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2021/11/03

Foto di “aurora boreale” sulle Alpi: bufala inventata da Rai e Corriere. Il fotografo non l’ha mai descritta così

Ultimo aggiornamento: 2021/11/10 22:00.

Questa foto, scattata e pubblicata su Instagram da Marco Confortola, viene spacciata dalla stampa e dalla Rai come un’immagine di un’aurora boreale. Non lo è e il fotografo non ha detto che lo è.

Confortola l’ha presentata dicendo semplicemente: Questa mattina, salendo verso il Gran Zebru’ la natura ci ha regalato quest’immagine pazzesca. Tutto qui. 

Il resto è invenzione giornalistica di persone che chiaramente non hanno la minima idea di cosa sia un’aurora boreale e non hanno il minimo di attenzione che serve per notare che la cosiddetta “aurora” traccia in cielo lo stesso profilo delle montagne. Cosa che le aurore non fanno.

Se fosse stata un’aurora boreale, si sarebbe vista ovunque nella regione, per centinaia di chilometri, e non per pochi secondi in cima a una montagna, visto che l’aurora si manifesta a quote altissime. E gli astrofili, nonché i satelliti e gli osservatori che rilevano le aurore e il campo magnetico terrestre, l’avrebbero segnalata.

I lettori segnalano per esempio i dati e le info del NOAA (uno, due, tre) e del centro di ricerca per le geoscienze di Potsdam (uno, due, tre).

Qualunque cosa sia, non è un’aurora boreale.

Una ipotesi, segnalata nei commenti qui sotto, è che si tratti di una proiezione dell’ombra delle montagne sulle nubi.

Un’altra è che sia una foto mossa. Lo spiega bene Luca Nardi:

La bufala (che, ripeto, non è colpa del fotografo, ma dei giornalisti che non controllano) è stata pubblicata da Barbara Gerosa ieri sul Corriere della Sera, presentandola come “aurora boreale” (copia permanente):

È stata riproposta stasera dal TG1 Rai:

Nessuno controlla prima di pubblicare. Avvisati, non rettificano. Però vanno in giro a presentarsi come il nostro supremo baluardo contro le fake news.

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2021/11/04 9:45. Intanto il Corriere rilancia, attribuendo a Confortola il seguente virgolettato: “La storia della mia foto, è stato incredibile vedere l’aurora boreale sulle Alpi”. Ho chiesto a Confortola di confermare o smentire questo virgolettato e sono in attesa di risposta. L’articolo di Barbara Gerosa gli attribuisce anche queste dichiarazioni: “Ho scattato la fotografia alle 7.04 di domenica mattina, sette minuti dopo la magia era già svanita [...] mai avrei immaginato di vedere l’aurora boreale sulle Alpi”.

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2021/11/10 22:00. Nessuna risposta da parte di Confortola alla mia richiesta di confermare o smentire il virgolettato attribuitogli da Barbara Gerosa. Intanto, però, Confortola ha pubblicato questa dichiarazione su Facebook (le evidenziazioni sono mie):

Quando posti una fotografia sui Social sai perfettamente che questa diventa visibile a tante persone .
Cone si può ben leggere, non essendo esperto in materia , ho scritto semplicemente : LA NATURA CI HA REGALATO QUEST’IMMAGINE PAZZESCA .
Lo scrivo a lettere cubitali perché appunto , ripeto , non essendo esperto in tal senso , non mi permetto di dare un nome specifico a quanto fotografato.
In tal senso ci hanno pensato all’incirca 1000 esperti “del settore” ad oggi ( più o meno ) che mi hanno raggiunto via mail , meno esperti che hanno fatto le loro ipotesi , detrattori con il mal di pancia ( ormai storico ) che hanno scritto che si tratta di una BUFALA .
Per me questo scatto rimane un regalo che la natura mi ha permesso di osservare su una delle montagne che amo di più . Tutto il resto , commenti , dissensi, mal di pancia e tanto altro , rimane “ ARIA FRITTA “ …
Però una cosa va detta , prima di parlare a raffica e senza conoscenza e competenza , magari leggete bene e informatevi .
Per il mal di pancia consiglio un buon farmaco per spasmi addominali .
Riassumendo siano pieni di : allenatori di calcio, alpinisti da divano , esperti fotografi e astrofisici.
Buona giornata .

Personalmente, visto che i dati tecnici e le circostanze esatte dello scatto della foto sembrano impossibili da accertare, considero chiusa la questione: tutto indica che la foto sia stata scattata in buona fede e che la descrizione di “aurora boreale” sia un’invenzione giornalistica. E questo è tutto quello che conta.


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