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2009/01/20

Metano su Marte, possibile indizio di vita

Emissioni di metano stagionali su Marte: biologiche o geologiche?


C'è una certa ridimensionante ironia nel fatto che uno di modi migliori per sapere se c'è vita su un pianeta è rilevare le emissioni gassose dei suoi abitanti.

Quest'immagine, tratta dallo splendido Astronomy Picture of the Day, è una mappa recente del rilascio di metano su Marte, acquisita mediante spettroscopi installati su telescopi sulla Terra: il rosso indica la massima concentrazione.

Il metano ha una particolarità importante: viene distrutto dall'atmosfera marziana nel giro di pochi anni, per cui se c'è oggi, vuol dire che qualcosa lo sta producendo o lo ha prodotto in tempi recenti. Quel "qualcosa" potrebbe – ripeto potrebbe – essere una forma di vita microbica sotterranea, ma potrebbe anche essere un fenomeno geologico. L'unico modo per saperlo è andare sul posto con strumenti che annusino il metano e riescano a distinguere fra metano di origine biologica e metano di origine geologica (si può, si può).

A questo servono i programmi spaziali: a non fare la figura di quelli che avevano dei vicini di casa molto interessanti, ma hanno chiuso loro la porta in faccia.

Le emissioni variano con le stagioni e a metà estate sono confrontabili con quelle di un famoso affioramento di idrocarburi sulla Terra che si trova a Coal Oil Point, presso Santa Barbara, in California, dice la NASA: Coal Oil Point produce 40 tonnellate di metano al giorno. Se volete approfondire l'argomento, ho un po' di fonti (in inglese): Bad Astronomy, Universe Today, Planetary Society.

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