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2015/08/03

Vescovo svizzero cita Bibbia: pena di morte per gli omosessuali. Guai anche per chi mangia gamberetti

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Credit: Wikipedia.
Leggo nell'ultim'ora della Radiotelevisione Svizzera e su Swissinfo che il vescovo cattolico di Coira, Vitus Huonder, ha usato come sostegno alle proprie posizioni anti-gay la citazione di un brano del Levitico che impone la pena di morte per gli omosessuali.

Huonder ha citato specificamente queste parole del testo biblico: “Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole. Chiunque praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata dal suo popolo.” 

Questa è la versione citata dalla RSI, ma l'originale tedesco dice “beide werden mit dem Tod bestraft”, ossia “entrambi verranno messi a morte” e non consente di interpretare “eliminata” nel senso più morbido di “allontanata”. La versione presente nella Bibbia CEI pubblicata su Vatican.va dice testualmente: “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.” (Levitico 20:13, ribadito in 18:22; evidenziazione mia).

Naturalmente non sono mancate le reazioni stupite a questa nuova uscita di Huonder (Le Temps; Blick; Basler Zeitung; The Local), che è già noto per le sue posizioni controverse (Swissinfo, 2007; Tio.ch, 2011; Rsi.ch, 2014), ma il video (in tedesco) che le documenta e le fonti giornalistiche che le riportano non sembrano lasciare spazio a dubbi. Di tutti i brani che il vescovo poteva scegliere per parlare della visione cristiana dell'omosessualità, ha preso proprio quello dove Dio ordina di mettere a morte gli omosessuali. Un capolavoro di delicatezza e diplomazia.

Il contesto nel quale Huonder ha fatto la citazione è visibile in questo video su KathTube (in tedesco) e ne è disponibile una trascrizione. Il vescovo inizia a citare i passi del Levitico a 21 minuti dall'inizio; nella trascrizione la citazione inizia al punto 6 di pagina 10. Cita inoltre il Nuovo Testamento: nella trascrizione è a pagina 15. Ringrazio due lettori, Federico e Illuminista, per questi dati.

Ecco la trascrizione delle parole di Huonder dopo aver fatto la citazione dal Levitico, seguite dalla mia traduzione in tedesco (sicuramente migliorabile; grazie a Giuseppe per il contributo):

Die beiden Texte legen mit weiteren anderen Stellen der Heiligen Schrift, insbesondere im Buch Levitikus, die göttliche Ordnung vor, welche für den Umgang mit der Sexualität gilt.

I due testi definiscono, insieme ad altri passaggi delle Sacre Scritture, particolarmente nel Levitico, l'ordine di Dio riguardante la gestione della sessualità.


In unserem Fall geht es um die gleichgeschlechtliche Praxis. Die beiden zitierten Stellen allein würden genügen, um der Frage der Homosexualität aus der Sicht des Glaubens die rechte Wende zu geben. Die Aussage hat daher auch Bedeutung für die Definition der Ehe und der Familie. Da gibt es keine Vielfalt der Ehe- und Familienmodelle. Davon nur schon zu sprechen, ist ein Angriff auf den Schöpfer, aber auch auf den Erlöser und Heiligmacher, also auf den dreifaltigen Gott.

Nel nostro caso abbiamo a che fare con le pratiche omosessuali. Da soli, i due brani citati sarebbero già sufficienti a dare l'indicazione corretta sulla questione dell'omosessualità dal punto di vista della fede. La dichiarazione è quindi significativa anche per la definizione di matrimonio e di famiglia. Perché non vi è diversità di modelli coniugali e familiari. Anche soltanto parlarne è un attacco al Creatore, ma anche al Salvatore e al Santificatore, al Dio trino.


Die Seelsorge muss sich in der Frage nach der göttlichen Ordnung richten. Ihr Auftrag ist, im Bewusstsein des Seelenheils, also in pastoraler Liebe - im Unterschied zu einem reinen Humanismus - die Menschen in jeder Hinsicht aus dem Zustand der gefallenen Natur zu befreien zum Leben als Kinder des Lichtes (Eph 5,8). Der Glaube ist für alle Menschen, auch für Menschen mit homophiler Neigung eine Hilfe und kann zu einer Umleitung der diesbezüglichen Orientierung führen, zu einer Beherrschung des Sexualtriebes und zu ihrer Einordnung ins eigene Leben entsprechend der göttlichen Weisung.

La cura delle anime, in questa questione, deve rispettare l'ordine divino. Il suo compito è, nella consapevolezza della salvezza dell'anima, così come nell'amore pastorale – diversamente da un puro umanesimo – liberare l'uomo in ogni aspetto dallo stato di natura caduta, verso la vita come figlio della luce (Ef. 5,8). La fede è un aiuto per tutti gli uomini, anche per quelli con una tendenza omosessuale, e può portare a un cambiamento di quest'orientamento, a padroneggiare la pulsione sessuale e a collocarla nella propria vita secondo l'indicazione divina.


Lasciamo stare il fatto che nonostante tutti i proclami di tolleranza e modernità, all'interno di movimenti religiosi importanti come il cattolicesimo, che parlano continuamente di amore e rispetto verso il prossimo, si lasci spazio a indifendibili monumenti d'intolleranza come le parole di Huonder (“anche soltanto parlare [di modelli coniugali e familiari differenti] è un attacco al Creatore”), la sua visione degli omosessuali come malati da curare o questa sua scelta di citare un passo biblico che parla di mettere a morte gli omosessuali: una citazione fatta non da un fedele qualunque, ma da un vescovo. Vediamo invece cos'altro dice il libro della Bibbia usato da Huonder come fondamento per la propria discussione: prendiamo dal Levitico qualche esempio di quali altre pericolosissime fasce della popolazione andrebbero messe a morte o perlomeno “tenute in abominio” se dovessimo davvero seguire alla lettera gli imperativi citati dal vescovo Huonder.

Chi ha rapporti sessuali durante le mestruazioni: “Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo”; “Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'immondezza mestruale” (Lev. 20:18; 18:19).

Chi consulta gli oroscopi: “Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo” (Lev. 20:6).

Chi redige gli oroscopi o consulta i tarocchi: “Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte; saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi” (Lev. 20:27).

Chi dice bestemmie: “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del Signore, sarà messo a morte” (Lev. 24:16).

Chi mangia lepre o maiale: “Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina. Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda; il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.” (Lev. 11:3-8).

Chi mangia gamberetti o crostacei in genere: “Potrete mangiare quanti hanno pinne e squame, sia nei mari, sia nei fiumi. Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio. Essi saranno per voi in abominio; non mangerete la loro carne e terrete in abominio i loro cadaveri. Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi in abominio” (Lev. 11:9-12).


Insomma, appoggiarsi al Levitico per giustificare le proprie tesi non è una scelta molto illuminata e al passo con i tempi: significa offrire il fianco a una bordata di ridicolo.


Giusto per capirci e prevenire polemiche inutili: questo non è un attacco al cattolicesimo o al cristianesimo. È una critica – anzi no, è un “datti una svegliata, bello” a chiunque sia così ottuso da affidarsi ciecamente all'interpretazione letterale di un libro (di qualunque autore, soprannaturale o meno) per le proprie scelte morali, così intollerante e bigotto da volerle imporre agli altri e da pensare che persone la cui unica colpa è amare qualcuno al di fuori di regole bizantine scritte due dozzine di secoli fa siano “cadute” e debbano (o vogliano) essere “raddrizzate”. Come si faceva una volta con i mancini, e abbiamo visto com'è finita.


2015/08/09


La Radiotelevisione Svizzera segnala che le parole di Huonder hanno portato all'annuncio di una denuncia penale da parte di Pink Cross, organizzazione che riunisce le associazioni di lesbiche e gay. L'accusa è incitazione pubblica al crimine o alla violenza, che secondo l'articolo 259 del Codice penale svizzero (non 269 come scritto dalla RSI, grazie motogio) può comportare una pena fino a tre anni. Il comunicato stampa di Pink Cross (in tedesco) è qui.

Può sembrare una decisione eccessiva, ma va considerato un fatto: Huonder ha detto che il brano del Levitico (insieme all'altro citato) definisce “l'ordine di Dio riguardante la gestione della sessualità” e “l'indicazione corretta sulla questione dell'omosessualità dal punto di vista della fede” e non ha ripudiato la parte in cui quell'ordine divino comanda la messa a morte. Ora fatevi una domanda: se un imam o un'altra autorità islamica avesse citato un versetto del Corano dicendo che Allah ordina di mettere a morte gli omosessuali, e che persino parlare di coppie gay è un attacco ad Allah, come vi sentireste? Buona riflessione.


2015/08/10


Le denunce depositate sono due: RSI riferisce che oltre a quella di Pink Cross c'è anche quella di un privato residente nel canton San Gallo, sempre con la stessa motivazione.


2015/08/13


La RSI segnala che Huonder, in una lettera inviata a 800 collaboratori del vescovado di Coira, “si scusa con le persone ferite dalle sue affermazioni e assicura che la Chiesa non vuole escludere nessuno”. I consumatori di gamberetti tirano un sospiro di sollievo. The Local e Ticinonews hanno qualche dettaglio in più sul contenuto della lettera: va notato che le scuse di Huonder sono rivolte alle “persone di sensibilità omosessuale”, come se la sessualità fosse una scelta o un vezzo; bisognrerebbe chiedere a Huonder quando ha deciso di essere eterosessuale – pardon, di avere una sensibilità eterosessuale. Intanto l'ex vescovo di Lugano ha preso posizione contro l'atteggiamento di Huonder (Ticinonews).


2015/08/16


Non si placa la polemica sulle parole scelte da Huonder: arriva anche la critica del presidente nazionale del PPD Christophe Darbellay, che le ha definite “parole sprezzanti nei confronti delle persone” (RSI Ultim'ora).


2015/08/31


Già 21.000 persone hanno firmato una petizione online di condanna del vescovo Huonder; l'intenzione è raggiungere quota 25.000 e presentare le firme alla Conferenza episcopale svizzera (RSI.ch).


2015/10/10-11


“Il Ministero pubblico grigionese ha optato per l'archiviazione del caso” (Rsi.ch). Ma Pink Cross “ha presentato un ricorso... L'alto prelato ha preso atto del ricorso inoltrato e ha fatto sapere attraverso il suo portavoce che non intendere [sic] esprimersi ulteriormente sulla questione.” (Rsi.ch).



2017/05/06


La RSI ha annunciato che "Huonder, come prevede il diritto ecclesiastico, ha presentato oggi, venerdì, per i suoi 75 anni, le dimissioni al Papa [...]. Il pontefice ora dovrà pronunciarsi sulla decisione presa dal prelato, considerando tutte le circostanze indicate nella sua lettera di congedo."

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