In questi
giorni stanno circolando le dicerie più disparate sui metodi per
difendersi contro le intrusioni e le intercettazioni governative e di
altro genere. La società di sicurezza informatica Intego ha
pubblicato una lista
delle cinque tecniche più inutili ma ciononostante sulla bocca di
tanti.
Usare
font strani, per
esempio, come fanno i CAPTCHA (quelle scritte deformate usate per
autenticare l’accesso a un servizio di Internet), è uno spreco di
tempo: c’è chi pensa che questo impedisca la lettura automatica da
parte dei computer, ma non è vero. Anche scrivere a mano una lettera
e poi fotografarla o scansionarla e mandarla come immagine allegata a
una mail ha un’utilità limitata: frena alcuni programmi automatici
che ricercano password nelle mail, ma non fa nulla contro un intruso
che guardi personalmente l’immagine.
Tornare al
passato e usare
la posta ordinaria, quella cartacea,
non elimina affatto la tracciabilità: anche i servizi postali fanno
ovviamente monitoraggio e tracciamento del percorso delle lettere e
quindi è possibile risalire al mittente di un invio cartaceo. Del
resto è così che vengono identificati coloro che mandano lettere
minatorie alle cariche pubbliche, anche perché è molto difficile
confezionare una lettera senza lasciare tracce identificative (il
tipo di busta, di carta, d’inchiostro e altro ancora sono una festa
per la polizia scientifica).
Usare la
cifratura per
codificare tutti i propri messaggi è una buona idea come misura di
sicurezza generale contro intrusi e ladri di dati, ma non frena
significativamente un’indagine governativa. Ammesso che il sistema
di cifratura sia privo di falle (rarissimo), una mail cifrata
contiene comunque tanti metadati che permettono di sapere da dove è
stata inviata e acquisire molti altri dati personali sul mittente e
non nasconde il fatto che c'è stata una comunicazione tra due
persone. Inoltre l’uso di alcuni sistemi particolarmente
sofisticati di crittografia può attirare l’attenzione e quindi
paradossalmente aumentare la sorveglianza.
Togliere
la batteria al telefonino
è un trucco che circola da anni: ma a parte il fatto che sta
diventando sempre più difficile grazie ai cellulari nei quali la
batteria non è rimovibile, questo espediente potrebbe proteggere da
un uso del cellulare come microfono-spia in tempo reale ma non
elimina il fatto che non appena si ricollega la batteria si torna a
essere tracciabili.
Evitare
di usare servizi statunitensi
può sembrare una buona precauzione, ma è una soluzione illusoria,
anche perché l’intercettazione di massa viene effettuata da molti
altri stati oltre che dagli USA (per esempio India, Regno Unito,
Canada, Russia e Svezia); però usare plug-in salvaprivacy e
blocca-pubblicità (come Adblock
o NoScript) è comunque una buona
precauzione contro la raccolta di dati personali effettuata da una
miriade di società commerciali di vari paesi.
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