2016/01/29

Microsoft Edge, successore di Internet Explorer, ha la navigazione privata... poco privata

La navigazione privata è molto utile: permette per esempio di cercare online un regalo per il proprio partner senza che rimanga memoria dei siti visitati e permette di usare il computer altrui per leggere la propria mail o il proprio profilo su un social network senza lasciare tracce dei propri dati personali. Naturalmente permette di fare anche altri generi di navigazione solitaria, ma lasciamo stare: quello che conta è che si può sfogliare Internet senza che ne rimanga traccia locale (il fornitore di accesso a Internet, invece, sa esattamente quali siti sono stati visitati).

Gli utenti si fidano della navigazione privata, insomma, per tutelare aspetti molto personali della propria attività informatica: ma nel caso di Edge, il nuovo browser di Microsoft che mira a sostituire Internet Explorer, questa fiducia non è ben riposta, secondo il ricercatore di sicurezza Ashish Singh di Forensic Focus, che spiega che Edge in modalità di navigazione privata conserva memoria dei siti visitati. In altre parole, la navigazione privata non è affatto privata.

I nomi dei siti visitati in modalità privata, infatti, vengono scritti nel file \Users\user_name\AppData\Local\Microsoft\Windows\WebCache, dal quale sono quindi facilmente recuperabili; anzi, sono etichettati chiaramente come siti visitati durante la navigazione privata.

Microsoft dice di essere al corrente della segnalazione del problema e si è impegnata a risolvere la magagna il più presto possibile. In attesa di questa risoluzione è opportuno evitare di fidarsi della navigazione privata con Edge e usare quella di browser alternativi.

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