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2014/09/05

Antibufala: aerei commerciali scomparsi da Tripoli per “un nuovo 11 settembre”

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Si avvicina l'anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001 e puntualmente arrivano gli articoli che speculano sulle paure evocate da quella tragedia. Il Tempo ha pubblicato la notizia secondo la quale dall'aeroporto di Tripoli mancherebbero “ben undici... aerei commerciali.” Sarebbero “sicuramente spariti da un mese. La notizia, però, è stata data solamente ora. I velivoli sono stati presi in consegna da un gruppo terrorista che si chiama “Alba libica” che era riuscito a prendere il controllo dell’aeroporto di Tripoli.” Notate il “sicuramente”, che non lascia spazio a dubbi.

In conseguenza di queste sparizioni, dice Il Tempo“Gli Usa temono un nuovo 11 settembre”.

La notizia sensazionale proverrebbe, secondo quanto scrive Leonardo Rossi de Il Tempo, da “fonti ufficiali degli Stati Uniti d’America”. Non è una fonte un po' troppo vaga, per una notizia del genere? Come mai non c'è un nome, una qualifica, una data, un dettaglio qualunque che elevi queste “fonti” a un livello meno gossip di un “mio cugggino”? Se sono rappresentanti ufficiali delle autorità statunitensi, non ci dovrebbe essere bisogno di nascondere le loro identità.

Sempre secondo Il Tempo, ci sarebbe anche una seconda fonte per la notizia: un “esperto militare marocchino, Abderrahmane Mekkaoui”, che ne avrebbe parlato “con Al Jazeera”. Ma è vero? Se si cerca “Abderrahmane Mekkaoui” sul sito di Al Jazeera non viene fuori nulla. Strano.

In realtà, facendo un po' di ricerche negli altri articoli dei media generalisti che parlano degli aerei scomparsi, emerge che tutti, compreso Il Tempo, attingono i dettagli (compreso quelli dell'esperto militare e delle fonti ufficiali americane) in ultima analisi da un'unica fonte: il sito americano Washington Free Beacon, che però non documenta le proprie fonti. Il Free Beacon dice che l'esperto marocchino ha parlato ad Al Jazeera il 21 agosto scorso, ma non linka le dichiarazioni originali dell'esperto presso Al Jazeera.

Il Free Beacon viene citato come fonte dal Daily Mail, dall'Huffington Post (che però è dubitativo e scrive “reportedly”, ossia “si dice che” a proposito della sparizione degli aerei), dal Mirror (anche lui dubitativo: “The commercial airliners are thought to have gone missing”, ossia “si pensa che gli aerei di linea commerciali manchino all'appello”), da Fox News, dal Washington Times, da USA Today. Ma nessuna di queste testate ha una seconda fonte di supporto. Alcune citano anche le fonti ufficiali americane, come fa Il Tempo, ma lo fanno per dire che non confermano la notizia.

Ci sarebbe poi da chiedersi come mai farebbero dei terroristi a usare questi aerei ipoteticamente rubati. Chi li preparerebbe per il volo? Chi li rifornirebbe di carburante? Come decollerebbero da un aeroporto semidistrutto e costellato di aerei devastati? Chi li piloterebbe? I dirottatori dell'11/9 furono furbi e lasciarono fare ai piloti di linea la parte difficile del volo, cioè il decollo: dove troverebbero un pilota qualificato?

Inoltre, come farebbero questi aerei a non farsi notare dai radar dei paesi confinanti? Come farebbero mai a minacciare gli Stati Uniti? Dovrebbero attraversare un oceano e poi soprattutto passare le difese radar perimetrali degli USA. Se un aereo si avvicina agli Stati Uniti senza aver comunicato un piano di volo alle autorità USA, non passerà indisturbato. Infatti gli esperti di The Aviationist e NYCAviation fanno a pezzi meticolosamente la notizia degli undici aerei mancanti.

In altre parole, la notizia di un nuovo 11 settembre è implausibile e campata per aria sia dal punto di vista giornalistico (una sola, traballante fonte) e tecnico (attentati ben poco praticabili). Ciliegina sulla torta, il sito antibufala Snopes.com fa risalire tutta la storia a dei blogger nordafricani che hanno diffuso una diceria, trasformata poi in fatto assodato dai media affamati di notizie con le quali angosciare i lettori.

In queste condizioni, il giornalismo serio dovrebbe evitare di trasformare un “si dice” in un “sicuramente” come ha fatto Il Tempo. Soprattutto su notizie che possono causare allarme come questa.

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