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2015/07/21

SpaceX, Elon Musk rivela le cause dell’incidente al Falcon 9 cargo diretto alla ISS

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “gdbjoe*” e “fcolli*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2015/07/21 22:50.

Elon Musk, CEO di SpaceX, ha spiegato oggi le cause del fallimento del lancio del missile Falcon 9, con la capsula cargo Dragon diretta alla Stazione Spaziale Internazionale, il 28 giugno scorso. Il vettore si era disintegrato poco più di due minuti dopo il decollo. C'è anche una pagina informativa sul sito di SpaceX.

Musk ha sottolineato che si tratta di risultati preliminari e non definitivi basati sull'analisi di circa 3000 canali di telemetria e dei rottami, ma la causa scatenante della distruzione del vettore e del suo carico (due tonnellate e mezza di rifornimenti e componenti per la Stazione) sarebbe stata la rottura di un singolo strut (un montante o un'asta di sostegno) in acciaio, lungo circa 60 centimetri e largo due e mezzo, che tratteneva uno dei serbatoi di elio situati all'interno del serbatoio d'ossigeno liquido del secondo stadio.

Questi serbatoi di elio servono a mantenere in pressione l'ossigeno liquido durante l'accensione del motore. L'elio al loro interno viene rilasciato progressivamente, passando attraverso il motore per scaldarsi, ed entra nel serbatoio dell'ossigeno.

I serbatoi di elio tendono fortemente a galleggiare all'interno del serbatoio d'ossigeno liquido, anche a causa dell'accelerazione durante il volo, che aumenta la spinta di galleggiamento: un effetto controintuitivo simile a questo. Per questo motivo questi serbatoi devono essere trattenuti da montanti come quello che ha ceduto.

Il montante è un componente standard usato in diverse centinaia di esemplari in ogni Falcon 9 e il suo cedimento è avvenuto sotto sollecitazioni cinque volte inferiori alla soglia di resistenza del componente. Il cedimento ha permesso che un serbatoio d'elio schizzasse in su e rilasciasse il proprio elio di colpo, producendo un eccesso di pressione nel serbatoio d'ossigeno liquido ancora pieno. Questo eccesso di pressione ha causato la rottura del serbatoio stesso e la disintegrazione di tutto il secondo stadio. Il primo stadio, fra l'altro, ha proseguito per alcuni secondi la propria corsa senza alcuna anomalia.

Migliaia di supporti analoghi, provenienti dallo stesso fornitore, avevano funzionato senza problemi nei voli precedenti, ma le verifiche effettuate dopo l'incidente hanno rivelato vari esemplari inadeguati agli standard. Musk non ha fatto il nome del fornitore, che verrà rimpiazzato. D'ora in poi ogni montante verrà collaudato singolarmente.

È interessante il metodo d'identificazione usato: la triangolazione acustica in aggiunta alla normale telemetria. “Abbiamo dei microfoni, tecnicamente sono degli accelerometri, in vari punti del secondo stadio e guardando l'esatta cronologia degli eventi ad alta frequenza [...] possiamo identificare il punto in cui è avvenuta la rottura.”

Musk ha notato, fra l'altro, che sarebbe stato probabilmente possibile salvare il carico e la capsula Dragon se il software di gestione del volo fosse già stato aggiornato per aprire automaticamente i paracadute in caso di malfunzionamento del secondo stadio: era una modifica prevista a lungo termine e già presente nella versione per equipaggi, ma ora verrà introdotta per il prossimo lancio cargo.

La capsula era infatti intatta dopo l'avaria del secondo stadio e i suoi sistemi di bordo sono rimasti in contatto via radio con i tecnici a terra fino a quando, non essendosi aperti i paracadute, la capsula è precipitata nell'oceano Atlantico colpendone la superficie ad alta velocità, disintegrandosi e rovinando completamente il carico. I resti della capsula non sono ancora stati trovati, ma le ricerche sono ancora in corso tramite minisommergibili comandati a distanza.

Ci vorranno alcuni mesi, ha detto Musk, prima che venga risolto il problema di questo montante attraverso un controllo di qualità più severo su ogni singolo pezzo. Non è stata indicata alcuna data di ripresa dei voli, ma non ricominceranno prima di settembre, stando a Musk. Il debutto del Falcon Heavy, il vettore gigante di SpaceX, è stato rinviato alla primavera del 2016.

Il CEO di SpaceX ha notato che molti dei tecnici dell'azienda non hanno mai assistito a un fallimento di lancio (l'ultimo risale al 2008) e quindi nella forma mentis di SpaceX è subentrato un eccesso di fiducia. Un calo d'attenzione che costerà all'azienda circa 110 milioni di dollari.


Fonti: Geekwire, The Register, Ars Technica (con audio delle dichiarazioni di Musk).

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