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2011/04/08

Disinformatico radio dell’8/4/2011: C64, UFO, FBI, HD, nonnina ammazza-Internet, allarme pedofilia ticinese

È scaricabile temporaneamente qui il podcast del Disinformatico radiofonico di stamattina, dedicato al ritorno del Commodore 64, agli UFO e alle profezie nei documenti FBI da poco desegretati, al record di longevità di un disco rigido nel Regno Unito, alla nonnina che ha abbattuto l'Internet di tutta l'Armenia e all'allarme online per un presunto pedofilo che si aggirerebbe in Canton Ticino.

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NOTA: Questi articoli erano stati pubblicati inizialmente sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non sono più disponibili. Vengono ripubblicati qui sotto per mantenerli a disposizione per la consultazione.

Nonnina abbatte l'Internet di un'intera nazione

Chi ha bisogno di hacker e supercattivi informatici al servizio dei governi per fare la guerra cibernetica? Mentre gli Stati Uniti, l'Europa e altri stati si attrezzano per i futuri conflitti digitali in cui Internet sarà il campo di battaglia, c'è una nonnina che da sola riesce a devastare la connettività di un'intera nazione usando semplicemente una vanga.

È successo, perlomeno stando a quello che racconta il Guardian inglese, all'Armenia, che ha subìto un blackout informatico clamoroso. Il 28 marzo scorso una settantacinquenne georgiana stava scavando nei pressi della capitale Tbilisi alla ricerca di cavi di rame da rivendere quando ha tranciato per errore un cavo in fibra ottica che trasportava il traffico Internet destinato appunto all'Armenia.

La Geogia fornisce il 90% della connettività Internet armena, per cui gli internauti armeni sono rimasti sostanzialmente scollegati da Internet per diverse ore mentre i fornitori d'accesso locali cercavano di ripristinare le connessioni. Nell'oscuramento digitale inatteso è rimasta coinvolta anche una discreta fetta della Georgia e parte dell'Azerbaigian.

La nonnina, colta in flagrante, rischia ora fino a tre anni di carcere, ma è stata rilasciata temporaneamente in considerazione della sua età.

Dischi rigidi, record di longevità inglese

Dal Regno Unito arriva la notizia di un disco rigido ancora funzionante dopo ben ventotto anni: una longevità straordinaria nel mondo dell'informatica. Si tratta, secondo la casa produttrice Seagate, di un disco da 5,25", modello ST-412, che risale al 1983 (quando in cima alle classifiche locali c'erano Kajagoogoo e Culture Club, giusto per inquadrare l'epoca) e proviene da un vecchio PC IBM. Il proprietario, Mitch Hansen, lo ha recuperato dalla propria soffitta e ha verificato che era ancora funzionante.

Il disco pesa poco più di due chili e ha una capienza di 10 megabyte. Niente in confronto alle capienze di oggi, che si misurano in terabyte (migliaia di gigabyte) e hanno prezzi incredibilmente più bassi. Si stima che ai prezzi del 1983, un gigabyte di memoria su disco rigido avrebbe sfiorato i 104.000 franchi: oggi lo si porta a casa in una penna USB o una memoria per fotocamere con una decina di franchi.

Il cimelio storico è stato riesumato per un concorso indetto dalla casa produttrice ed ha fruttato al suo proprietario un festeggiamento ufficiale a Londra e un premio ironico: un altro disco rigido, ma da 1,5 gigabyte. Una capienza 150.000 volte superiore a quella del suo pezzo d'antiquariato digitale.

Provate anche voi a guardare in soffitta o in cantina: riuscite a trovare un disco rigido o un altro reperto archeoinformatico altrettanto antico?

Gli UFO, le profezie e il principio dello scoiattolo cieco

Volete saperne di più sul mistero ufologico di Roswell e in generale sui documenti ufficiali segreti del governo americano? Allora vi ingolosirà il recente aggiornamento dell'archivio pubblico dell'FBI su Internet, denominato The Vault (presso vault.fbi.gov), al quale sono stati aggiunti da poco circa 2000 nuovi documenti su argomenti di indubbio interesse per molti.

Per esempio, c'è una dettagliatissima cronologia (ben 150 pagine) degli spostamenti dei terroristi dell'11 settembre 2001. Oppure c'è il resoconto di Guy Hottel, agente speciale dell'FBI a Washington, che il 22 marzo 1950 inviò un promemoria al direttore dell'agenzia a proposito dei dischi volanti che sarebbero precipitati a Roswell, nel New Mexico, nel 1947. L'agente scrisse che "Un investigatore dell'aviazione militare ha dichiarato che erano stati recuperati tre cosiddetti 'dischi volanti'... descritti come aventi forma circolare con centri rialzati e un diametro di circa 15 metri. Ciascuno era occupato da tre corpi di forma umanoide ma alti solo un metro, con indumenti metallici molto fini".

Secondo il resoconto di Hottel, i dischi volanti erano precipitati a causa del fatto che "il governo ha un radar molto potente in quella zona e si ritiene che interferisca con il meccanismo di controllo dei dischi". Inquietante, anche se la spiegazione dell'incidente lascia un po' perplessi.

C'è un episodio ancora più inquietante che riguarda la navetta spaziale. Nel 1983 il celebre astronomo Carl Sagan ricevette da un certo signor Springfield una lettera che preannunciava il sabotaggio della navetta Columbia per il 23 novembre 1983, specificando che ci sarebbe stata un'esplosione a causa di una perdita di carburante: sostanzialmente quello che accadde davvero a gennaio 1986, anche se con la navetta Challenger anziché Columbia. Chiaroveggenza? Non è detto. In casi come questi gli studiosi citano il Principio dello Scoiattolo Cieco: anche lui, a furia di tentativi, ogni tanto riesce a trovare una ghianda. Facendo tante previsioni, è probabile che prima o poi qualcuna si avveri. Oppure è facile che capiti qualcosa di abbastanza simile alla previsione. Siamo noi a ricordare solo i casi in cui le profezie si avverano, dimenticando gli insuccessi.

Torna il Commodore 64. Con Blu-Ray opzionale

Il Commodore 64 è uno dei personal computer che ha fatto la storia dell'informatica: è stato per molti il primo computer programmabile domestico. Debuttò nel 1982 e fu stravenduto in oltre 12 milioni di esemplari. Offriva 64 kilobyte di memoria RAM, grafica con 16 colori a 320x200 pixel e un processore a 1 MHz. I dati venivano registrati su cassette audio: di dischi rigidi non era il caso di parlare.

La sua forma caratteristica, con l'intero computer contenuto all'interno della tastiera e con tasti massicci e rumorosi, ha lasciato il segno e molti nostalgici ricordano con affetto le notti insonni passate a cercare di caricare programmi e smanettare con il Commodore 64. All'epoca nacque una rivalità affine alla tifoseria calcistica fra utenti Commodore e utenti dell'altro grande protagonista del periodo, lo Spectrum della Sinclair.

Oggi la sagoma inconfondibile del Commodore 64 rivive in versione rimodernata: l'aspetto esteriore è pressoché identico, ma dentro ci sono componenti adatti all'informatica di oggi, come WiFi, lettore DVD o Blu-Ray, lettori di schede SD e di altri formati, porte USB, 4 gigabyte di RAM, un disco da 1000 gigabyte e un processore Intel Atom dual core da 1,8 GHz. 

Non è certo a buon mercato, ma per alcuni l'idea di poter giocare di nuovo con i videogame di allora (il nuovo C64 può avviarsi con Ubuntu Linux o con un emulatore del C64 originale) su un oggetto uguale al computer degli anni Ottanta non ha prezzo. Anche il sito del produttore punta tutto sull'effetto nostalgia: anche a chi non apre il borsellino rischia comunque di scappare la lacrimuccia.

Canton Ticino, allarme per pedofilo su furgone o monovolume bianco o blu

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