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2019/06/07

Da Facebook non ti devi aspettare privacy. Lo dice Facebook

A maggio scorso, durante la conferenza F8 dedicata agli sviluppatori di Facebook, Mark Zuckerberg ha dichiarato formalmente che la privacy è “il prossimo capitolo” nella storia del social network. Sul palco, dietro di lui, c’era lo slogan “The future is private”.


Per il presente, invece, la storia è ben diversa. Chi usa Facebook è abituato a pensare che esistano messaggi e post privati, e il social network ha una sezione informativa e una sezione delle impostazioni che sono dedicate alla privacy, ma gli avvocati di Facebook in tribunale dicono una cosa ben diversa.

In risposta a una class action riguardante il caso di Cambridge Analytica, infatti, i legali del social network hanno dichiarato che Facebook non può aver violato i diritti di privacy degli utenti perché “non c’è nessuna attesa di privacy” su Facebook e che “non c‘è nessuna invasione della privacy, perché non c’è privacy”. In originale: “no expectation of privacy... There is no invasion of privacy at all, because there is no privacy.”

Ricordatevene la prossima volta che qualcuno vi chiede di fare una discussione “privata” su Facebook.

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