2010/04/27

Il “meteorite” israeliano non è un meteorite [UPD 2010/08/31]

L'antiscienza di Hollywood: no, i meteoriti non scottano


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "rossizu" e "ftosti" ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Nei giorni scorsi vari media hanno mostrato il video di un oggetto fumante, lungo circa sette centimetri e descritto come "un frammento di meteorite" (Repubblica), che sarebbe precipitato dal cielo, stando ai resoconti di polizia, su una spiaggia presso Bat Yam, vicino a Tel Aviv. Ne parlano anche Haaretz e la BBC. Il video mostra le persone sulla spiaggia che osservano il frammento mentre continua a bruciare: non è incandescente, ma è scuro e le fiamme vi danzano sopra e intorno, emanando fumo.


La notizia è stata poi smentita (Haaretz): non si tratta affatto di un meteorite. L'esame da parte dell'Istituto di Geologia a Gerusalemme ha infatti rilevato alti livelli di fosforo, che a contatto dell'aria brucia spontaneamente (da qui le fiamme persistenti visibili nel video) e che nelle meteoriti non c'è mai (perlomeno non a queste concentrazioni). Si tratta quindi di un oggetto artificiale, non di un meteorite.

Del resto, non ci vuole molto per escludere l'ipotesi meteorica. O meglio, ci vuole un po' di scienza e bisogna dimenticarsi i luoghi comuni inventati da Hollywood.

Infatti l'iconografia classica delle meteoriti le vuole infuocate quando arrivano al suolo, ma è sbagliata, nonostante sia apparentemente logica: siccome la meteora attraversa il cielo lasciando una scia luminosa perché è incandescente, ci si aspetta che sia incandescente quando colpisce il terreno. Ma non è così, come ci spiegano Phil Plait nel libro Bad Astronomy (capitolo 15), Discovery.com e Harvey Nininger, storico curatore della sezione meteoriti del Museo di Storia Naturale del Colorado: un meteorite di piccole dimensioni, quando arriva al suolo, non è infuocato, ma è gelato.

Infatti il pezzo di roccia, mentre viaggia nello spazio, è freddissimo, perché riceve calore dal Sole sulla superficie rivolta verso il Sole stesso ma perde calore per irraggiamento sulla superficie restante. Quando la roccia entra ad altissima velocità nell'atmosfera terrestre, la sua superficie si riscalda per via della compressione dell'aria che le sta davanti; l'interno no. Lo strato esterno della meteora fonde e viene asportato, creando una breve scia di gas ionizzato. Ma la durata del fenomeno (la "stella cadente") è troppo breve per scongelare e scaldare l'interno della meteora.

Inoltre l'attrito con l'aria, nella parte più alta dell'atmosfera, a circa 80-120 km di quota, frena la meteora, che a quel punto (se non è molto, molto grande) precipita sostanzialmente in caduta libera, come un qualunque sasso lasciato cadere da grande altezza. Più di tanto non può accelerare, perché l'aria la frena, e quindi raggiunge al massimo la propria velocità terminale. Durante la caduta, la meteora rimane per vari minuti immersa negli strati alti della nostra atmosfera, che sono molto freddi (-50°C e anche meno), per cui l'eventuale calore accumulato per attrito viene dissipato e la roccia torna ad essere gelata.

È un fatto poco intuitivo, e per questo il cinema ci ha abituati alle meteore incandescenti. Naturalmente non ci si può fermare, durante l'azione di un film, per fare uno spiegone del perché il meteorite sia gelido, ma a furia di ripetere questi cliché si falsa la percezione della realtà e nasce la "fisica di Hollywood": quella nella quale le esplosioni lontane si odono e vedono simultaneamente, Iron Man non viene ridotto a carne macinata quando decelera improvvisamente nella propria tuta, i proiettili scaraventano le persone quando le colpiscono e le automobili esplodono sempre quando precipitano in un burrone.

Certo, si tratta di licenze artistiche: solo che molti oggigiorno non se ne rendono conto, perché hanno prontamente dimenticato quel poco di scienza che hanno studiato a scuola e l'hanno sostituito con le spettacolari immagini di Hollywood. Da qui nascono gli articoli sulle onde che gelano a mezz'aria e tante altre bufale.

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