2010/04/27

Floppy adieu? Non proprio

No, l'era del dischetto non è ancora finita


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "ettoregiosue" e "mattiasch*" ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Immagine tratta da Geeky-gadgets.com.

Molti articoli stanno celebrando la scomparsa del floppy, ma la notizia va ridimensionata: Sony ha annunciato che cesserà la vendita di questi supporti a marzo dell'anno prossimo, ma altre marche, come Verbatim, Imation e Maxell continueranno ad offrirli.

Per le giovani generazioni che approdano adesso all'informatica va chiarito che il termine floppy (letteralmente "floscio, flessibile") deriva dal fatto che i primi dischetti (quelli da 8 o 5,25 pollici, introdotti rispettivamente nel 1971 e nel 1976) erano davvero flessibili: una sottile superficie magnetizzata circolare, racchiusa in una busta non rigida e dotata di feritoie per consentire la lettura e scrittura dei dati. I dischetti da 3,5 pollici, invece, sostituirono la busta con un involucro rigido, creando un supporto molto affidabile ma dotato di un nome contraddittorio.

Il floppy da 3,5 pollici debuttò nel 1982 sulla base di un progetto di Sony ed ebbe un successo molto rapido, sostituendo ben presto i formati concorrenti. Ma la sua capienza, inizialmente accettabile (720 kilobyte per i PC, 800 per Mac, 880 per Amiga, poi saliti a 1,44 megabyte con varianti a 2 e 2,88 MB), divenne ben presto insufficiente per le dimensioni crescenti dei file di dati e programmi.

Nel 1998 Steve Jobs suscitò molta perplessità quando mise in vendita l'iMac senza un drive per dischetti. La mossa fu forse un po' prematura, in mancanza di un altro supporto trasferibile che rimpiazzasse il dischetto, e fu adottata solo nei primi anni del Duemila dagli altri fabbricanti di computer (Dell tolse il floppy dalla propria gamma nel 2003). Ci fu un breve interregno di vari dispositivi alternativi (dischi magneto-ottici, dischi Zip, Jaz, Bernoulli Box e altri), ma nessuno ebbe un grande successo. Dal 2004 circa poi iniziò la commercializzazione a prezzi accettabili delle memorie Flash rimovibili, o penne USB come le chiamiamo oggi, e insieme alla diffusione dell'ADSL e delle reti di computer condannò alla lenta estinzione il dischetto.

Dal 1982 al 2011, comunque, il regno del dischetto da 3,5" è durato 29 anni, che per l'informatica sono un'eternità. E continua ancora nelle icone di salvataggio di molti programmi.

Fonti aggiuntive: BBC, Wikipedia, The Register.

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