, ma in realtà sono prodotte dal periodico congelamento e scioglimento dell'acqua nel sottosuolo marziano, esattamente come avviene sulla Terra. Anzi, Phoenix è stata mandata in quella zona, verso il polo nord di Marte proprio perché queste forme poligonali sono state viste dalle sonde orbitanti e sono sintomo di presenza d'acqua. Phoenix ha un braccio lungo oltre due metri che verrà usato per scavare e cercare quest'acqua, così importante per alimentare le speranze di trovare vita su Marte.

Per saperne di più sulla tecnologia di questa sonda "riciclata" (fatta in gran parte con componenti provenienti da missioni annullate o fallite, da cui il nome Phoenix, fenice, per ricordare il mitico uccello che risorgeva dalle proprie ceneri), ecco qualche coordinata:

  • La sezione del sito della NASA dedicata alla Phoenix, con splendide animazioni (questa, in particolare, sembra il trailer di un film);
  • La straordinaria foto della Phoenix mentre scende appesa al proprio paracadute, scattata dalla sonda automatica orbitante Mars Reconnaissance Orbiter: un'operazione di altissima precisione che dimostra quanto si possa fare con i sistemi automatici;
  • Un'altra sezione del sito NASA dedicata alla sonda, con un contatore per seguire il poco tempo (tre mesi circa) a disposizione della sonda prima di spegnersi per mancanza di energia solare ed essere probabilmente sommersa dall'espansione delle calotte polari marziane.
  • Il sito dell'Università dell'Arizona che raccoglie le foto trasmesse dalla sonda;
  • e le pagine dell'Università di Neuchâtel dedicate al potente microscopio a forza atomica realizzato per la missione, che è frutto della collaborazione di numerosi paesi.
Buona fortuna, Phoenix!

2008/05/23

Saluti dal raduno Star Trek

Sticcon, attori e fan di Star Trek a Bellaria


Due righe veloci dalla Sticcon, uno dei raduni annuali dello Star Trek Italian Club, che è iniziata ieri e terminerà domenica a Bellaria (Rimini) e avrà fra i suoi ospiti gli attori Robert Picardo (il Dottore Olografico), Vaughn Armstrong (una dozzina di ruoli in varie serie di Star Trek) e Brent Spiner (l'androide Data), per i quali avrò il piacere di fare la traduzione simultanea.

La convention include nel programma anche alcune conferenze scientifiche, come quella molto intrigante sulla fusione nucleare low-cost, tramite polywell, proposta dal fisico Bussard recentemente scomparso: ha tutte le caratteristiche, fin troppo belle per essere vere, di tante pseudomacchine per la generazione di energia. Perfettamente pulita, economica, portatile, senza radiazioni, senza scorie; ricicla e ripulisce persino le scorie delle centrali nucleari tradizionali.

C'è persino una "teoria di complotto", secondo la quale la big science, la scienza dei grandi investimenti politicizzati per garantire posti di lavoro agli elettori, osteggia la sperimentazione dei polywell perché costa relativamente poco rispetto agli immensi investimenti (con relativo indotto) necessari per progetti di fusione come ITER. La differenza rispetto ai vari sistemi di moto perpetuo o energia generata dal nulla è che il polywell è partito da un'idea di un pilastro della fisica come Bussard, ha dei prototipi concreti e viene discusso pubblicamente. Sarebbe interessante capirne di più, per cui se avete competenze nel settore, fatevi sentire.

Insomma, se vi interessano Star Trek e la fantascienza in generale (c'è qui anche una DeLorean come quella di Ritorno al Futuro, film che avrà a breve un raduno apposito), fate un salto al Centro Congressi di Bellaria. L'ingresso è a pagamento.

Ah, e a proposito di fantascienza, se vi interessa sapere com'è Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, l'abbiamo visto ieri sera (con una proiezione a dir poco avventurosa): senza infamia ma anche senza lode, ben fatto ma un po' a corto dei grandi temi, delle battute, delle allusioni e dei giochi di sguardi che rendevano così gradevoli e classici i tre film precedenti della saga. Nessun fan di Indiana Jones può perderselo, ma non è all'altezza dei capitoli precedenti.

Qualche foto del raduno messa online di corsa:


Brent Spiner e Vaughn Armstrong



Brent Spiner dietro le quinte della sessione fotografica



Robert Picardo


Post eventum


I tre attori ospiti sono stati tutti divertenti, ricchi di spunti e gentilissimi: superato il disorientamento iniziale dovuto all'abitudine ai ritmi frenetici e ai fan invadenti delle convention di altri paesi, hanno girato serenamente per la Sticcon e deliziato con una visita a ogni singolo tavolo della cena di gala. Operazione non banale, visto il numero dei partecipanti. E l'aggettivo "legendary" (leggendario) usato da Vaughn Armstrong durante un'informalissima chiacchierata notturna per descrivere l'ospitalità offerta dalle convention italiane è sicuramente una grande soddisfazione per chi si fa in quattro per organizzarle (e anche per chi vi partecipa).

Il doppiatore Marco Mete (la voce di Brent Spiner, ossia Data in Star Trek) si è confermato un cordialissimo intrattenitore oltre che maestro di doppiaggio, presentando al pubblico una lezione dal vivo di come si doppia uno spezzone di Star Trek usando come doppiatori improvvisati alcuni membri del pubblico. E' stata un'occasione divertente ed educativa per imparare ad apprezzare meglio il lavoro difficile e spesso dimenticato dei doppiatori italiani. Spero di potervi presentare presto uno spezzone della lezione.

Fra l'altro, Mete mi ha confermato che anche il doppiaggio di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo è stato realizzato nelle stesse condizioni demenziali di molti altri film recenti, ossia senza consentire ai doppiatori di vedere le immagini: hanno avuto soltanto un video nel quale era mascherato tutto tranne le bocche degli attori. Come si fa a dare la giusta intonazione, se non si capisce nemmeno cosa sta succedendo? Infatti i risultati si vedono: il doppiaggio di IJeiRdTdC (che titolo inutilmente prolisso) è piatto e l'accento russo dato a Cate Blanchett sembra tratto di peso da un cartone animato di Vladimiro e Placido.

Ma per tornare a Star Trek, il prossimo appuntamento è già definito: sarà con René "Odo" Auberjonois, a Riccione, il 21-23 novembre 2008.

2008/05/18

Scie chimiche, Comedonchisciotte e conferenza al Museoscienza

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2009/09/19.

Presso il Museo di Storia Naturale, in Corso Venezia a Milano, ci sarà il 24 maggio quella che credo sia una delle prima risposte formali e scientifiche, in Italia, alle teorie deliranti sulle cosiddette "scie chimiche".

Alle 17, infatti, il chimico Simone Angioni (Università di Pavia), coordinatore del Gruppo CICAP Lombardia, e il geologo e giornalista scientifico Luigi Bignami presenteranno due relazioni, intitolate rispettivamente "Tracce nel cielo: le ‘scie chimiche’" e "Le stranezze della nostra atmosfera". So che nei lavori di preparazione sono stati coinvolti addetti ai lavori a tutti i livelli, per cui sarà un bagno di sangue per i poveri sciachimisti.

Quasi mi dispiace: dev'essere dura, per loro, annunciare in continuazione che le "scie chimiche" sono il segno di un'imminente catastrofe velenifera e poi vedere che ormai da quindici anni (da quando fu "rivelato" per la prima volta il complotto) la suddetta catastrofe non si materializza. Si finisce per fare la figura di quelli che prevedevano la fine del mondo nell'anno mille.

In realtà mi spiace soltanto per le persone che, in buona fede, abboccano a queste teorie perché sono ammantate di una veste pseudoscientifica e fanno leva sulle nostre paure istintive: per i guru dello sciachimismo, che fanno soldi vendendo paccottiglia e si autogratificano mettendo paure inutili in testa alla gente per sentirsi importanti messaggeri di verità, non ho nessuna pietà. La pochezza e vuotaggine della loro esistenza non sono una punizione sufficiente, ma costituiscono un buon inizio.

Se vi interessa partecipare all'incontro al Museo, che conterrà sicuramente notizie importanti sul fenomeno reale delle scie di condensazione anche a prescindere dallo sbufalamento delle teorie complottiste, l'ingresso è libero e potete chiedere informazioni al numero italiano 02-88463337.

Nel frattempo, godetevi l'ennesima dimostrazione della paranoica imbecillità degli sciachimisti: un lettore, Achille (che ringrazio), mi segnala questo articolo su Comedonchisciotte.org. Mostra quella che viene presentata come una fotografia dell'interno di uno degli aerei spruzzatori di morte, ottenuta miracolosamente da un impavido investigatore. L'articolo dice, senza alcun dubbio o esitazione, che "questa foto, ottenuta in qualche modo da Tim White, è dell’interno di uno degli aerei di linea “retro-attrezzati” per spandere le scie chimiche".
Ecco il dettaglio della foto, cliccabile per ingrandirla:

Sembra indubbiamente inquietante, con quei fusti misteriosi in primo piano, ma basta un attimo di raziocinio per chiedersi a cosa servono tutti quegli apparati che occupano metà dell'enorme cabina, se si tratta solo di spruzzare della roba chimica durante il volo: sarebbe più intelligente riempire l'intero aereo di tante cisterne. Se di attimi ne spendiamo due, anziché uno, sorge spontanea la domanda successiva: ma basteranno quei pochi fusti per fare scie lunghe centinaia di chilometri?

Eh già. Questa, al di là di tutte le disquisizioni tanto care agli sciachimisti, è una delle obiezioni trancianti alle loro fantasie malate: nessun aereo, neanche un'aerocisterna, è abbastanza capiente da contenere liquidi sufficienti a generare nebulizzazioni chilometriche, come quelle che si osservano nelle scie di condensazione persistenti (quelle che gli sciachimisti credono siano "scie chimiche"). Basta notare che un Canadair fa fuori il proprio pieno d'acqua in pochi istanti: come farebbe un'aerocisterna "assassina" a nebulizzare i suoi presunti veleni per ore e ore?

Le lunghe scie di condensa devono quindi essere generate non scaricando qualcosa che sta dentro l'aereo, ma aspirando qualcosa che sta fuori, nell'aria, in grande quantità ed espellendolo: quel qualcosa è, per l'appunto, il vapore acqueo contenuto nell'atmosfera, che passa attraverso i motori, si scalda, e poi si raffredda, condensandosi.

Ma torniamo alla nuova prova schiacciante degli sciachimisti. Facciamo un salto sul sito della Boeing, e guardiamo un po' cosa troviamo nella sezione dedicata ai collaudi del modello 777, nella versione 777-200LR Worldliner, per esempio qui (il link è oggi obsoleto, ma maggiori dettagli e aggiornamenti sono pubblicati qui):

Vi sembrano familiari quei rack di apparecchiature? Allora questa foto vi sembrerà ancora più familiare: guardate cosa c'è sotto il tavolo.

C'è di meglio: andando a spulciare lo splendido archivio pubblico di Airliners.net, troviamo proprio la foto incriminata. E' questa, e si riferisce al Boeing 777-200LR matricola N60659.
La foto è stata scattata il 25 maggio 2005 al McClellan Airfield di Sacramento, in California. Da questa foto manca la dicitura "HAZMAT" (sigla tecnica che indica una sostanza pericolosa) sulla parete dietro le poltrone di destra, evidentemente aggiunta da qualche burlone per prendere in giro gli sciachimisti o da qualche imbecille che aveva bisogno di fabbricare prove per giustificare la propria fantasia cospirazionista.

L'aereo è appunto attrezzato, come già si intuiva dalle foto precedenti, per una serie di collaudi tecnici. Il blog della Boeing che segue questi collaudi spiega anche a cosa servono quei fusti: contengono acqua e sono collegati da tubi a una pompa che permette di travasare l'acqua da una serie di fusti all'altra per spostare il centro di gravità dell'aereo secondo quanto richiesto dalle norme di collaudo, esattamente come si sposterà durante i voli di linea.

Ricordatevi che noi effettuiamo collaudi ai limiti dell'inviluppo di peso e centro di gravità. Questo ci impone di controllare il centro di gravità sia a terra, sia in volo. Possiamo spostare del peso, sotto forma di acqua, in avanti o all'indietro usando il sistema di zavorra d'acqua. Il sistema è composto da 48 fusti, ciascuno in grado di contenere 208 kg, collegati da tubazioni a una pompa. Un sistema computerizzato tiene traccia della collocazione del carburante, della combustione del carburante, dell'ubicazione delle persone, della zavorra, del settaggio dei flap, della posizione del carrello e della quantità di fusti d'acqua. Le informazioni vengono elaborate per visualizzare il centro di gravità corrente dell'aereo. Spostiamo acqua o specifichiamo l'uso di un serbatoio di carburante per configurare il centro di gravità entro i requisiti specificati del test.

Traduzione: ancora una volta, gli sciachimisti sono stati colti a presentare prove false e hanno dimostrato di non essere capaci di fare la benché minima ricerca prima di dichiararsi assolutamente certi delle accuse gravissime che fanno. Dicevano di poter dimostrare le proprie teorie con una foto dell'interno di "uno degli aerei di linea 'retro-attrezzati' per spandere le scie chimiche", ma hanno dimostrato soltanto di essere degli incapaci incompetenti. Nessuno di loro si è preso la briga di controllare le fonti o di vagliare ipotesi alternative. E' ironico che proprio queste persone, che ripetono in continuazione che non bisogna credere ciecamente alle verità ufficiali senza spirito critico, finiscono per credere ciecamente alle proprie verità. E tutti i loro seguaci fanno altrettanto.

Dov'è il vostro spirito critico, anzi autocritico, cari sciachimisti? Quando sbagliate, dove sono le vostre scuse e rettifiche? Un vero ricercatore, quando sbaglia, ammette l'errore, si scusa, e avvisa pubblicamente del fatto. Voi no. Zitti e mosca. Anzi, continuate a ripetere l'esibizione delle stesse "prove" anche dopo che sono state sbufalate (e voi sapete che sono state sbufalate).

Achille mi segnala anche un'altra foto dei test, fatta da un pilota privato che si è imbattuto nel Worldliner durante un atterraggio in un aeroporto fuori mano in California, in una serie di immagini che a prescindere dallo sbufalamento merita di essere vista per conoscere un aspetto dell'aviazione civile poco conosciuto:

Complimenti vivissimi a Christopher Gussa, l'autore dell'articolo originale, e a Gianni Ellena, colui che ha "scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org" questa perla di complottismo. Di gente così abile nello scovare e verificare c'è proprio da fidarsi ciecamente.

2008/05/17

Promemoria: Oggi a Lugano per diritti digitali e TILUG Day

Come preannunciato, sono stato invitato a parlare oggi pomeriggio intorno alle 15 all'aula 21 dell'Università della Svizzera Italiana per il TILUG Day organizzato dal Ticino Linux User Group. L'entrata è libera: i dettagli sono qui e la mappa del luogo è qui. Presenterò una versione aggiornata della mia relazione sull'obsolescenza dei formati e dei supporti e sui pericoli culturali del DRM. A dopo!


Aggiornamento (2008/05/18)


Ecco la versione Slideshare della mia presentazione, ovviamente senza i filmati della Disney e della Pixar censurati:



Grazie al TILUG per l'ospitalità, agli amici che sono venuti a trovarmi e a quelli nuovi conosciuti (finalmente!) sul posto.

2008/05/13

Attenti all’avviso d’infrazione

Infrazione per divieto di sosta? La punizione è un virus


Sta circolando una serie di messaggi che spaventano gli utenti per indurli ad aprire un allegato infetto: eccone un esempio.

La presente per notificarle la sanzione applicata per "divieto di sosta" in data 02 Aprile 2008.

Articolo contestato n° 141

E' obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione.

In allegato :

- Documentazione verbalizzata.
- Immagini di ripresa del veicolo.
- Documentazione di contestazione.
- Conteggio punti patente.

Siete pregati di prendere visione di quanto in allegato ed agire di conseguenza entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente.


Qualora volesse opporsi a tale sanzione in allegato trova il modulo riferito alla sentenza di cassazione del 20 Luglio 2001 NR 9909 la quale sminuisce la presunzione di veridicità dei fatti attestati come avvenuti in assenza di verbalizzanti
( immagine ripresa con mezzi digitali ( autovelox ).

Seguirà raccomandata al suo indirizzo.


L'allegato è un virus, più propriamente un trojan horse, identificato per esempio coem Trojan BackDoor.Generic9 dall'antivirus AVG. Chiaramente l'allegato non va aperto e il messaggio va cestinato perché non proviene affatto da un servizio di notifica contravvenzioni ufficiale. Gli indizi sono tanti, ma la paura impedisce a molti di notarli: un classico social engineering, insomma.

Gmail ha una falla spara-spam

Gmail vulnerabile alla disseminazione di spam


Zdnet segnala un rapporto pubblicato (con prudenziali omissioni) dal gruppo di ricerca sulla sicurezza informatica INSERT: il sistema di gestione di Gmail, il servizio di posta di Google, ha una falla che permette di utilizzarlo con estrema semplicità come disseminatore di spam.

Un difetto nella gestione del forwarding e nella fiducia data dai provider a Gmail, dice INSERT (Information Security Research Team), consente a chiunque abbia accesso ai server SMTP e HTTP di Google di inviare centinaia di e-mail di spam scavalcando il limite di 500 messaggi impostato da Gmail e falsificando anche il contenuto degli header dei messaggi, compreso il campo From che identifica (apparentemente) il mittente. In pratica, i server SMTP di Google diventano degli open relay.

La dimostrazione realizzata da INSERT ha permesso di inviare ben 4000 messaggi di spam da un singolo account Gmail senza che vi fosse alcun intervento da parte di Google. Dato che i server di Google sono considerati sicuri e fidati dagli altri provider, i filtri antispam non bloccano questi messaggi.

INSERT non ha pubblicato i dettagli di questa vulnerabilità, ma li ha comunicati a Google e li pubblicherà nel corso di una conferenza sulla sicurezza informatica che si terrà a settembre in Brasile.

Pubblicità “bandita” di MTV, aggiornamento

Scovati gli autori dello spot sull'11/9 "bandito"


Grazie a Leetah, una lettrice del Disinformatico, per aver trovato nuovi dettagli sulla presentazione PowerPoint che accusa il governo USA di aver vietato uno spot televisivo di MTV perché polemizzava sulla tragedia dell'11 settembre. La faccenda è descritta qui.

Rapido promemoria su bufalovirus

Antibufala: riprendono a circolare vecchie conoscenze


Numerosi lettori mi stanno segnalando la ripresa di un paio di allarmi fasulli già circolanti in Rete da un bel po' di tempo:

ATTENZIONE LEGGETE URGENTEMENTE!!
VIRUS LETALE!
EUROPA 1 ieri ha diffuso la conferma di questa informazione. Messaggio da far girare !!! Nei prossimi giorni dovrete fare attenzione a non aprire alcun messaggio avente per oggetto 'invito', a prescindere da chi ve l'abbia inviato! È un virus che 'apre' una torcia olimpica e che brucia l'hard disk del Pc. Questo virus sarà inviato da una persona che avete nella lista dei contatti ed è per questo che dovete assolutamente inviare quest'e-mail. Sarà meglio ricevere questo messaggio 25 volte piuttosto che ricevere il virus ed aprirlo!! Quindi, se ricevete un messaggio chiamato 'invito' non l'aprite prima di tutto e spegnete immediatamente il vostro Pc. È il virus peggiore annunciato dalla CNN ed è stato classificato dalla Microsoft come il virus più distruttivo che sia mai esistito fino ad oggi! Questo virus è stato scoperto ieri pomeriggio da MCAfee e non ci sono ancora soluzioni per rimediare a questo virus. Esso distrugge semplicemente tutta la 'zona zero' dell'hard disk dove sono nascoste le informazioni vitali!
INVIATE QUEST'E-MAIL A TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE!!
Ai vostri amici, I vostri contatti... perché più persone avvertite più il virus avrà difficoltà a propagarsi.


Un classico: la "torcia olimpica" fa comodo perché sembra riferirsi alle Olimpiadi cinesi, ma in realtà risale al 2006, come documentato qui a suo tempo.

Ma ancora più classico è quest'appello, che riemerge periodicamente sin dal 2002 grazie ai suoi garanti apparenti:

Vi prego fatela girare, non costa nulla ed e' un aiuto enorme !!!

Mar. A. Marco BIANCHI

Comando Generale della Guardia di Finanza

IV Reparto - Ufficio Infrastrutture Viale XXI Aprile, 51 00162 ROMA

Telefono: 06/44223683

e-mail: Bianchi.Marco@gdf.it

Oggetto: Leucemia - Per favore leggete di seguito

Se la cestinerete davvero non avete cuore.

Salve, sono un padre di 29 anni.

Io e mia moglie abbiamo avuto una vita meravigliosa.

Dio ci ha voluto benedire con una bellissima bambina.

Il nome di nostra figlia è Rachele. Ed ha 10 anni. Poco tempo fa i dottori hanno rilevato un cancro al cervello e nel suo piccolo corpo.

C'è una sola via per salvarla è operare. Purtroppo, noi non abbiamo denaro sufficiente per far fronte al costo.

AOL e ZDNET hanno acconsentito per aiutarci. L'unico modo con il quale loro possono aiutarci è questo: Io invio questa email a voi e voi inviatela ad altre persone. AOL rileverà la traccia di questa e-mail e calcolerà quante persone la riceveranno.

Ogni persona che aprirà questa e-mail e la invierà ad altre persone ci donerà 32 centesimi.

Per favore aiutateci...!!!

Con sincerità George Arlington

Barbara Varano Laboratorio di Virologia Istituto Superiore di Sanità V.le Regina Elena 299 00161 Roma, Italy Tel 39-06-49903170 Fax 39-06-49387184

Dr Fabrizio Bianchi 1° Ricercatore CNR Sezione Epidemiologia Istituto di Fisiologia Clinica Consiglio Nazionale delle Ricerche Area di Ricerca di San Cataldo Via Moruzzi,1 - 56127 PISA (Italy) phone: +39-(0)50-3152100/1 fax: +39-(0)50-3152095

Massimiliano Giangaré cell. 328 9583457

Prof. Ettore Cardarelli Università degli studi di Roma 'La Sapienza' Via Eudossiana 18 00184 Roma

FATE GIRARE PER AIUTARE IL COLLEGA: E' UN PICCOLO GESTO CHE POTREBBE RISOLVERE UN GROSSO PROBLEMA!


In realtà nessuna delle persone citate nell'appello è garante di nulla: si tratta semplicemente di persone che hanno creduto all'appello e l'hanno inoltrato incollandovi in coda, forse involontariamente, le proprie coordinate. Tutta la storia è raccontata nell'apposita indagine antibufala.

Wifi, paura mi fai

Il Wifi fa male? Panico da Report


L'articolo è stato aggiornato (correzione refusi) dopo la pubblicazione iniziale.

Domenica scorsa (11 maggio), la trasmissione Report di Raitre ha rilanciato il panico da Wifi: ha tradotto e trasmesso un servizio sulla pericolosità delle radiazioni elettromagnetiche prodotte dagli apparati Wifi. Il servizio porta il marchio autorevole della BBC e risale a un anno fa: il Disinformatico se ne era già occupato a suo tempo in un articolo apposito. La trascrizione e il video del servizio, nella forma presentata da Report (con tanto di "hotspot" tradotto come "punti caldi") è disponibile sul sito della trasmissione.

Come già notato a suo tempo, il servizio di Report e BBC fa un po' di confusione fra studi sui segnali delle reti cellulari e segnali wifi e manda messaggi poco chiari e contraddittori: da un lato fa notare che i livelli rilevati dai test condotti per il servizio sono risultati "comunque entro i limiti di sicurezza posti dal Regno Unito, addirittura 600 volte inferiori"; dall'altro dice che i segnali wifi, nel test specifico, sono risultati "tre volte l'intensità dell'antenna [cellulare] più vicina, non in modo continuo, ma durante le fasi di download".

Il vero rischio, qui, è che parta la solita campagna luddista per abolire il wifi, soltanto perché qualcuno sospetta che potrebbe esserci un pericolo. C'è il rischio che ci si scagli contro la tecnologia che non si conosce e invocarne a gran voce la rimozione dalle scuole, così i nostri preziosi pargoli cresceranno sani come pesci, senza la minaccia di Internet che arriva col Wifi, liberi di respirare la porcheria degli scarichi delle auto e liberi di passare ore con il telefonino a pochi centimetri dal cervello. Per poi tornare a casa e trovarsi immersi serenamente nel campo elettromagnetico del wifi del vicino, acceso giorno e notte, che fa così comodo perché ci si collega a Internet a scrocco.

Parliamoci chiaro: nessuna tecnologia è esente da rischi: vanno soppesati rispetto ai benefici. Bandire il wifi significa, in molti casi, bandire Internet, perché scuole, aziende e privati non hanno i fondi necessari per posare i cavi sostitutivi (e chissà, magari sono pericolosi anche quelli). Vogliamo far crescere una generazione di ignoranti sanissimi, mentre il resto del mondo usa Internet per progredire e risollevare la cultura e l'economia?

Come già notavo tempo addietro, le onde radio fanno parte del nostro ambiente da ormai un secolo e non ci sono effetti scientificamente documentati di conseguenze derivanti da emissioni ai bassi dosaggi ritenuti appunto sicuri. Anzi, l'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha condotto uno studio sulla presunta pericolosità del Wifi, la cui conclusione è che sulla base dei "bassissimi livelli di esposizione e dei risultati di ricerca raccolti fin qui, non ci sono prove scientifiche convincenti di effetti nocivi sulla salute da parte dei deboli segnali RF delle stazioni base e delle reti senza fili".

L'OMS rivela anzi un dato molto interessante: la frequenza più bassa dei segnali delle antenne radio e TV fa sì che a parità di esposizione fanno più male i segnali delle antenne radiotelevisive. "Il corpo assorbe fino a cinque volte più segnale dalla radio FM e dalla televisione che dalle stazioni base". Per essere coerenti, quindi, prima di occuparci della pericolosità del wifi dovremmo bandire i trasmettitori radio e TV. Compresi quelli usati da Report, ovviamente. Ve la sentite?

Inoltre, nota lo studio OMS, le stazioni radio e TV trasmettono da cinquant'anni e non ci sono state conseguenze significative sulla salute, salvo il rimbambimento mediatico sicuramente generato da Voyager e dai vari reality.

La sensazione che si voglia sensazionalizzare un argomento, fornendone un quadro molto parziale per lanciare l'ennesimo allarme contro le tecnologie, è forte: per esempio, a quanto mi risulta, Report non ha aggiornato il servizio della BBC per tenere conto del fatto che (come nota la BBC stessa) erano state mosse delle contestazioni riconosciute valide dalla stessa BBC (i dettagli sono qui): il professor Michael Repacholi, scienziato intervistato nel servizio, ha protestato dicendo che le questioni scientifiche erano state presentate in modo non equilibrato e che la sua intervista era stata gestita in modo non equo.

Infatti la BBC ha accettato le contestazioni, che non sono di poco conto: Repacholi era stato presentato come voce minoritaria (unica voce scientifica a sostenere la non dimostrata pericolosità del wifi) contro tre scienziati e altri intervistati sostenitori della pericolosità, dando "un quadro ingannevole dello stato delle opinioni scientifiche sulla materia". Non solo: "il contributo del professor Repacholi è stato presentato in un contesto che suggeriva agli spettatori che la sua indipendenza scientifica era in dubbio", dice la BBC, "mentre gli altri scienziati sono stati presentati in modo acritico. Questo ha rinforzato l'impressione ingannevole ed è stato scorretto nei confronti del professor Repacholi". Repacholi era stato accusato di aver preso soldi dagli operatori telefonici per tacere i rischi delle loro emissioni elettromagnetiche.

Sembra sorprendente che una trasmissione solitamente seria come Report (tolto lo scivolone complottista che fece per l'11 settembre, di cui parlo qui) non abbia tenuto conto di questi aggiornamenti al servizio della BBC prima di presentarlo, visto anche che la trasmissione del servizio, a suo tempo, scatenò notevoli polemiche nel Regno Unito (The Register; The Guardian). La BBC ha imposto che le contestazioni vengano allegate al servizio ("The finding against this edition of Panorama will be marked on the programme website in the appropriate place"): Raitre no?

2008/05/08

Ci vediamo alla Fiera del Libro di Torino il 10 per parlare di bufale e leggende metropolitane insieme al CICAP?

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sabato 10 maggio, dalle 14:30 alle 16, sarò alla Fiera del libro di Torino, nello spazio autori B, insieme a Massimo Polidoro, Lorenzo Montali e Piero Bianucci, per parlare dei vent'anni di attività del CICAP, della sua rivista Scienza e Paranormale, e delle bufale e leggende metropolitane.

L'incontro è intitolato "Dai Poltergeist a Torino Magica: 20 anni di CICAP". Il CICAP sarà allo stand B34, Padiglione 1.

Quest'anno, purtroppo, niente letto di chiodi da sperimentare. Queste sono le foto della mia demo al convegno CICAP del 2006, a dimostrare che persino un tipo ossuto come il sottoscritto, senza ricorrere a poteri paranormali, può fare cose da fachiro.

Sì, sono chiodi veri. Cosa non si fa per amore della scienza e per debunkare le pseudoscienze...



Post eventum

Un paio di foto veloci prima di schiantarmi dopo un'odissea indecente per rientrare al Maniero Digitale (descritta nei commenti). Se avete altre immagini, segnalatele nei commenti.

 

L'incontro è stato piacevolissimo, filato in allegria fra un gatto bonsai, un'improvvisazione tecnica, un tentativo di folgorazione a mezzo laptop (il guaio del case in alluminio) e le indagini di Massimo Polidoro e Lorenzo Montali sui fenomeni più strani del mondo reale e della nostra psiche.

Dovrei parlarvi anche di iLiad, un lettore di e-book davvero straordinario come leggibilità e interfaccia, che ho avuto il piacere di provare. Immaginate una tavoletta leggera che contiene tutti i libri della vostra biblioteca e va online a prendersi il resto. Darne uno a ciascuno studente per evitare il solito ritornello degli zaini troppo pesanti? Usarlo come browser anche in pieno sole, senza preoccuparsi dell'autonomia delle batterie, per avere Internet davvero sempre in tasca? Certamente. Ma prima devo ricaricare le mie, di batterie.

Un grazie speciale va agli amici e ai lettori che sono venuti a salutarmi e che ho finalmente conosciuto di persona.

OpenOffice 3.0 beta

Disponibile la beta di OpenOffice.org 3.0 per Mac, Linux, Windows, Solaris



L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Potete scaricare liberamente da qui la versione beta in inglese della suite OpenOffice.org 3.0, che debutterà intorno a settembre. La versione italiana è qui (grazie Vitriol per il link).

Le novità principali sono la disponibilità di una versione per Mac (formalmente solo Intel, ma leggete i commenti qui sotto) che gira nativamente, senza X11 o le pesanti acrobazie di NeoOffice, il supporto allo standard OpenDocument 1.2, l'importazione da Microsoft Office 2007 e il numero di colonne degli spreadsheet, portato a 1024 da 256.

Comode anche la visualizzazione multipagina (che vedete qui sopra) e lo zoom a cursore. Chi genera documenti multilingue apprezzerà la funzione che permette di applicare rapidamente un attributo di lingua a un paragrafo. Le nuove note, spostate a margine della visualizzazione, sono decisamente più utilizzabili.

L'elenco completo delle novità è qui (in inglese). Tenete presente che si tratta di una beta e come tale non va usata in ambiente di produzione. Io sto provando la versione Mac: è decisamente più veloce di NeoOffice, che però è già stabile e pienamente usabile in produzione, mentre OOo 3.0 beta ha ancora dei problemi. Peccato che manchi ufficialmente una versione PowerPC, da installare sui Mac meno recenti sui quali NeoOffice è un elefante, ma nei commenti trovate un link interessante in proposito.

OpenOffice.org 3.0 beta per Mac ha almeno un baco notevole: non importa correttamente i font da Mac OS X. Per esempio, io ho installato il font Myriad: mentre NeoOffice me lo vede al volo, OOo 3.0 beta lo sostituisce con un altro font, con risultati orripilanti.

Questo è un documento in font Myriad in OOo 3.0 beta:



E questo è lo stesso documento (visualizzato correttamente) in NeoOffice:



Se vi state chiedendo quanto tempo ho speso per ottenere l'effetto ombra intorno alle catture delle finestre di OpenOffice.org e NeoOffice, è zero: è una funzione automatica della cattura delle schermate di Mac OS X Leopard.

2008/05/06

TiLUG Day e Linux Installation Party a Lugano sabato 17

Sabato 17 maggio il Ticino Linux User Group organizza un TiLUG Day presso l'aula A21 dell'Università della Svizzera Italiana: la mattina, a partire dalle 10, sarà dedicata all'installazione guidata di Linux sui computer degli utenti e dei curiosi di provare questo sistema operativo alternativo, libero e gratuito; nel pomeriggio, gli organizzatori mi hanno incautamente invitato fra i relatori delle varie presentazioni dedicate al tema del software libero.

L'entrata è libera: i dettagli sono qui.

Blu-Ray ha vinto, ma non vende

Vendite di Blu-Ray scarse, perché?


Cnet riferisce che nonostante il formato Blu-Ray abbia sconfitto il rivale HD-DVD, le vendite dei lettori scarseggiano. Per il segmento dei lettori stand-alone (escluse console), sono scese del 40% fra gennaio e febbraio, con un recupero minimo (2%) a febbraio-marzo.

Le ragioni sono molteplici, come commenta The Inquirer: lucchetti antipirateria inutili che danneggiano gli utenti legittimi mentre i pirati se la spassano indisturbati, sistemi di gestione lenti (BD-J) che hanno reso obsoleti i primi lettori (con grande gaudio degli acquirenti) e costi in salita dei lettori.

Di fronte a questi ostacoli, molti utenti hanno capito che non è il caso di farsi abbindolare da un'azienda che non ha esitato a infettare i propri utenti (il rootkit di Sony non ce lo siamo dimenticati, vero?) e conviene investire invece in lettori DVD che aumentano digitalmente la risoluzione dei DVD tradizionali, rendendoli più gradevoli anche sui televisori e videoproiettori di grande formato grazie all'upconverting o upscaling. Non occorre ricomperare i film, non serve cambiare TV per averne uno dotato di sistemi anticopia, e i DVD si possono trasferire legalmente ad altri supporti senza troppi problemi, per esempio per vederli in viaggio o immagazzinarli nel proprio jukebox domestico.

Antibufala: la pubblicità di MTV sull’11/9 “bandita” dal governo USA

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ha ripreso a circolare una vecchia conoscenza che al suo primo giro era passata abbastanza inosservata: una presentazione Powerpoint che afferma di essere una serie di immagini di una campagna pubblicitaria televisiva promossa da MTV e "annullata" dal governo USA.

"Questa pubblicità di MTV è stata annullata su ordine del governo americano" dice la presentazione. "E’ stata trasmessa una sola volta....".

Compaiono poi le seguenti immagini, con le rispettive didascalie in italiano:



Testo a lato delle torri: “2.863 persone sono morte”
Testo a lato del ragazzo: “40 milioni infettati dall’HIV nel mondo.”
“Il mondo s’è unito contro il terrorismo. Dovrebbe unirsi anche contro l’AIDS”.


Testo a lato delle Torri : “2.863 persone sono morte”
Testo a lato del bambino: “824 milioni soffrono la fame nel mondo”.
“Il mondo si è unito contro il terrorismo. Dovrebbe unirsi anche contro la FAME.”


Testo a lato delle Torri : “2.863 persone sono morte”
Testo a lato del vecchio: “630 milioni di senza tetto nel mondo.
“Il mondo si è unito contro il terrorismo. Dovrebbe unirsi anche contro la POVERTA’ ”.

occorre solidarietà.
- Aiutate, donate,sponsorizzate –
Questa pubblicità è stata censurata, ma grazie a Internet può circolare. Grazie per aiutarci a diffonderla... MTV


Di quest'appello esiste anche una versione Youtube, promossa da un sito, Menphis75.com, che parla di "UFO - ALIENI - MISTERI - PROFEZIE - ASCENSIONE - 2012 - RELIGIONE - TUTTOGRATIS". Un bell'abbinamento, soprattutto il "tuttogratis" finale, che trasuda serietà da tutti i pori. Grazie a igorchco per la segnalazione.

Non sorprende, quindi, che la storia sia ben diversa da come la raccontano la presentazione e il sito degli alieni spilorci. Innanzi tutto, basta guardare le immagini per capire che non può trattarsi di una campagna televisiva, per il semplice fatto che le scritte originali sono troppo piccole per essere leggibili su un televisore normale.

Non è neppure un appello recente. Infatti tracce di quest'appello circolano almeno dal 2005, come documenta per esempio un post di quell'anno (curiosamente resosi irreperibile, ma ancora presente nella cache di Google, pochi minuti dopo che ho iniziato a scrivere quest'indagine: sarà un complotto?). Circolano per esempio in versione inglese, con questo testo, che sembra citare correttamente le microscopiche diciture delle immagini:

This MTV advertisement was canceled by the US government. It was aired only ONCE....

MTV 9-11 advertisement - HIV
The text next to the WTC Manhattan twin towers: "2.863 people died"
(the cardboard sign the sitting man is holding: HIV+ PLEASE HELP)
The text next to the sitting man: "40 million infected worldwide"
"The world united against terrorism. It should do the same against AIDS"

MTV 9-11 advertisement - HUNGER
next to the towers: "2.863 people died"
next to the kid: "824 million people starving in the world"
"The world united against terrorism. It should do the same against HUNGER"

MTV 9-11 advertisement - POVERTY
next to the towers: "2.863 people died"
next to the old man: "630 million poor homeless people in the world"
"The world united against terrorism. It should do the same against POVERTY"

Solidarity is needed.
- Help, donate, sponsor -
This advertisement was forbidden, but not everything can be hidden

Thank you...MTV


La versione italiana riporta, nei metadati, una data ancora precedente: la presentazione risalirebbe al 7 gennaio 2004 e sarebbe opera dell'utente "BEL WAY"; l'ultima modifica è datata 18 marzo 2008, e sarebbe stata fatta dall'utente "Mimma".

La stessa datazione è riportata, con nomi utente differenti, dalla versione in inglese.

Questi aspetti dell'appello sono dunque sballati. Ma c'è qualche fondamento per le due asserzioni principali, ossia che la campagna fu effettivamente preparata da MTV e che fu annullata dall'intervento del governo statunitense?

Finora non sono emerse tracce né della realizzazione della serie di immagini da parte di MTV, né di una loro censura. L'unica testata che ne parla, almeno per quanto trovato fin qui, è il sito sudafricano News24.com, qui, ma a giudicare da come ne parla (le scambia per una campagna anti-AIDS) non è molto affidabile.

Nessuno dei siti dedicati alle migliori campagne pubblicitarie, come Adsoftheworld, ne parla. Non ne parla neppure il sito di MTV. I siti antibufala tacciono: Snopes.com ha solo una richiesta d'informazioni, ma nessuna indagine.

Un commento su Reddit ipotizza che si tratti di una campagna di sensibilizzazione realizzata da un attivista con talento grafico, tale Ferdinand F. Zebua: il suo nome compare infatti nei metadati del Powerpoint originale che però stranamente afferma di aver ricevuto da altri.

Può darsi che sia un equivoco, ma una cosa è certa: il livello qualitativo della grafica delle immagini non è quello solito di un'agenzia pubblicitaria professionale, come quelle alle quali MTV affiderebbe una campagna del genere. A parte la vistosa sovrapposizione delle persone, l'immagine delle Torri Gemelle è identica nelle tre foto; ha un'ombra sbagliata (quella della palla di fuoco della torre di sinistra, proiettata sulla torre di destra); e soprattutto nella terza immagini le Torri sono in una posizione differente rispetto agli altri edifici.

Le Torri sono infatti identiche e riprese dalla medesima angolazione nelle tre immagini, ma gli edifici circostanti cambiano. In particolare, nella terza foto l'edificio all'estrema sinistra, quello con la punta piramidale, è il World Financial Center, ma è nella posizione sbagliata rispetto alle Torri: dovrebbe stare dietro di esse.

Al di là delle sue origini, si tratta comunque di un messaggio che fa riflettere, per cui non è da bloccare in assoluto: andrebbe però purgato delle sue affermazioni, con tutta probabilità fasulle, sulla presunta "censura" e della presunta paternità di MTV.

Aggiornamento (2008/05/13)


Le ricerche di una lettrice, Leetah, che ringrazio, hanno aperto una nuova pista: il Luerzers Archive, un mensile dedicato alle pubblicità più interessanti nel mondo, ospita le immagini circolanti nell'appello e ne fornisce la fonte in una pagina che non è accessibile pubblicamente in forma completa ma di cui Leetah, che ha accesso all'Archive, ha gentilmente fornito una cattura dello schermo:



L'agenzia alla quale è attribuita la serie di immagini è la brasiliana Age, di San Paolo, il cui sito è qui: l'ho già contattata per avere ulteriori dettagli. Il fatto che si tratti di un'agenzia brasiliana rende improbabile che vi possa essere stata un'azione di censura da parte del governo statunitense. A giudicare dal nome del committente, "MTV Magazine", non si tratterebbe di una campagna televisiva ma di una serie di immagini pensate per una campagna sulla carta stampata, come del resto suggerito anche dalle dimensioni dei caratteri delle diciture.

Aggiornamento (2008/05/27)


Ho ricevuto risposta dall'agenzia pubblicitaria brasiliana Age: la campagna fu effettivamente approvata dal cliente dell'agenzia e pubblicata in Brasile. Gli spot furono usati anche come forma di marketing virale inviandoli via mail a molte persone in Brasile e in altri paesi. Gli spot, dice l'agenzia, non furono mai banditi negli Stati Uniti, soprattutto perché non furono pubblicati in quel paese. La campagna, inoltre, era esclusivamente a mezzo stampa, quindi nulla di televisivo, e la versione inglese fu realizzata dall'agenzia per inviarla a varie pubblicazioni, come la rivista Archive, e per partecipare ai festivali delle pubblicità.

Il caso sembra dunque chiuso definitivamente, ma con una correzione rispetto alle mie ipotesi iniziali: pensavo che le immagini fossero troppo raffazzonate per essere il prodotto di un'agenzia professionale, ma mi sbagliavo. Il resto, ossia l'inesistenza di un divieto di pubblicazione da parte del governo USA e il fatto che non si trattava di uno spot televisivo, si è invece rivelato esatto.

Come distruggere 60 hard disk l’ora

Distruzione sicura dei dati? Il trapano è OK anche per i professionisti


Qualche giorno fa ho pubblicato un video semiserio nel quale dimostravo una tecnica economica e pratica per garantire che i nostri dati non possano essere recuperati da un disco rigido danneggiato.

Ora salta fuori, grazie a una segnalazione di The Register, che la tecnica del trapano non solo non è stravagante come potrebbe sembrare a prima vista, ma è utilizzata a livello professionale. La EDR vende infatti l'Hard Disk Crusher, che trapana il mozzo dei dischi e li deforma fino a renderli illeggibili anche per le società di recupero dati più sofisticate.

L'apparecchio costa ben 11.500 dollari, ma è in grado di tritare 60 dischi rigidi in un'ora. Del resto, se avete l'esigenza di far fuori 60 dischi rigidi l'ora, probabilmente potete permettervi undicimila dollari e spiccioli: i comuni mortali si accontenteranno del trapano di casa.

Fra l'altro, se pensate che una martellata, una calamita o un software di riscrittura siano sufficienti a rendere illeggibile un disco, tenete presente che un disco rigido è addirittura sopravvissuto al rientro nell'atmosfera dallo spazio nel disastro della navetta Columbia, come descrive Scientific American con una foto molto eloquente.

Antibufala: “8 Incredibili Buchi”

Foto incredibili di buchi inquietanti


Sta circolando via e-mail una serie di fotografie, intitolata "8 incredibili buchi", che ritrae appunto vari buchi molto particolari. Niente paura: nonostante il titolo allusivo, non c'è nulla di osé, anche se uno dei buchi in questione è davvero inquietante e toglie il sonno a molti dei lettori del Disinformatico. C'è chi ha pensato che alcune delle foto siano trucchi digitali, ma in realtà sono tutte autentiche: soltanto i dati che le accompagnano sono esagerati o sbagliati.

Ecco il testo dell'e-mail con le relative foto e i dettagli reali dei vari "buchi".

8 Incredibili Buchi!

Questi buchi non sono solo incredibili ma, alcuni sono veramente terrificanti, specialmente il numero 8.

1. Kimberley Big Hole - South Africa




Apparentemente il più grande buco mai scavato sulla terra. Profondo 1.097 metri questa miniera ha dato alla luce più di 3 tonnellate di diamanti prima della sua chiusura avvenuta nel 1914.

Furono rimosse più di 22.500.000 di tonnellate di terra.


I fatti: il Kimberley Big Hole, in Sud Africa, è profondo 215 m, non 1097 (misura che si riferisce invece alla profondità massima raggiunta dalla miniera sotterranea, non a cielo aperto, di Kimberley), e ha prodotto 2722 kg di diamanti, secondo Showcaves.com. Secondo la medesima fonte, non si tratta del "più grande buco mai scavato sulla terra", perché vi sono miniere a cielo aperto ben più grandi, come la Jagersfontein. Il suo sito ufficiale è qui.

2. Glory Hole - Diga di Monticello, California

Il Glory Hole viene usato quando il livello della diga raggiunge il punto critico e bisogna far scorrere l'acqua fuori dall'invaso.






La sua grandezza gli consente di drenare 14.400 metri cubi di acqua al secondo.

Nella foto sopra, si può ammirare il buco, a sinistra, visto dall'alto. Se vi venisse in mente di saltarci dentro,il vostro corpo verrebbe letteralmente sputato fuori come si può vedere nella foto sotto.


I fatti: il Glory Hole si trova realmente presso la diga di Monticello, in California, ed è uno scarico utilizzato quando il livello dell'acqua a monte della diga diventa eccessivo. E' visibile in Google Maps qui. Trovate alcune immagini della sua costruzione e attività qui. Misura 22 metri di diametro e, contrariamente a quanto indicato dall'appello, non ha una portata di 14.400 metri cubi al secondo (che sarebbero 14.400 tonnellate d'acqua, un'enormità), ma di 1370 metri cubi al secondo (dati US Bureau of Reclamation).

3. Bingham Canyon Mine, Utah

Un altro dei più grandi buchi scavato nella terra. L'estrazione mineraria iniziò nel 1863 e continua ancora oggi. Il buco aumenta costantemente la sua larghezza e profondità. Allo stato attuale, misura quasi due chilometri ed è profondo quasi cinque.




I fatti: il sito ufficiale di questa miniera di rame è qui. La miniera non è né larga "quasi due chilometri" né profonda "quasi cinque": è larga 4 km e profonda 1,2 km.

4. Great Blue Hole , Belize

Questo incredibile fenomeno geografico conosciuto come il Buco Blu è situato a 60 miglia M da Belize, in America Centrale. Ci sono numerosi buchi blu nel mondo ma, nessuno così grande e stupefacente.




La misura alla superficie, perfettamente circolare, è di ¼ di miglio mentre la sua profondità raggiunge i 145 metri. Naturalmente il buco è considerato il paradiso dei sub.


I fatti: le misure e l'ubicazione sono esatte. Maggiori informazioni sono qui e la sua posizione in Google Maps è questa. Varie fonti indicano che non si tratta di un "paradiso dei sub", nel senso che in realtà le immersioni sono molto difficili e rischiose.

5. Mirny Diamond Mine , Serbia

Sicuramente la miniera di diamanti numero uno per larghezza. Profonda 525 metri, con un diametro alla superficie di 1.200 metri, è fatto espressamente divieto di volo sopra di esso per il pericolo, per gli elicotteri, di rimanevi letteralmente succhiati dentro.

La freccia rossa a destra, punta un grosso camion per il trasporto terra.






I fatti: la miniera non è in Serbia, ma in Siberia, alle coordinate 62°31'44"N 113°59'34"E; le misure sono sostanzialmente esatte (fonte: BBC). Un'immagine satellitare è disponibile qui.


6. Sinkhole in Guatemala

Creato semplicemente dal risucchio dell'acqua piovana causato dal collasso della superficie terrestre.

Questo buco, creatosi in Guatemala ha letteralmente inghiottito almeno un dozzina di case, abitanti inclusi.





I fatti: il disastro è avvenuto il 23 febbraio 2007 e ha causato almeno tre vittime e uno squarcio profondo circa 110; la colpa non è il "risucchio dell'acqua piovana", ma la rottura di una condotta fognaria utilizzata anche per lo scolo delle acque piovane (fonti: National Geographic e MSNBC). Un link a Google Earth, con sovrapposta la foto dello squarcio, è qui.

7. Diavik Mine , Canada

Questa incredibile miniera si trova a 300km a nord-est di Yellowknife in Canada.

Spettacolo magnifico anche con il ghiaccio che circonda questa miniera di diamanti.




I fatti: la miniera di diamanti Diavik si trova effettivamente nel luogo indicato nell'appello, come conferma il sito ufficiale. Le sue coordinate in Google Maps sono queste.


#8 Il buco più terrificante di tutti? Si trova in Italia.

Eccolo:



Buco poco profondo ma, nonostante ciò, riesce ad inghiottire, ed a far scomparire, MILIONI di EURO ogni giorno. Il buco più terrificante costruito dall'uomo. Un record tutto italiano. Non esiste niente di simile in tutto il mondo.


I fatti: sono ben noti a qualsiasi contribuente italiano.

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