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2017/08/01

Su Le Scienze parlo del lato empatico del debunking

Per il numero 588 de Le Scienze, in edicola adesso (sommario qui), ho scritto un articolo della mia rubrica Povera scienza intitolato Il lato empatico del debunking e dedicato a una possibile soluzione alla presunta inutilità di presentare i fatti a chi è già convinto di una tesi preconcetta. Ho preso in considerazione due casi di rifiuto dei dati: cambiamenti climatici e vaccini.

I testi che cito nell’articolo, per chi volesse approfondire l’argomento e in particolare la questione dei cambiamenti climatici, sono questi:

Who Cares about Polar Regions? Results from a Survey of U.S. Public Opinion, Lawrence C. Hamilton, in Arctic, Antarctic, and Alpine Research 40(4):671-678. (2008)

Education, politics and opinions about climate change evidence for interaction effects, Lawrence C. Hamilton, in Climatic Change, January 2011, Volume 104, Issue 2, pagg. 231–242; DOI 10.1007/s10584-010-9957-8

Improving Climate Change Acceptance Among U.S. Conservatives Through Value-Based Message Targeting, Graham Dixon, Jay Hmielowski e Yanni Ma (2017)

Consiglio inoltre l’articolo How a Professional Climate Change Denier Discovered the Lies and Decided to Fight for Science di Sharon Lerner su The Intercept (2017).

La dichiarazione del senatore USA Inhofe che cito è stata fatta in un’intervista a MSNBC il 15 marzo 2012 ed è riportata su ThinkProgress.

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