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2010/02/11

Google Buzz un po’ ficcanaso, come impostarlo

Buzz, Google copia l'idea da Twitter e il rispetto per la privacy da Facebook


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "1Axya1" e "alessiobea" ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ieri è comparsa nella mia interfaccia Web su Gmail una nuova opzione: Buzz. Google Buzz è la risposta di Google, presentata pochi giorni fa, a Twitter e Facebook: si va su Gmail, si clicca sull'opzione Buzz (se c'è; arriverà gradualmente a tutti gli account Google) e compare una finestrella nella quale immettere un messaggio, un'immagine o un video, che verrà immediatamente condiviso con gli utenti che sono stati definiti "amici" dai misteriosi meccanismi automatici di Google.

È tutto automatico e non c'è nulla da installare: Buzz sceglie persino gli amici per voi. Quando ho cliccato su Buzz per la prima volta ho scoperto che (a mia insaputa) già stavo seguendo le Buzzate di sei persone e che quaranta follower erano già in posizione per seguire le mie (inesistenti) Buzzate. La cosa, per dirla tutta, non m'è piaciuta.

Sono andato a documentarmi un po' e ho scoperto che ci sono un po' di problemi di privacy con Google Buzz, segnalati per esempio da Gizmodo e Business Insider: gli "amici" vengono scelti da Google sulla base degli utenti con i quali ho scambiato il maggior numero di e-mail o messaggi in chat. I suoi criteri sono un po' nebulosi, perché dei sei "amici" che mi ha proposto di seguire ne conosco solo uno.

Già a questo punto avrei avuto da obiettare, perché io scambio parecchia mail anche con gente che non mi è affatto amica (i vari complottisti, ufologisterici, paranormalisti, sciachimisti, spammer e altri simpatici personaggi della Rete). Ma pazienza, perché posso sempre modificare la lista degli "amici". L'ho fatto subito, prima ancora di mandare la prima Buzzata. Fra l'altro, il pulsante OK nella pagina non serve ad attivare Buzz: si limita a chiudere la pagina delle impostazioni di Buzz.

I veri problemi di privacy riguardano la lista dei miei "amici": stando alle fonti sopra citate, infatti, la lista è automaticamente pubblica per chiunque guardi il mio profilo su Google o Blogger (qui o qui), se io non modifico le impostazioni predefinite.

Un momento. Saranno pure fatti miei chi sono o non sono i miei amici e le persone alle quali scrivo di più, giusto? Trovarsi l'elenco spiattellato in pubblico non è molto cortese da parte di Google. Non ho dato a Google il permesso di far sapere al mondo con chi corrispondo. Già così ho una focosa rete di ficcanaso che cerca in tutti i modi di farsi i fatti miei, e non certo per amore sbocciato a Sanremo. Figuriamoci se voglio rendere loro la vita più facile.

Non ho niente da nascondere, ma come ben sa chiunque segua le questioni di privacy in Rete, non è questione di nascondere: è il sacrosanto diritto a farsi i fatti propri senza che altri ci mettano il naso e saltino a conclusioni sbagliate. E come giornalista ho scambi di corrispondenza per i quali mi è stata chiesta la riservatezza. Trovare pubblicati gli indirizzi delle persone che mi hanno mandato informazioni confidenziali non sarebbe molto elegante.

Ho controllato subito: prima di Buzzare, nel mio profilo non c'era nessuna lista di "amici". Bene. Ho provato a Buzzare ed è comparso quest'invito. Notate la scritta piccina piccina: "Il tuo profilo include il tuo nome, la tua foto, le persone di cui segui gli aggiornamenti e quelle che seguono i tuoi."


Per il bene della scienza, ho cliccato su Salva profilo e continua, poi mi sono precipitato a vedere il mio profilo aggiornato. Ebbene sì: a questo punto conteneva due link in più, che portavano all'elenco dei miei follower (Google Buzz li chiama così anche in italiano; "seguaci" pareva forse un po' morboso) e dei miei "amici" che seguo via Buzz. Erano link visibili non solo a me, quando faccio login al mio account Google, ma a qualunque altro utente Google (non erano visibili a chi visita il profilo senza aver fatto login a Google). Questo conferma le segnalazioni di Gizmodo e Business Insider. Decisamente è il caso di seguire le loro indicazioni e mettere il bavaglio a quella portinaia garrula che è Google Buzz. Ecco come ho fatto.

Ho cliccato sul mio nome nella pagina di impostazioni di Buzz e poi sul link al mio profilo Google. Nel mio profilo, ho cliccato su Modifica il profilo e ho disattivato la casella Visualizza l'elenco delle persone di cui seguo gli aggiornamenti e delle persone che seguono i miei aggiornamenti. Suvvia, Google, ci voleva tanto a lasciarla disattiva per default?


In fondo alla pagina ho cliccato su Salva modifiche. A questo punto il mio profilo indica che i follower e i followati (orrido neologismo, scusatemi, ma è sempre meglio che buzzurri) sono visibili solo a me. Andando a visitare il mio profilo da un altro account Google, l'elenco dei seguiti e seguaci non è più visibile a tutti.

Adesso che questa magagna è risolta, com'è Buzz? Lo provo un po', poi vi racconto.


11:40


L'arrabbiatura degli utenti si dev'essere fatta sentire: Google ha già annunciato cambiamenti importanti alla visibilità e alla trasparenza delle impostazioni di Buzz, che diverranno attive nelle prossime ore.

Non dimenticate, inoltre, che in fondo alla pagina delle impostazioni di Gmail c'è anche l'opzione Disattiva Buzz.

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