Cerca nel blog

2010/03/05

PowerPoint, in Iran spezzano il braccio a un bambino. Come no

Presentazione-shock: in Iran si puniscono così i bambini che rubano il pane? No, ci si guadagna la pagnotta recitando


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "giuseppe.di*" e "pierbelli*" ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ricevo parecchie segnalazioni di una presentazione Powerpoint, di nome "1ªQuelosepaelmundoentero.pps" ("che lo sappia il mondo intero"), che mostra una sequenza impressionante: un bambino iraniano al quale viene stritolato pubblicamente un braccio sotto la ruota di un'auto perché, dice la presentazione, aveva fame e ha rubato del pane al mercato.

Non è vero: si tratta di una vecchia bufala che risale almeno al 2004. Fa leva sui pregiudizi per non farci notare alcuni dettagli che dovrebbero insospettirci. Per esempio, se devono spezzare il braccio al bambino, perché gli mettono premurosamente una coperta sotto l'arto da tranciare? E come mai il bambino si sdraia col braccio teso bell'e pronto, senza opporre resistenza?

La sequenza di fotografie mostra in realtà uno spettacolo di strada, come spiega il sito antibufala Snopes.com. La persona con il microfono è l'imbonitore, l'auto è probabilmente contrappesata e con le ruote sgonfie per non gravare sul braccio, e il ragazzino sa recitare per guadagnarsi la pagnotta. L'origine delle fotografie è il sito iraniano PeykeIran.

La prima comparsa di quest'appello nell'area italofona risale a febbraio 2006, come raccontato in questo mio articolo dell'epoca. La nuova versione è confezionata in Powerpoint e contiene i metadati di chi l'ha salvata per ultimo (tale Carmen Ruperez). Deve aver girato parecchio, perché altri metadati sono in francese: "Un enfant de 8 ans, attrapé sur un marché en Iran pour avoir volé du pain".

Controllare la veridicità di un appello prima di decidere se inoltrarlo a tutti è particolarmente importante in casi come questo, perché certe immagini non fanno che alimentare gli stereotipi che facilitano la loro diffusione.

Nessun commento: