Questo articolo era stato pubblicato inizialmente il [18/01/2013] sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.
(segue dalla prima
parte) I responsabili
di Facebook hanno dichiarato ripetutamente che Graph Search, il nuovo
motore di ricerca del social network, permette di trovare soltanto i
dati che sono stati condivisi con tutti o con chi effettua la
ricerca: quello che è etichettato come privato resta privato. Ma
cercare all'interno dei dati pubblici o condivisi con gli amici degli
amici è ora molto più facile (“donne single
francesi che abitano a Ginevra e a cui piace Rihanna”),
e molti degli assunti sui quali si basa Facebook Graph sono
ingannevoli.
Per esempio,
molte persone condividono pubblicamente preferenze
molto personali o potenzialmente imbarazzanti in campo
sentimentale o sessuale e Graph Search rende molto facile trovarle (e
anche suggerirle, visto che ha il completamento automatico). Inoltre
quel “mi piace” che avete messo su una pagina di un ristorante
specializzato in selvaggina potrebbe far inorridire un vegetariano
anche se ci avete mangiato solo due spaghetti. Succede già adesso,
ma con Graph Search succederà più facilmente.
Poi c'è la
questione della veridicità e completezza dei dati. Molti utenti non
danno a Facebook il proprio indirizzo di casa reale: se indicano una
località diversa da quella effettiva, non risulteranno per esempio
nelle ricerche degli amici vicini di casa che vogliono invitare a una
festa tutti i propri amici residenti nelle vicinanze. Inoltre capita
spesso di essere taggati in una foto quando in realtà non si è
ritratti nell'immagine, perché gli utenti usano il tag come metodo
per notificare di una foto che vogliono condividere, e quindi una
ricerca di foto potrebbe avere esiti bizzarri. Se non dite a Facebook
che vi piace un film o un libro, non risulterete fra i suoi fan. In
sintesi, se i dati in Facebook sono fasulli, i risultati delle
ricerche saranno inaffidabili.
Cosa conviene
fare? Sicuramente esaminare i "mi piace" che abbiamo
disseminato, andando a
https://www.facebook.com/[nomeutente]/favorites,
e gli interessi che abbiamo dichiarato, che magari non sono più
aggiornati e potrebbero metterci in cattiva luce (quel “mi piace”
sulla foto del partner che adesso è un ex partner potrebbe non
piacere al nostro partner attuale).
Poi è buona
cosa dare un'occhiata alle foto nelle quali siamo stati taggati, per
decidere quali possono essere pubbliche o vanno rimosse (o
“staggate”). Nelle Impostazioni sulla Privacy
potete anche essere drastici e limitare agli amici la visibilità di
tutti i vecchi post in un sol colpo (attenzione: non è una scelta
facilmente reversibile), cliccando su "Limita i
post passati”, e quella
dei post futuri. Se non volete essere trovati da Graph Search in base
alla vostra città di residenza, andate nelle Informazioni
e cliccate su “Modifica”
nella sezione “Città”,
rendendola visibile solo agli amici o solo a voi.
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