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2009/07/03

Voci incontrollate sulle celebrità defunte

Utenti superficiali diffondono dicerie di morti celebri


Le morti inattese di Michael Jackson e di Farrah Fawcett hanno scatenato una serie di voci incontrollate su Internet che hanno messo in luce la leggerezza con la quale gli utenti diffondono qualunque storia emotivamente coinvolgente arrivi loro a tiro, senza verificarla.

Nei giorni scorsi hanno avuto un'eco fortissima via mail, su Twitter e su Facebook voci riguardanti la morte di vari personaggi noti, come Jeff Goldblum, Natalie Portman, George Clooney, Britney Spears, Harrison Ford e Rick Astley. Grazie alla velocità di Internet e all'abitudine imprudente di inoltrare perché "non si sa mai, potrebbe essere vero", la propagazione di dicerie che un tempo avrebbero richiesto giorni per raggiungere la massa critica è stata praticamente istantanea, toccando talvolta nuove vette di cattivo gusto.

Sembra che molti utenti non abbiano ancora colto la differenza di attendibilità che c'è fra le varie fonti di Internet: un conto è una notizia pubblicata presso un'agenzia di stampa o una redazione di prestigio (o una blogger di solida reputazione), un altro è una diceria ricevuta via mail da un amico che l'ha trovata via Google chissà dove.

La faccenda è stata complicata da siti come Fakeawish.com, che permettono di creare finte notizie dall'aria decisamente credibile, come quella mostrata qui sotto:



Fakeawish è infatti passato da qualche migliaio di utenti giornalieri a circa 500.000 nei due giorni successivi alla morte di Michael Jackson, riferisce CNN. Il sito indica (in piccolo) che si tratta di burle, ma molti utenti leggono soltanto la prima riga e poi diffondono il link senza approfondire.

Nel caso di Britney Spears la diffusione è avvenuta tramite Twitpic, un servizio legato al popolarissimo Twitter, ma con una modalità insolita ed effettivamente ingannevole: la pagina Twitpic e Twitter ufficiale della Spears era stata violata carpendone la password o sfruttandone una vulnerabilità:



Subito dopo è stata pubblicata la smentita, ma l'emotività ha prevalso e la voce è andata avanti indisturbata.

Certo, una morte fasulla da smentire non è un danno irreparabile. Ma la superficialità che ha permesso questi incidenti di percorso potrebbe avere conseguenze ben peggiori in caso di gravi eventi reali, ora che sono sempre di più gli utenti che si riforniscono di notizie da canali poco abituati a verificare prima di diffondere.

Fonti: CNN, The Register, Sophos.

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