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2017/10/30

Decalogo e guida tecnica anti-fake news nelle scuole italiane: presentazione a Roma il 31/10

Ultimo aggiornamento: 2017/11/07 8:40.

Martedì 31 ottobre (domani) verrà presentato formalmente il decalogo antibufale e anti-fake news per gli studenti delle scuole medie e superiori di tutta Italia, realizzato in seguito all’accordo fra Camera dei Deputati e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Al liceo Visconti di Roma centro, a partire dalle 10, ci saranno la presidente della Camera, Laura Boldrini, e la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e ci sarò anch’io, visto che ho dato una mano alla stesura del decalogo (in realtà composto da otto punti, perché due verranno decisi dagli studenti) e soprattutto del manuale pratico che descrive gli strumenti di base per diventare un po’ tutti detective antibufala, con il contributo dei suggerimenti di Miur, Confindustria, Fieg, Rai, Facebook e Google.

Naturalmente non c’è nessuna pretesa di risolvere magicamente il problema delle fake news e della disinformazione, ma perlomeno si comincia a fare qualcosa di concreto per dare a tutti la possibilità di capire i trucchi della manipolazione online professionale e di conoscere gli strumenti che permettono di contrastarla.

Non sono comandamenti assoluti o strumenti infallibili, ma danno sicuramente una mano a scremare tante delle fandonie più diffuse e a sviluppare senso critico su qualunque argomento. Vista la situazione, già diffondere al grande pubblico il concetto che esistono veri e propri manipolatori professionisti, come la rete di siti gestiti in Albania ma destinati al pubblico italiano scoperta dal collega David Puente, è un bel passo avanti.

Il progetto #BastaBufale è visto con notevole interesse anche all’estero: ne ha parlato in prima pagina anche il New York Times, che ne ha anticipato in parte i contenuti. Trovate altri dettagli su Agi.it, StopFake.eu e Repubblica (anche qui).

Se non resistete alla curiosità, gli otto punti del decalogo sono questi, anticipati da Yahoo (troverete la versione integrale qui sotto negli aggiornamenti):

1. Condividi solo le notizie che hai verificato

2. Usa gli strumenti di internet per verificare le notizie

3. Chiedi le fonti e le prove

4. Chiedi aiuto a una persona esperta

5. Ricorda che anche internet e i social network sono manipolabili

6. Riconosci i vari tipi e gli stili delle notizie false

7. Hai un potere enorme, usalo bene

8. Dai il buon esempio: non lamentarti del buio, ma accendi una luce

Spiegherò brevemente ciascuno di questi punti nell’incontro con gli studenti al Liceo Visconti domani.


2017/10/31 20:05


Il sito di Generazioni Connesse ha pubblicato il testo completo del decalogo (anche in formato JPG), il modulo per proporre le altre due regole del decalogo e il materiale didattico per gli studenti e i docenti, che include la mia miniguida per diventare detective antibufala. Se avete suggerimenti e correzioni, segnalatemele: nel sito trovate anche molto altro materiale informativo.

Intanto qui sotto trovate il video della presentazione di stamattina: io presento il decalogo a circa 1:17.



2017/11/07 8:40


Questo è il testo completo del decalogo:

1. Condividi solo notizie che hai verificato.


Chi mette in giro notizie false, e magari trae anche guadagno dalla loro circolazione, conta sul nostro istinto a condividerle, senza rifletterci troppo. O sul fatto che siamo portati a credere che una notizia sia vera solo perché ci arriva da qualcuno che conosciamo.

Se non ci assicuriamo che una notizia sia vera prima di condividerla, però, contribuiamo alla circolazione incontrollata di informazioni false, che possono anche creare rischi per la società e diventare pericolose per le persone. Perciò non condividere se prima non hai verificato, resisti alle catene e non farti imbrogliare.


2. Usa gli strumenti di Internet per verificare le notizie.


Cerca informazioni su chi è che pubblica e diffonde ogni notizia, verifica se si tratta di una fonte autorevole o meno. Guarda bene il nome del sito che pubblica la notizia che stai leggendo: magari è una storpiatura o la parodia di un sito più famoso, pensata per ingannarti.

Controlla l’autenticità e la data delle foto usando i motori di ricerca: magari la foto è vera, ma riferita a un altro evento passato. Ricorda che sui social puoi sempre controllare il giorno e l’ora in cui un video è stato caricato.

Cerca la fonte originale di una notizia scrivendo su un motore di ricerca, fra virgolette, un nome di persona o di luogo citato dalla notizia. Cerca quel nome anche sui siti antibufala e su siti autorevoli (per esempio quelli di giornali e TV di qualità). Guarda se il profilo social di chi pubblica la notizia ha il bollino di autenticità.

Bastano pochi clic per fermare una bufala.


3. Chiedi le fonti e le prove.


Controlla sempre la provenienza di ogni notizia: chi la pubblica e come la presenta. Guarda se la notizia indica bene le fonti dei dati, le date e luoghi precisi in cui avvengono i fatti. Se non lo fa, forse la notizia è falsa o sbagliata. Chiedere le fonti a chiunque è un tuo diritto: fallo valere. Chi non ti risponde ha probabilmente qualcosa da nascondere e non merita la tua fiducia.


4. Chiedi aiuto a una persona esperta o a un ente davvero competente.


Internet è piena di utenti che credono o fingono di sapere tutto. E anche i giornalisti a volte possono sbagliare. Controlla se chi pubblica una notizia è realmente competente in materia, cerca degli esperti fra chi conosci, su Internet o fuori da Internet, a cui chiedere conferme indipendenti.


5. Ricorda che anche Internet e i social network sono manipolabili.


La Rete è una grande opportunità, un importante strumento di conoscenza, ma vi operano tante organizzazioni e tanti truffatori che usano strumenti informatici potenti per creare eserciti di follower e Like finti e per seminare notizie false che generano soldi o manipolano le opinioni. Non fidarti di chi non conosci soltanto perché ti piace quello che dice, non è detto che dica la verità.


6. Riconosci i vari tipi e gli stili delle notizie false.


Sono in tanti a pubblicare notizie false o manipolate, intenzionalmente o per errore: complottisti, ‘bufalari’ per denaro, burloni, gente in cerca di fama, pubblicitari scorretti, propagandisti, provocatori e semplici utenti incompetenti. Spesso li puoi riconoscere perché usano titoli drammatici e allarmisti, scrivono con tanti punti esclamativi, dicono cose esagerate o incredibili o hanno pagine confuse e piene di pubblicità.


7. Hai un potere enorme: usalo bene.


Il tuo clic, il tuo Like, la tua condivisione possono diventare denaro per i fabbricanti di notizie false: ricordalo ogni volta. Ma soprattutto ricordati che diffondere o condividere una notizia falsa può avere conseguenze pesanti: potresti spaventare, diffamare, umiliare, istigare odio e violenza o creare angoscia inutile. E, una volta messa in giro, una menzogna non si ferma più.


8. Dai il buon esempio: non lamentarti del buio, ma accendi una luce.


Crea anche tu, magari con gli amici, una pagina social, un blog, un sito per segnalare le notizie false che hai scoperto e mostrare come le hai smascherate.

Ispirati allo stile di chi fa buon giornalismo. Aiuterà te e chi ti legge a capire come e perché nasce una notizia, come la si racconta bene e come la si critica, senza strillare o insultare. Sarà la tua palestra di giornalismo e sarà visibile nei motori di ricerca per aiutare gli altri a non farsi ingannare dalle bufale.

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