2019/01/03

Il primo atterraggio sulla faccia nascosta della Luna: Cina da record

Ultimo aggiornamento: 2019/01/06 11:30.

La Cina è il primo paese nella storia a far atterrare un veicolo spaziale sulla faccia nascosta della Luna, quella che non è mai visibile dalla Terra e che finora è stata soltanto vista dall’alto dalle varie sonde esplorative e dagli equipaggi delle missioni Apollo, senza mai scendervi. La sonda Chang'e-4 è atterrata poche ore fa nel cratere Von Karman, con una manovra automatica di straordinaria complessità.

Questa è la prima immagine trasmessa dalla sonda e resa pubblica dalle autorità cinesi. Chang'e-4 comunica con la Terra tramite un altro veicolo spaziale cinese, Queqiao, collocato in una particolare orbita (halo orbit), mai usata prima per la Luna, che gli consente di essere sempre visibile dalla Terra e al tempo stesso in contatto con Chang'e-4.

La faccia nascosta della Luna, vista per la prima volta dal livello del suolo. Credit: CNSA.

Il cratere Von Karman è una delle poche zone pianeggianti della tormentata faccia nascosta della Luna ed è anche una delle più antiche: è quindi geologicamente molto interessante oltre a essere totalmente inesplorata. A bordo di Chang'e-4 c’è un rover, un veicolo semovente telecomandabile, denominato Yutu 2, che verrà mandato ad esplorare il terreno circostante la zona di atterraggio. Secondo Xinhuanet, la sonda è atterrata alle 10:26 ora di Beijing (2:26 GMT).

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Oltre all’allunaggio e al veicolo semovente, è notevolissima anche la soluzione usata per mantenere costantemente i contatti con Chang’e-4: un satellite di ritrasmissione, collocato in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Luna, situato circa 65.000 km più in là della Luna.

Un punto lagrangiano è un punto di equilibrio fra i campi gravitazionali di due corpi celesti (in questo caso la Terra e la Luna), intorno al quale è possibile far “orbitare” stabilmente un veicolo spaziale usando pochissimo propellente per mantenere la traiettoria.

Il satellite cinese, stando in orbita intorno al punto L2, vede costantemente la faccia nascosta della Luna e, visto dalla Terra, sembra formare una sorta di aureola intorno alla Luna stessa (da cui il nome halo, “aureola” in inglese). Il concetto, noto da tempo ma usato solo oggi per la prima volta in una missione lunare (ISEE-3 la usò nel 1978 per il sistema Terra-Sole), è chiarito da questa illustrazione realizzata dalla Planetary Society:

L’orbita di tipo halo usata dal satellite-ripetitore Queqiao. Credit: Planetary Society.

Questa è un’immagine meravigliosa della visuale del satellite-ripetitore Queqiao: al centro c’è la Luna, leggermente a destra c’è la Terra.


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Con questa missione la Cina si conquista un posto di assoluto rispetto nella tecnologia spaziale: la capacità di coordinamento necessaria per effettuare un allunaggio interamente automatico in una zona impervia e per mantenere le comunicazioni radio è unica nel suo genere. Né russi né americani né altri hanno tentato un’impresa del genere. Negli anni Sessanta, l’astronauta geologo Harrison Schmitt propose un allunaggio di un equipaggio sulla faccia nascosta della Luna, ma persino la coraggiosa NASA di allora bocciò l’idea come troppo complessa e rischiosa.

Immagine della telecamera di bordo durante la discesa verso la superficie lunare. Credit: CNSA.

Un’immagine da una telecamera di bordo mostra una delle zampe di Chang'e-4 dopo l’allunaggio. Credit. CNSA.


Per i perplessi che si chiedono come mai la faccia nascosta della Luna sia illuminata: è la faccia nascosta, non oscura. Nel corso della sua orbita intorno alla Terra, praticamente tutta la superficie della Luna (ad eccezione di alcuni crateri polari) viene prima o poi illuminata dal Sole. In questo momento, nella zona del cratere Von Karman il Sole è sorto da poco. Chang'e-4 ha quindi circa due settimane di luce continua da sfruttare per esplorare l’area di atterraggio.

Questa è la situazione dell’illuminazione attuale della Luna: il cratere Von Karman è quasi al centro di questa inquadratura.

Credit: Alan Dyer.

Ora non ci resta che aspettare altre immagini eccezionali e, purtroppo, la pioggia di fesserie dei giornali e telegiornali che si ostinano ad affidare la divulgazione della scienza agli incompetenti.


2019/01/03 20:30 Yutu 2 è sulla Luna


Questa foto mostra un dettaglio di una ruota di Yutu 2, il rover di Chang'e-4, prima di scendere lungo le rampe del veicolo principale.

Credit: CNSA.


Ed eccolo per intero, arrivato a contatto con la superficie lunare.

Credit: CNSA tramite Weibo.

La zona di allunaggio è stata fotografata in passato dalla sonda orbitante Lunar Reconnaissance Orbiter: in questo articolo dei ricercatori che la gestiscono viene identificato il punto approssimativo nel quale si è posata Chang'e-4 e viene segnalato che la prima occasione utile per rifotografare la zona sarà alla fine di gennaio. Secondo un tweet di un ricercatore dell'LRO, le coordinate esatte del sito di atterraggio sono 45.47084 S, 177.60563 E, più precise di quelle (45.5 S, 177.6 E) pubblicate da Xinhuanet.

C’è un bell’articolo dedicato a quest’impresa sul sito della Planetary Society.


2019/01/04 8:50 Come si pronuncia “Chang'e”





2019/01/04 18:50 Un’altra foto di Yutu 2

Fonte: CGTN.


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